Il segretario comunale del Pd Marco Guerri interviene sull'accorpamento degli enti locali.

“Assistiamo in questi giorni a un interessante dibattito tra il segretario regionale del nostro partito, Dario Parrini e alcune componenti della sinistra anche interne al Pd. Voglio chiarire subito che le posizioni espresse da Dario Parrini fanno parte di un progetto complessivo di “snellimento” della macchina politico-amministrativa pubblica che parte dall’abolizione del Senato elettivo, passa per l’abolizione delle province, un ridimensionamento delle partecipate, per finire alle fusioni dei comuni grandi e piccoli.

Progetto che va valutato e soprattutto portato avanti, nel suo complesso con maggior celerità e determinazione. Sarebbe antistorico e soprattutto contrario agli interessi dei cittadini, ostacolare questo disegno complessivo, nel tentativo di ritardare o frenare delle scelte ritenute ormai necessarie solo per tutelare logiche di conservazione di potere e poltrone.

E’ del tutto evidente che alcuni passaggi, come le fusioni dei comuni vanno fatte  con chi si rende disponibile consultando la base dei cittadini, ma è altrettanto vero che altre iniziative possono essere portate avanti più agevolmente anche per rafforzare l’indirizzo intrapreso.

Tra questi sicuramente lo snellimento delle rappresentanze dei comuni; tre associazioni “sindacali” (Anci, Uncem, Legautonomie) sono troppe  e l’accorpamento in seno ad Anci – proposto da tempo - porterebbe da subito vantaggi concreti e anche dei risparmi economici, senza intaccare ne la rappresentanza ne il supporto ai Comuni stessi.

Come segretario del Pd pesciatino desidero esprimere pieno sostegno all’azione del segretario regionale, volta soprattutto a velocizzare questo progetto, di cui si discute da tanto, troppo tempo e sul quale dobbiamo lavorare per arrivare velocemente a dei risultati concreti anche in ambito locale  e mi sento di condannare sacche di resistenza finalizzate alla tutela di privilegi e poteri che ormai sono divenuti pleonastici centri di costo in nessun modo utili alla gente comune.

Auspico infine che tutto il partito pesciatino si attivi per sostenere questa azione di rinnovamento; serve soprattutto spiegare che il fine ultimo del progetto non è quello di “togliere qualcosa” ma di reinvestire i risparmi in nuovi e più efficienti sevizi e pesare meno sul carico fiscale delle famiglie e delle imprese".