L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
La Corte militare d'appello ha confermato le condanne all'ergastolo inflitte in primo grado a due ex nazisti - Fritz Jauss, 95 anni, Robert Johann Riss, di 91 - accusati della strage del Padule di Fucecchio, che nell'agosto '44 porto' alla morte di 184 civili, in gran parte anziani, donne e bambini: uno degli eccidi più gravi compiuti dai nazisti in Italia durante la seconda guerra mondiale.
Gli ex militari della 26/a divisione corazzata dell'esercito tedesco rinviati a giudizio furono quattro: oltre al maresciallo Jauss e al sergente Riss, anche due ex ufficiali che sono morti nelle more del processo. Secondo l'accusa i quattro avrebbero «contribuito a causare la morte» di 184 persone «che non prendevano parte a operazioni belliche»: 94 uomini (soprattutto anziani), 63 donne e 27 bambini tra cui anche alcuni neonati. «Un'operazione di desertificazione totale», è stato detto nel corso del processo.
Tra le 5 del mattino e le 2 del pomeriggio del 23 agosto1944, 11 giorni dopo la strage di Sant'Anna di Stazzema, soldati della 26/a divisione corazzata dell'esercito tedesco, in particolare gli 'esploratori' del 26/o Reparto agli ordini del capitano Josef Strauch, batterono uno per uno i casolari della zona, a cavallo tra le province di Firenze e Pistoia, sembra alla ricerca di partigiani, trovandovi però solo famiglie di contadini e numerosi sfollati in fuga dai bombardamenti. I nazisti uccisero senza pietà tutte le persone che trovarono, in una carneficina che non risparmiò nessuno.
Gli imputati, in concorso con altri ex militari delle forze armate tedesche non identificati o già morti, sono accusati di aver compiuto l'eccidio, con le aggravanti, tra l'altro, dei motivi abietti, della premeditazione e di aver compiuto il fatto con sevizie e crudeltà.
A comandare la squadra che si sarebbe macchiata di gran parte dei crimini, in particolare, sarebbe stato il maresciallo Jauss.
Nel processo si sono costituite parti civili la Presidenza del Consiglio dei ministri, la Regione Toscana, la Provincia di Pistoia, numerosi comuni della zona e diversi familiari delle vittime.