Tra il patròn borghigiano Mauro Paganelli e l’assessore Stefano Pucci lo scontro è netto. La polemica è nata dal ritiro della Fiorentina, prima annunciato e poi annullato. Dopo la risposta di Paganelli, ecco la replica di Pucci alla Nazione.

«Dopo 25 anni di calcio a livelli che il signor Paganelli ha potuto vedere solo in tv — inizia l’assessore — credevo di avere conosciuto ogni forma di arroganza. Invece mi rendo conto che, benché appena arrivato nel calcio professionistico, Paganelli ha già conquistato almeno lo scudetto di questa categoria. Ho parlato di nuovo con Sandro Mencucci, amministratore delegato della Fiorentina, che mi ha detto che se non avesse avuto conferme da Paganelli, la società non avrebbe ufficializzato il ritiro sul sito web. Al di là dei goffi tentativi di mascherare la realtà e spostare l’attenzione su altre questioni, la verità è che Paganelli ha prima dato la disponibilità per gli allenamenti, poi ha cambiato idea alle 20, quando non era più possibile un’alternativa. Dato che Paganelli non si perita a dispensar consigli, mi permetto di dargliene due sulla sua attività calcistica e non solo: rispetti la parola data e sia umile. Quanto ai miei presunti interessi personali informo Paganelli che la Fiorentina avrebbe soggiornato al GH La Pace per il solo rimborso delle spese vive. E anche tutte le spese relative all’Irlanda (hotel, ristoranti, transfer etc.) finora sono state da me personalmente coperte. Non sono un santo né un filantropo, ma credo nell’importanza dei rapporti interpersonali. In ciò sono molto diverso da Paganelli. Sul punto specifico mi aspetto da lui delle scuse formali. Paganelli parla di abbattere il campanilismo e di fatto ne è il portabandiera. I suoi riferimenti a La Pace sono del tutto fuori luogo. Anch’io potrei fare facili ironie sulla produzione Peuterey...Io geloso di Paganelli? Mah…la Fifa mi ha appena comunicato che sarò il responsabile di una sede del Torneo Olimpico a Londra. Forse la notizia mi farà sbollire la gelosia".