Sarà più facile cambiare destinazione d'uso agli alberghi e far diventare l'edificio un'abitazione. Il consiglio comunale ha infatti dato l'ok alla variante al piano regolatore, una soluzione "tampone" in attesa di un regolamento urbanistico che permetterebbe l'operatività del piano strutturale approvato nel 2003.
Con questo provvedimento, in sostanza, si accorciano i tempi per i privati che presentano domanda. In pratica servono 60 giorni per approvare in via definitiva la variante, ma nel frattempo potranno essere presentate eventuali osservazioni in Comune. Poi la comissione edilizia concederà i permessi per cambiare la destinazione d'uso. Dopodiché sarà indetto un bando per capire chi è realmente in possesso di tutti i requisiti per cambiare la destinazione d'uso all'immobile.
Più snella la procedura per le strutture a una e due stelle e chiuse da almeno 5 anni: lo svincolo sarà infatti diretto. Gli appartamenti sorti dalle nuove realizzazioni non potranno avere una superficie inferiore ai 70 mq.

Ma chi potrebbe beneificiare della variante? Per esempio il Select Petrolini di viale Verdi, lo Scannavini di via delle Saline, il Corona d'Italia di vaile Verdi o la vecchia sede del Tamerici & Principe.
Le nuove norme interessano anche 14 immobili di proprietà delle Terme: serre di viale Marconi, serre Torretta, ex-Bibite gratuite, palazzine Consulenti e Presidenza, un terreno sul lato Ovest delle ex-officine e beni già ceduti come i negozi di viale Verdi e l'ex-Imbottigliamento (dove potranno sorgere anche uffici e negozi). E nuove destinazioni significa più possibilità di trovare acquirenti. Opzione ludica, infine, per la Salute, che potrebbe interessare il gruppo del Nord che si è fatto avanti per gestire le piscine.