Akille, il piccolo bull terrier di un anno è il cane dello scandalo. Da una parte la scuola elementare di via Alighieri, con le mamme dei bambini che preoccupate organizzano una raccolta di firme per chiedere al sindaco provvedimenti urgenti e impedire che Akille possa di nuovo mordere (come successo a una mamma, qualche pomeriggio fa); dall’altra il cane e il suo padrone, che abitano in una bifamiliare confinante con la scuola.

Ma la morsicatura (10 giorni di prognosi) affibbiata alla mamma nordafricana — Akille nell’occasione è scappato dal cancello difettoso della villetta — ha fatto precipitare la situazione. Tanto che il sindaco non esclude l’allontanamento di Akille dalla casa dove vive scorrazzando nel giardino che confina con quello dell’elementare.

Anche la Asl, in seguito al morso, potrebbe obbligare il cane a una ‘quarantena’. Insomma, per il bull terrier si annunciano tempi grami. Ma il padrone del cane (pensionato di 64 anni) non ci sta, e racconta alla Nazione la sua verità: «E’ buonissimo, finora non aveva mai azzannato nessuno. I bambini che venivano nella mia proprietà per giocarci. Il controllo degli alunni spetta alle maestre, se stessero più attente invece di fumare e chiacchierare...Comunque dopo il morso alla signora lo tengo in casa, e quando deve uscire lo porto fuori al guinzaglio. Quel pomeriggio mi è sfuggito, l’ho rincorso e nel frattempo si è messo a giocare coi due figli della signora marocchina. Poi lei si è avvicinata, ha iniziato a gesticolare, Akille forse ha immaginato che minacciasse me e bambini e l’ha morsa».