L'ex assessore Roberto Franchini interviene sull'Ecomuseo della montagna.

«Un vecchio detto recita: "Montanino: scarpone grosso cervello fino", appare chiaro che ai due consiglieri della Lega Ricciarelli e Pellicci, che si definiscono impropriamente "montanini", è rimasto solo lo scarpone grosso, considerato come riescono a calpestare e mescolare maldestramente  argomenti impossibili da amalgamare fra di loro.

Una cosa è Anpil (area naturale protetta di interesse locale), su cui presto scriverò del perchè quel progetto è stato oggetto di una pregiudiziale da parte della Lega, ed un altra cosa è l'Ecomuseo. I due bravi consiglieri non dovrebbero credere troppo a chi, usandoli per portare avanti assurde rivendicazioni personali, sibila fanfaronate nei loro orecchi, facendo fare loro delle figure meschine; si informassero invece studiando gli atti visto che nel loro articolo stampa riescono a mescolare con una inverosimile alchimia degna di Harry Potter l'impatto ambientale con la volorizzazione delle opere architteoniche, storiche e culturali del territorio montano.

Ma questa è un'altra lingua, incomprensible per chi sta al governo di una città avendo pure una forte voce in capitolo, ma non per conoscenze istituzionaali ed esperienze acquisite, ma solo grazie ad un furbesco e alquanto discutibile cambio di giubba. Mi auguro vivamente che il sindaco, che da sempre ha creduto nel progetto Ecomuseo, ripartendo da dove io da assessore avevo lasciato, e con l'aiuto serio fattivo del presidente del consiglio, riesca a portarlo avanti per il bene di tutta la comunità pesciatina».