Il vicesindaco di Pescia Oliviero Franceschi, interviene per replicare al suo omologo di Capannori Alessio Ciacci che ieri a mezzo stampa aveva accusato il comune di Pescia di non raggiungere neppure gli obiettivi minimi di raccolta differenziata previsti per legge:

"Carissimo collega assessore, credo che il tuo intervento sia fuori luogo,nel metodo e nel merito.
Se il tuo orgoglio di capannorese si è sentito ferito, tieni bene presente che a Pescia non prendiamo lezioni da nessuno, ci va bene quello che facciamo da soli.
Non siamo curiosi di quanto il tuo comune ricicli o come abbia impostato la sua raccolta di rifiuti, ci interessa che ognuno mangi ciò che produce.
La pessima abitudine di scaricare, a volte il peggio,(calcinacci televisori eternit) ai piedi dei nostri cassonetti di confine è dimostrata dagli stessi cittadini che più volte ci portano foto e numeri di targa di autoveicoli civili e industriali, quindi non può essere negata, provocandoci un danno economico, e di immagine.
Questo ci fa pensare che il modello di raccolta impostato,abbia delle pecche, non credo che i vostri concittadini si divertono a viaggiare con questi rifiuti in auto, ma questi sono problemi vostri.
In quanto alle accuse di non essere un comune riciclone e per questo costretti a pagare l'ecotassa, carissimo e disinformato collega, il nostro comune è socio di un consorzio dell'Appennino che conferisce in un ambito diverso (quello di Bologna) che non applica questo tipo di sanzione per diverse disposizioni legislative.
Concludo: non saremo bravi come voi, ma in questo consorzio Pescia è quello che ha la raccolta differenziata più alta.
Quindi: amici come prima , ma ogni uno guardi a casa sua!"