Ho letto con sbigottimento le piccate reazioni al servizio di Ballarò. Forse la trasmissione Rai avrà accentuato i numeri della crisi ed ecceduto nel riportare il numero degli hotel chiusi, ma per il resto ha detto solo e soltanto la verità. E della verità non si può aver paura, ma solo rispetto. Forse se ci troviamo in questa condizione di crisi è proprio in quanto per anni le amministrazioni, le categorie economiche ed i gruppi che contano hanno smentito, sottovalutato, sminuito e nascosto la spirale di degrado che interessava la città. Credo che solo riconoscendo che siamo alla frutta possiamo rinascere. Nascondere non ci porterà a niente.

Che cosa può interessare se gli alberghi chiusi negli ultimi10 anni sono 60 o 30 quando la città è irriconoscibile, sporca e piena di feccia che viene qui a oltraggiare i cittadini onesti? La censura non porterà a niente se non ad accompagnare ulteriormente il declino. Ciò non significa che non si debba ringraziare chi sta investendo e rischiando in proprio, ma sono purtroppo le eccezioni che confermano la regola della nostra crisi. Dovremo anzi essere grati a Ballarò in quanto potrebbe essere stato un mezzo per risollevare le coscienze civiche e ritrovare quell'orgoglio di montecatinesi che manca.

Non mi interessa attaccare il buon Beppe Bellandi che ha fatto il suo mestiere di Sindaco in carica difendendo sui giornali la città, né attribuire a lui le colpe di una crisi che negli ultimi 5 anni ha visto un'impressionante accelerazione, ma che è iniziata ben prima. Tuttavia avverto come necessario manifestare la mia convinzione che la difesa di questa situazione significa non reagire e non avere speranze di rinascere. Continuando a fare come gli struzzi la fine sarà certa. 

Riccardo Sensi