L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
Carlo Bartolini, ex direttore Pam e figlio dell'ex sindaco Amedeo, interviene con un suo pensiero dopo i tragici fatti di Brindisi.
"Sedici anni anche io ho li ho avuti ed ora li ha mia figlia. La vedo, oggi, raccogliere i libri, metterli in uno zaino che diventa sempre più pesante, pieno delle quotidiane preoccupazioni scolastiche e di quella misteriosa speranza che e' il futuro. In lei mi rivedo; in lei vedo la passione di chi pensa ad affrontare un lungo cammino nello studio e nella vita.
Nelle immagini di Brindisi, negli zainetti lacerati, nei libri sparpagliati sulla strada, in quelle voci raccontate di urla dopo la deflagrazione, vedo un futuro interrotto dalla follia umana; penso al dolore dei genitori, alla disperazione dei giovani coinvolti che hanno compreso in un solo drammatico istante che il cammino e' incerto, breve, non programmabile. Osservo dolore, sdegno, incertezza, disperazione e rabbia! Tanta rabbia! Quella rabbia che nasce contro la crudeltà di coloro che usano la morte come strumento per punire, per affermarsi, per dare un senso alla loro esistenza. Quella rabbia che si sviluppa contro l'ingiustizia prodotta da chi non pone limiti nell'infondere dolore.
E' un dolore collettivo che non si e' interrotto a Brindisi. A fianco alla follia umana si e' presentata la "natura matrigna".
Il terremoto! Un sussulto incontrollato, inaspettato e violento. Alcuni pochi secondi dove l'uomo non può che sperare ed aspettare il fato; poi la morte, le macerie, il pianto.
Sono queste storie che si ripetono spesso nel nostro Paese, così sensibile nei momenti di dramma e così poco attento a costruire sicurezza.
In questi casi si osserva nelle nostri genti quello che alcuni chiamano "istinto alla solidarietà", che non e' pietismo, ma desiderio di intervenire, di giustizia, di dare delle risposte.
Lo Stato in questi momenti interviene. E' presente, con dignità , a volte con efficienza. In questi momenti comprendiamo tutti quanto sia giusto essere uniti, far parte di una comunità solidale, attiva, partecipe; un tempo avremmo detto "sotto la medesima bandiera".
Lo Stato deve esserci ogni giorno: nella prevenzione come nella lotta all'illegalità; nella tutela dei nostri figli e nella difesa dei luoghi dove viviamo. Solo così impareremo dal dolore riuscendo a dare risposte alla ingiustizia e soddisfazione alla nostra rabbia.
Stiamo uniti contro gli ingiusti dolori, ma impariamo ad affrontarli ed a sconfiggerli".