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JUDO

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"I miracoli non esistono", un romanzo amaro sul Natale.

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VALDINIEVOLE
Raddoppio ferroviario, Enrico Rossi: "Ora servono risposte, pronti alla mobilitazione"

30/10/2018 - 15:52

"La Toscana rischia di essere vittima di una maledizione infrastrutturale. Ora dal governo ci servono risposte, siamo pronti alla mobilitazione. Le infrastrutture non sono né di destra, né di sinistra". Così il presidente della Regione Enrico Rossi nel suo sopralluogo ai cantieri per il raddoppio del primo lotto della ferrovia Pistoia-Lucca ha definito la situazione di stallo e "torpore" in cui si trovano a oggi i principali progetti infrastrutturali della Regione, pronti per essere realizzati ma bloccati in attesa delle risorse statali o "minacciati" di essere sottoposti a ulteriori project review.

 

"I patti sottoscritti dal governo con la Regione Toscana devono essere rispettati - ha detto Rossi - esiste una continuità amministrativa che non può essere ignorata perché la Toscana negli ultimi 10 anni ha fatto scelte e importanti, investendo 1,7 miliardi di euro, e adesso siamo sul punto di una svolta, che però vediamo ostacolata".


"Portare avanti il programma di sviluppo infrastrutturale avviato per noi è irrinunciabile - ha sottolineato - anche perché mandare avanti le opere previste nei prossimi 5 anni significherebbe attivare circa 4 miliardi di investimenti, per creare 13.000/14.000 posti di lavoro diretti e accrescere le condizioni di sviluppo di circa mezzo punto, secondo valutazioni Irpet. Quel mezzo punto che porterebbe il Pil toscano da 1.5 a 2, la condizione per non arretrare e garantire benessere".


Rossi ha riepilogato le principali questioni aperte sul fronte infrastrutture, mostrando tre lettere inviate lo scorso 17 ottobre al ministro Toninelli e ai vertici di Autostrade, Fs, Rete ferroviaria italiana, Trenitalia, Anas e Sat. "Anzitutto - ha detto - il raddoppio ferroviario della Pistoia-Lucca deve proseguire da Montecatini fino a Lucca e non essere rimesso in discussione. Poi deve essere realizzato il sottoattraversamento di Firenze, altrimenti il traffico nazionale ad alta velocità ci bypasserà: già vediamo che 30 treni Av della direttrice Roma-Milano saltano Firenze, e i treni regionali continueranno a subire interferenze, a trovare un tappo nella stazione di Santa Maria Novella. Questo renderebbe inutile il raddoppio, perché non potremmo lo stesso garantire al traffico regionale più sicurezza e più puntualità".


"Chiediamo che siano realizzate le terze corsie autostradali - ha continuato - non vogliamo che i litigi tra società Autostrade e il Ministero producano, come sta già avvenendo, ritardi nella realizzazione delle infrastrutture. La A11 è un disastro, è satura sia in ingresso che in uscita da Firenze. Sono interventi che devono essere fatti quanto prima, e per i quali noi abbiamo già dato le autorizzazioni. Le terze corsie vanno realizzate anche in direzione del Valdarno e anche qui noi abbiamo già approvato i progetti. E il contenzioso tra governo e Società Autostrade non deve bloccare questo investimento".


"Infine la Tirrenica", ha aggiunto Rossi. "Tutti possono vedere che ora la Tirrenica finisce in un tratturato, mentre i cittadini della costa hanno diritto ad avere quattro corsie in sicurezza con cui andare fino a Roma o verso nord. Altrimenti la costa è condannata ad una condizione di emarginazione e di arretratezza anche dal punto di vista economico. E dobbiamo realizzare un aeroporto adeguato a Firenze, altrimenti i grandi flussi si sposteranno nella pianura Padana, verso Bologna o verso Milano".


"Chiediamo a questo governo risposte chiare - ha concluso il presidente - e di rispettare il lavoro fatto dalla Toscana nei precedenti 10 anni. L'Italia ha già avuto nel 1945 la sua rivoluzione democratica e antifascista, ora chi governa ha il dovere di rispettare i patti firmati e la continuità amministrativa sulla base della quale le Regioni hanno lavorato e fatto investimenti. La Toscana è un caso unico nel panorama nazionale: non ci sono Regioni che investono sui porti come abbiamo fatto noi con Livorno e Piombino, ma non ci sono Regioni che investono sulla rete ferroviaria come stiamo facendo qui. Stimiamo circa un miliardo messo sulle grandi infrastrutture e siamo vicini a dare una svolta alla Toscana, ma abbiamo bisogno che il governo non ci ostacoli e rispetti gli impegni presi negli anni passati. E non è un fatto di colore politico, ma di necessità dei cittadini e delle imprese. Siamo stati a Roma il 13 settembre. Il ministro Toninelli mi ha ascoltato ma non ho ricevuto risposta. Poi il 17 di ottobre ho mandato delle lettere, ma ancora nulla. Attendo risposte, grazie perché la Toscana ha diritto ad avere risposte certe e positive".


