A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica che Zare Markovski non è più l’allenatore della prima squadra.
Sgoccioli della stagione 2024 e podisti della Silvano Fedi in gara alla “Corsa di Babbo Natale” a Montecatini Terme.
Anche l’ultima gara dell’anno, a Pavel Group, ha regalato due soddisfazioni, tanto da chiudere la stagione decisamente con il bilancio in positivo.
Una nuova cintura nera per il Kodokan Montecatini. Sabato 14 dicembre, presso il Palagolfo di Follonica, si sono tenuti gli esami federali della regione Toscana Judo per il passaggio a cintura nera.
In arrivo l’ultimo weekend di attività del 2024 anche per il Pistoia Basket Junior che si lascia alle spalle giorni abbastanza positivi con un bel tris di affermazioni tra Under19, 17 e 13.
Arrivato a poche ore dalla sfida disputata dall’Estra Pistoia Basket 2000 sul campo della Nutribullet Treviso, e subito gettato nella mischia da coach Zare Markovski, per Maurice Kemp Jr la sua integrazione all’interno del gruppo-squadra biancorosso è stata, gioco forza, rapida e velocissima.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica che il consigliere Dario Baldassarri assume l’incarico di responsabile delle relazioni esterne di Estra Pistoia Basket 2000.
Manifestazioni finali per gli atleti della Silvano Fedi in questo positivo 2024.
Rubrica "Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina"
"I miracoli non esistono", un romanzo amaro sul Natale.
PESCIA - I docenti e il personale Ata dell'Istituto tecnico agrario statale "Anzilotti", che si sono riuniti in assemblea sindacale in data 20 novembre 2012 esprimono preoccupazione e disagio per i provvedimenti governativi che colpiranno la scuola pubblica italiana con una politica di tagli indiscriminati qualora il Ddl 953 ex Aprea, ora Aprea-Ghizzoni, fosse trasformato in legge, e qualora la prevista legge di stabilità attuasse le misure già annunciate dai portavoce del governo.
In particolare, i punti della riforma che destano le maggiori preoccupazioni tra i docenti sono:
l'aumento del carico di lavoro settimanale da 18 a 24 ore di lezione frontale in classe a parità di stipendio, che taglierebbe migliaia di posti di lavoro al personale precario della scuola;
il blocco degli scatti stipendiali;
la minaccia di attingere al Fis complessivo per risolvere una situazione generale di debito: una misura paradossale, in quanto colpisce le scuole proprio nella capacità di potenziare la propria offerta formativa quando invece, formalmente, questo e il precedente governo vogliono premiarne il merito;
il mancato rinnovo del Ccnl;
la revisione del ruolo del consiglio di istituto che vedrebbe ridursi la capacità decisionale della componente docente, a fronte dell'ingresso di non meglio specificati soggetti esterni;
le risorse spese per un concorso che, oltre ad assicurare il ruolo a un numero minimo di insegnanti, poco più di 11.000, creerebbero un forte disagio ai precari storici già da anni inseriti nelle graduatorie permanenti e in attesa del ruolo;
lo stato in cui versa l'edilizia scolastica, per la quale non vengono messi a disposizione finanziamenti nonostante i rischi a cui vengono esposti alunni e personale in tutto il paese.
"Queste misure - scrivono i docenti - sviliscono e offendono ulteriormente una categoria professionale già da anni sotto attacco mediatico, nell'ottica di un preciso disegno di dequalificazione sistematica della scuola pubblica; non tengono conto della realtà del lavoro di migliaia di insegnanti, che nella maggioranza delle discipline seguono 6-8 classi con 25-30 alunni, molti dei quali con disabilità, bisogni educativi specifici, problemi legati alla provenienza extracomunitaria o alla conoscenza dell'italiano; non tengono conto del reale carico orario di lavoro degli insegnanti, difficilmente quantificabile poiché consiste nel preparare lezioni, correggere compiti e aggiornarsi continuamente; e ledono non solo la professionalità della categoria, ma anche la dignità e i diritti degli alunni, specie dei più svantaggiati, e delle loro famiglie.
Queste misure, unitamente alla debolezza sindacale che la categoria dei docenti accusa da anni, a causa delle divisioni del fronte sindacale, privo ormai di un reale potere di contrattazione e impegnato, ci pare, solo a difendere i propri privilegi di casta, sono fatte oggetto di contestazione da parte dei docenti riuniti in assemblea, che quindi propongono la sospensione:
di qualunque uscita sul territorio / gita / viaggio di istruzione;
delle nuove adozioni dei libri di testo;
deidella disponibilità a coprire spezzoni di cattedre oltre le 18 ore
della disponibilità a effettuare ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti.
Questi provvedimenti hanno l'obiettivo di sensibilizzare, anche creando un disservizio, un'opinione pubblica ormai convinta che la scuola abbia perduto il suo valore di formazione della persona e del cittadino. Ci pare invece che l'entusiasmo delle nuove leve di docenti, e l'esperienza delle vecchie, debbano tornare ad essere valorizzate da chi ci governa, e non continuamente mortificate, così come avviene in qualsiasi altro settore in cui dei professionisti ottengono risultati".