L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Tantissimi tra operatori sanitari, rappresentanti di forze dell’ordine (Questura, Prefettura, comandi provinciali dei Carabinieri, ecc.), Comuni, Provincia, associazioni, centri antiviolenza e di recupero, hanno partecipato oggi al primo corso di formazione organizzato dalla Asl3 sul “Codice Rosa”. L’iniziativa fa seguito alla protocollo d’Intesa tra il Procuratore della Repubblica Giuseppe Grieco e il direttore generale della Asl3 Roberto Abati, siglato nel novembre scorso con il quale veniva istituita una task force interstituzionale per prevenire e contrastare la violenza nei confronti delle fasce più deboli della popolazione. Il progetto ora diventa pienamente operativo anche nella Provincia di Pistoia.
La task force è composta da diversi professionisti, competenze, servizi e realtà: medici, infermieri, psicologici, assistenti sociali, Prefettura, Magistratura, strutture ospedaliere e territoriali (dipartimenti di emergenza e urgenza, materno infantile, di salute mentale, consultori, ecc.), medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, forze dell’ordine, associazioni, Comuni, centri antiviolenza, centri di recupero, che si occupano di realizzare azioni coordinate, professionali e tempestive, di prevenzione, ascolto e sostegno alle vittime di abusi e violenze (donne, minori, anziani, omosessuali, ecc).
Il nucleo operativo della task force, composto da operatori sanitari e Forze dell’Ordine, viene attivato dal Pronto soccorso nel momento in cui alla vittima viene attribuito il "Codice Rosa".
Ma la parola chiave è “prevenzione”. Oggi l’hanno ripetuta più volte tutti ed in particolare Lucia Turco, direttore sanitario della Asl3. “Il nostro compito –ha detto - sarà quello di agire prima che i casi arrivino in pronto soccorso che rappresenta la punta dell’iceberg di un fenomeno che resta ancora sommerso”.
La task force si dovrà quindi attivare anche per far “emergere le situazioni critiche”, per monitorare gli episodi di violenza sul territorio che, ha spiegato Turco, riguardano oltre alle donne e ai bambini anche gli anziani e i disabili per non parlare dei tragici fatti di cronaca nei confronti degli omosessuali. Sarà quindi fondamentale il pieno coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri, delle associazioni e dei consultori e dei centri antiviolenza.
Il “Codice Rosa” dal gennaio 2014 è operativo in tutta la Toscana con l’adesione della totalità delle Aziende sanitarie per strutturare azioni coordinate e professionali. Lo ha reso noto la responsabile regionale del progetto, Paola Magneschi che ha anche illustrato i primi dati: dal 2010 ad oggi in Toscana ci sono stati 2259 episodi di violenza tra maltrattamenti e abusi. Notevoli anche le spese: ogni anno la violenza costa allo Stato italiano 17 miliardi tra assistenza, ricoveri, farmaci, sostegni psicologici e legali e interventi di recupero sociali.
Con il “Codice Rosa” alle vittime di violenza sono, infatti, anche riservati percorsi assistenziali protetti che garantiscono protezione e privacy, oltre all’incolumità psichica e fisica.
All’iniziativa ha partecipato la task force del Codice Rosa di Grosseto: l’azienda sanitaria che per prima nel 2010 ha attivato sperimentalmente il percorso è intervenuta con medici legali, ostetriche, infermieri, medici specialisti per raccontare la propria esperienza trasferendo le conoscenze fino a questo momento acquisite ai colleghi pistoiesi.
“Questo è soltanto il primo di una lunga serie di momenti formativi e di confronto –ha evidenziato Monica Bani, responsabile del Codice Rosa dell’Azienda Usl3- , a cui faranno seguito altre iniziative che possano favorire anche sul nostro territorio lo sviluppo di una efficace rete antiviolenza che dovrà farsi concretamente carico della vittima all’uscita dal pronto soccorso attivando un percorso strutturato e multidisciplinare”.