Il 7 ottobre in Sala Regina presso le Terme Tettuccio ospite di eccezione il Quartetto di Firenze, composto interamente dai membri della prestigiosa Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, musicisti di primissimo piano internazionale, eccellenza della Toscana nel mondo che si propongono nella formazione da camera classica: il quartetto d’archi. Sul palco: Lorenzo Fuoco, violino I; Emilio di Stefano, violino II; Jörg Winkler viola; Patrizio Serino, violoncello.
 
In programma celebri pagine degli autori cardine della musica da camera del periodo classico: W.A.Mozart: Quartetto per archi k 465 “Delle Dissonanze”, L.van Beethoven: Quartetto per archi op. 95 “Serioso”, F.Schubert: Quartetto per archi D810 “La Morte e la Fanciulla”.
 
Grazie alla straordinaria partecipazione della relatrice Monica Cioci il pubblico sarà accompagnato in un percorso ricco di aneddoti e di storie legate alle opere ascoltate con l’intento di creare un dialogo tra musica e pubblico e non una lezione. Una guida all’ascolto così finemente strutturata offrirà l'opportunità di creare in Sala Regina un nuovo clima. La particolarità dell’evento è dunque un approccio diverso alla musica, la componente fondamentale è il feeling che si viene a creare fin da subito tra gli esecutori ed il pubblico per compiere un viaggio attraverso le emozioni della musica e delle affascinanti personalità dei suoi autori.
 
PRESENTAZIONE ARTISTI
Quartetto di Firenze
Il Quartetto di Firenze nasce dall'incontro artistico di musicisti all'apice della loro carriera strumentale. Tutti professori dell'orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, hanno trovato nel quartetto d'archi la formula ideale dove poter soddisfare l'esigenza di approfondimento nel  repertorio cameristico l'esperienza musicale maturata in quindici anni di collaborazione con i più grandi musicisti a livello mondiale. Il Quartetto di Firenze deve infatti molto al lavoro musicale svolto con il maestro Zubin Mehta, direttore principale dell'orchestra del Maggio, il quale li ha scelti in ambito di concorsi internazionali alla guida delle sezioni degli archi della prestigiosa orchestra fiorentina. La ricerca timbrica corposa ed al tempo stesso raffinata,  la lettura della partitura attenta al segno ed al pensiero dell'autore ma ricca di personalità del Quartetto di Firenze, trovano le radici infatti nelle esperienze formative dei quattro strumentisti ed alla loro esperienza con musicisti del calibro di Z. Mehta, C. Abbado, R. Muti, S. Osawa, G. Pretre, A. Pappano, C.M. Giulini, W. Sawallich, M.W. Chung.