Allontanandosi dal cancello Maxim guarda in direzione del campo delle zucche.
Sua sorella e la mamma si stanno dirigendo lì, dove il babbo è già all'opera.
Per fortuna Maria ha convinto la mamma a lasciarlo andare, se no doveva restare ad aiutarli anche oggi. Per essere più precisi, si è fatta promettere che non mancherà neanche una lezione.
È già la terza volta che salta i lavori nel campo, e si sente allegro mentre percorre il viale fino alla strada grande. Strano, le prime volte lo aveva fatto controvoglia e solo perché Maria aveva insistito tanto.
Pochi minuti, e arriva il pulmino. Serghej, l'autista gli fa un cenno col capo e si tuffa nello sportello che gli ha aperto Ylenia, la bambina di Novaselkij.
"Dai Maxim, siediti qui accanto. Me la dai una gomma?"
"Si, tieni."
Ylenia gli piace, figurati se dice di no. È un anno più grande, ma l'aveva vista nel giardino della scuola, e ora vanno insieme a lezione nel pomeriggio, come gli altri che tra poco saliranno, a Dvorisce.
Nessuno di loro sa leggere bene, per questo sono qui: vanno dalla Maestra.
Il viaggio prosegue e fanno altre fermate. Alla fine, scendono tutti insieme davanti alla casa che ormai conoscono bene, suonano e salgono al primo piano.
La signora li saluta, e comincia a far leggere un bambino grande.
È troppo avanti per lui, così Maxim si affaccia alla finestra in attesa della lezione per i più piccoli.
Sotto, la vita scorre lenta.
Passa un carretto tirato da un cavallo, ma a quelli è abituato. È più interessato alle automobili. In TV ne vede tante, ma al villaggio non ce ne sono, così osserva quelle che stanno nel parcheggio.
Spostando lo sguardo, vede l'insegna sopra il negozio. Si sofferma e studia le forme. "Ali...men...ta...ri"
Neanche si accorge di averlo pronunciato a voce alta, ma a un certo punto si rende conto del silenzio intorno a lui. Si gira e scopre che lo osservano tutti.
La Maestra sorride. "Bravo, Maxim".
Le cose stanno cambiando.
 
Il 20 novembre si celebra ogni anno la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Fra questi, vi sono il diritto al gioco, al riposo, alla salute, all'identità, all'istruzione.
L'associazione Paka, con l'aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, ha sviluppato in Bielorussia il progetto "adotta una maestra", grazie al quale alcuni ragazzi dei villaggi vicini alla centrale di Chernobyl ha potuto beneficiare di un programma di lotta all'abbandono scolastico.
Se vuoi aiutare i bambini della Bielorussia puoi contattare l'associazione ai seguenti recapiti:
Paka – via Francesca , 22 – Pescia – tel . 0572 451741
e-mail: paka2009@tiscali.it .
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