Con il matrimonio fra Amalia Broccardi, figlia di Leopoldo, e il notaio montecatinese Andrea Nuti le carte di famiglia finirono nel patrimonio di quest’ultimo, unendosi spontaneamente a quelle già presenti. In quello che da ora in avanti sarà identificabile come “Fondo Nuti” troviamo una nutrita consistenza di documenti legati ad affari militari: Andrea Nuti fu, infatti, Camarlingo (vale a dire l’amministratore dei beni e del denaro) della Consorteria per la Leva di Pistoia, ruolo che ebbe anche il figlio Tacito.
In questa serie è possibile osservare il prospetto degli individui da proporsi al militare, la lista generale dei coscritti, le liste di arruolamento Militare dell’Anno e contabilità varia, tutti documenti databili alla metà del XIX secolo.
Tacito, il primo figlio di Amalia Broccardi e Andrea Nuti, morì senza eredi ed è proprio a quest’altezza che un ramo del nostro albero genealogico si intreccia con la famiglia Nizzi, terza e ultima protagonista di questo percorso documentario. Il fratello di Tacito, Eugenio Nuti tra le figlie avute dal matrimonio con Palmira ebbe anche Amalia che nel 1902 sposerà un appartenente della famiglia Nizzi, Domenico.
I Nizzi erano grandi proprietari terrieri, basti pensare che i loro fondi si estendevano per tutta la Toscana. È facile intuire, allora, come le tipologie documentarie più ampiamente conservate entro questo terzo complesso riguardino planimetrie e mappe o estratti catastali. Tutte le carte erano funzionali allo svolgimento dello loro attività: i libri paga per il lavoratori o per i contadini che lavoravano, ad esempio, oppure opuscoli riguardanti le analisi chimiche da condurre sulle acque sorgive presenti nelle proprietà.
Fu la figlia di questo fortunato matrimonio, Maria Eugenia che, sposando Onorato Brunori, erediterà il fondo e lo porterà con sé. Riportiamo di seguito le parole usate per celebrarla nel momento della morte, ritrovate nelle ricerche di un discendente, che mettono in luce quanto fosse donna ben considerata, sia come personalità che come membro di una importante famiglia. “Nacque Nobil Donna e fu educata in Collegio a Firenze. Fu sposa e madre dolcissima, sempre attenta alla sua famiglia. Donna colta e piena di interessi ebbe anche un notevole interesse per l’ arte soprattutto pittorica. Visse sempre da Signora e morì cristianamente, serena e fiduciosa nel Signore”.