Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
Un colpo solo ma 5 firme. Il Pm ha chiesto il processo con rito immediato nei confronti di Pietro Botta e Giuseppe Ignoti. I due, di origine siciliana, avrebbero fatto parte della banda che il 5 ottobre 2012 svaligiò la Cassa di Risparmio di Lucca a Lappato portando via 12mila euro. Secondo l’accusa Pietro Botta, 27 anni, originario di Catania, ma residente a Pescia sarebbe stato il basista della banda. Mentre Giuseppe Ignoti, avrebbe dato vita a una serie di contatti telefonici con il resto banda proprio il giorno del colpo. Due individui a volto coperto entrarono all’interno dell’azienda di credito e minacciando gli impiegati con un trincetto si impossessarono di 12mila euro in contanti. Le indagini consentirono all’epoca di identificare a Pistoia gli autori del colpo e sottoporli a fermo: tre individui, due dei quali provenienti da Catania, che materialmente avevano compiuto il colpo ed uno residente a Uzzano. Quest’ultimo aveva condotto gli altri in un’abitazione del luogo: vennero sorpresi anche con parte del denaro frutto dell’azione criminosa. Risultava improbabile che i quattro siciliani si fossero mossi da soli, scegliendo la banca. Attraverso controlli incrociati e riscontri sui tabulati telefoniche si così è scoperto che questi erano partiti in treno dalla città etnea e, giunti a Firenze, erano attesi da Botta che li condusse sul luogo, scegliendo lui stesso la filiale da svaligiare.