Un romanzo di Natalie Ginzburg “E’ stato così” pubblicato nel 1947, dopo la morte del marito Leone, nel carcere di Regina Coeli, diviene un monologo magistralmente interpretato da Sabrina Impacciatore, venerdì 15 alle 21 al teatro Yves Montand a Monsummano Terme.

Accolto con grande favore dalla critica e dal pubblico, lo spettacolo rivela la poliedricità di un’attrice che fino ad ora era più conosciuta come imitatrice, attrice comica e doppiatrice.

Diretta da Valerio Binasco, porta in scena i sentimenti, le passioni, le delusioni e le speranze di una donna che racconta la storia di un amore disperato e geloso, una confessione dettata dalla dolorosa lucidità di una moglie che per anni ha sopportato la relazione extraconiugale del marito.

Sullo sfondo di una scenografia ridotta all’osso, Sabrina da voce a tutte quelle donne che, in ogni epoca, hanno dovuto sopportare ogni genere di vessazione, soprattutto la violenza psicologica del tradimento e dell’indifferenza tanto da perdere la propria identità.

"Gli ho detto - Dimmi la verità - e ha detto: “Quale verità - e disegnava in fretta qualcosa sul suo taccuino e m'ha mostrato cos'era, era un treno lungo lungo con una grossa nuvola di fumo nero e lui che si sporgeva dal finestrino e salutava col fazzoletto. Gli ho sparato negli occhi". È questo l'agghiacciante inizio dello spettacolo È stato così.

L’attrice in una sua intervista ha così commentato la prova che ha affrontato: “Da anni desideravo lavorare con un regista come Valerio Binasco. Avrei detto sì a qualsiasi cosa mi avesse proposto per un viaggio artistico con lui. Il testo tratto dal romanzo di Ginzburg è davvero molto triste; io, poi, sono una persona che si difende poco, quindi questo ruolo mi è entrato nell’anima, lo porto con me anche quando torno a casa dopo lo spettacolo”.

Prevendita al teatro Yves Montand da giovedì 14 . Per informazioni e biglietti rivolgersi al n. 0572/954474.