Una diversa e più razionale organizzazione è prevista per il Centro trasfusionale dell’ospedale di Pescia. Lo rende noto la responsabile, la dottoressa Daniela Rafanelli precisando che però nulla cambierà per i pazienti: sia per coloro che arriveranno in pronto soccorso, e necessiteranno di immediate trasfusioni, sia per i ricoverati.
 
Le modifiche organizzative, infatti, interessano esclusivamente il personale (medico e tecnico) e non influiranno sui servizi e le prestazioni: dalla raccolta del sangue, alla medicina trasfusionale fino alle attività ambulatoriali, diagnostiche e terapeutiche, il centro resterà aperto e pienamente funzionante all’interno del presidio ospedaliero della Valdinievole.
 
In particolare, durante i giorni stabiliti, medici, tecnici e infermieri, in stretta collaborazione con le associazioni di volontariato, continueranno a garantire la selezione ed i controlli sui donatori e la raccolta del sangue, sempre più preziosa e indispensabile.
 
I cambiamenti, al momento non ancora attuati, si restringono unicamente alla fascia oraria notturna, pre festiva e festiva, durante la quale le attività saranno gestite con la reperibilità dei medici e dei tecnici, e nulla cambierà anche per le eventuali chiamate urgenti provenienti dai reparti (chirurgico, medico, ostetrico, ecc…). In particolare è previsto di dotare il pronto soccorso di Pescia anche di un frigo emoteca.  
 
Il percorso, che è già stato condiviso con gli operatori e le organizzazioni sindacali, una volta realizzato potrà migliorare ulteriormente: vista le delicatezza degli interventi verrà verificato in tutti i suoi aspetti, al fine di far fronte alle reali necessità dei pazienti.