L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
“Serve chiarezza e un nuovo piano industriale”, è la richiesta dei sindacati, che questa mattina si sono riuniti per chiedere un incontro a Paola Paganelli, amministratore unico della società Terme.
“Il confronto non è più rimandabile – denuncia Gessica Beneforti, segretario provinciale della Cgil – perché è evidente che l'azienda non ha un progetto industriale preciso. L'ultimo risale a troppo tempo fa, quando si pensava che le Leopoldine sarebbero state concluse entro giugno del 2011, ma oggi i lavori sono fermi e non sappiamo quando ripartiranno. Le prospettive sono cambiate, è urgente un 'piano B' compatibile con le nuove condizioni”.
L'obiettivo, in primo luogo, è salvaguardare i posti di lavoro, ma anche garantire un futuro a Montecatini. Il turismo termale, infatti, consente a buona parte della attività cittadine di sopravvivere, generando un indotto significativo. La scorsa estate Paganelli ha lasciato intendere che una riduzione del personale era una possibilità tutt'altro che remota. “Abbiamo appreso la notizia dai quotidiani” spiega ancora Beneforti, ma i dubbi non riguardano soltanto il metodo. “Ci domandiamo come una decisione del genere possa far bene al settore, è necessario discutere da capo l'intero progetto”.
I sindacati chiedono un luogo fisico in cui finalmente incontrarsi e convocare gli “stati generali” del termalismo, coinvolgendo tutti i portatori di interesse, compreso il presidente della Provincia, Federica Fratoni. “Ci siamo rivolti a lei – annuncia Patrizia Pellegatti, segretario provinciale della Cisl – per capire, insieme all'azienda, come rilanciare le Terme. Non è tollerabile che Paganelli continui a rifiutare un incontro con noi e a dire che se ci sono problemi saremo convocati. Noi vogliamo parlarle adesso, perché ci sembra che la situazione sia già abbastanza complicata”.
L'atteggiamento dei sindacati, per questo, non è certo chiuso ad ogni proposta. “Siamo disposti ad accettare la flessibilità organizzativa nei mesi di minor affluenza turistica – dice Luisella Brotini, di Filcams Cgil – ma allo stesso tempo esigiamo chiarezza e un'assunzione di responsabilità da parte di tutti”. Sulle alienazioni del patrimonio, la posizione è ancora una volta netta. “Siamo stati favorevoli, ma vogliamo capire come sono utilizzate le risorse”. Anche sulla privatizzazione della società, la porta non è sbarrata. “Dobbiamo far tesoro delle esperienze passate – ammonisce Beneforti – ma siamo disponibili a discutere di una soluzione di questo tipo, purché le scelte siano comuni. Basta coi salti nel buio e gli spot”.
Posizione condivisa da Aniello Montuolo, di Fisascat Cisl. “Gli eventi per portare visitatori in città non servono se le Terme non offrono servizi ai turisti. Stiamo parlando di un'azienda allo sbando, che rischia di morire, trascinando con sé la città. I dati sono chiari”.
La situazione è indubbiamente difficile e i primi a pagarne le conseguenze sono i dipendenti. Molti di loro, spiegano i sindacati, hanno ferie arretrate ancora da godere, ma per i lavoratori le vacanze rischiano di essere ancora lontane: con loro al mare, infatti, l'azienda non avrebbe personale a sufficienza. “C'è un'evidente incoerenza rispetto a quando si annunciano tagli al personale”, ammette Paolo Meacci, segretario provinciale della Uil. Peraltro, se la società Terme, come negli ultimi anni, non dovesse ottenere il pareggio di bilancio, per legge non avrebbe accesso ai finanziamenti erogati dalla Regione. I problemi di liquidità hanno imposto tagli al costo del personale, con l'inevitabile diminuzione dei servizi offerti: un circolo vizioso che certo non ha aiutato la ripresa.
“L'azienda rischia di morire – conclude Beneforti – un patrimonio umano di altissimo valore andrebbe disperso: un vero e proprio delitto, soprattutto in questo periodo. Non c'è più tempo da perdere, serve subito un incontro con i dirigenti dell'azienda, per capire una volta per tutte che cosa hanno in mente”
di Giacomo Ghilardi