In questo senso anche l'intervento dell'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli che ha ricordato come "le infrastrutture non hanno colore o partito, ma servono a tutti per la mobilità delle persone e delle merci. Occorre sbloccare questa condizione di incertezza che sta calando sulla Toscana e sul Paese. Occorre un impegno corale e per questo facciamo appello a tutti i parlamentari eletti perché si rimuova questo torpore e al contrario si acceleri la realizzazione di quanto programmato, per non il contrario. Vediamo che le cose non stiamo marciando come dovrebbero e per questo ci appelliamo a tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo della Toscana".

 

"Il raddoppio della linea Pistoia-Lucca è un'opera storica, invito tutti a vigilare affinché venga completata". Lo ha detto il presidente della Toscana Enrico Rossi al termine del sopralluogo effettuato sui cantieri per la realizzazione del raddoppio ferroviario della linea Pistoia-Lucca insieme all'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, al sindaco di Serravalle Pistoiese Piero Lunardi, al senatore Riccardo Nencini e al rappresentante di Rete ferroviaria italiana Aldo Isi.

 

"Nel sopralluogo di oggi - ha spiegato Rossi - abbiamo potuto vedere un cantiere dalle dimensioni impressionanti che procede, con gallerie, stazioni rinnovate, ponti, superamento di passaggi a livello. Un cantiere che dà lavoro direttamente a 120 persone e ad altrettante in maniera indiretta. Mi congratulo con l'impresa Ceprini che sta realizzando i lavori e ringrazio di nuovo Riccardo Nencini che era vice ministro ai trasporti quando fu siglato l'accordo che rende possibile questo importantissimo salto infrastrutturale. Adesso chiedo a Nencini e a tutti i parlamentari eletti di vigilare perché questa grande opera sia portata a termine nella sua interezza, quindi non soltanto la parte tra Pistoia e Montecatini, finanziata dalla Regione con 237 milioni di euro e da Rfi con 213 milioni, ma anche il tratto Montecatini-Lucca, per il quale sono previste risorse statali".

 

"Il raddoppio - ha aggiunto Rossi - consentirà di incrementare la capacità di traffico della linea, aumentando regolarità e puntualità e riducendo i tempi di viaggio fra Firenze e Lucca. "Grazie a questo potenziamento i tempi di spostamento in treno diverranno concorrenziali rispetto a quelli in auto e contiamo che questo porti almeno al raddoppio degli utenti rispetto ai 40.000 pendolari che oggi utilizzano la linea".

 

Il cantiere per la realizzazione del raddoppio è stato aperto circa 2 anni fa. È previsto il congiungimento delle due gallerie nel 2019, stesso anno in cui dovrebbe iniziare la seconda parte dell'intervento, tra Montecatini e Lucca. Il progetto, compresa la realizzazione delle opere sostitutive per l'eliminazione di tutti i passaggi a livello esistenti, prevede un investimento complessivo di 450 milioni di euro interamente finanziati (di questi 235 milioni sono risorse della Regione).

 

Pistoia-Montecatini Terme (12 chilometri): è in corso la realizzazione del raddoppio dell'intera tratta che si sviluppa in gran parte in affiancamento alla linea esistente (circa 10 chilometri) e in parte in variante di tracciato (circa 2 chilometri) in corrispondenza della nuova galleria 'Serravalle'. L'intervento prevede anche il rinnovo completo, tecnologico ed infrastrutturale, dell'attuale linea ferroviaria compreso l'adeguamento alle nuove Specifiche Tecniche di Interoperabilità della Commissione Europea.

 

In particolare sono in corso le attività di realizzazione di opere rientranti nei comuni di Pistoia, Serravalle Pistoiese e Pieve a Nievole per la successiva eliminazione dei passaggi a livello, nonché ulteriori tratti di rilevato per ospitare il nuovo binario. Prosegue, inoltre, lo scavo della galleria di Serravalle.

 

Questi cantieri vedono all'opera circa 120 maestranze e l'impiego di mezzi specialistici per le diverse fasi di lavoro in corso. Ad agosto, durante la sospensione della circolazione ferroviaria, hanno lavorato circa 200 tecnici ed oltre 100 mezzi d'opera.

 

La fine dei lavori è prevista entro il 2019. L'attivazione all'esercizio commerciale avverrà nei primi mesi del 2020, dopo le prove tecniche necessarie per l'ottenimento dell'autorizzazione alla messa in servizio da parte dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria.

 

Pescia-Lucca (25 chilometri): si prevede la realizzazione del raddoppio, in  affiancamento alla linea esistente. Anche in questo caso l'intervento prevede il rinnovo completo, tecnologico ed infrastrutturale, dell'attuale linea ferroviaria comprese le attività per l'adeguamento alle nuove Specifiche Tecniche di Interoperabilità della Commissione Europea.

 

Dopo la conclusione dell'iter approvativo (compresa la Conferenza dei servizi), si prevede di avviare le procedure per il bando di gara entro il 2019.

Fonte: Toscana Notizie
 
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7/11/2018 - 9:00

AUTORE:
Giacomo

Eccoci qua, con un'altra puntata del raddoppio ferroviario Pistoia - Lucca! Il governatore Rossi , nel suo intervento , fa appello al governo nazionale perché vengano approvate queste opere infrastrutturali necessarie per lo sviluppo della Regione.  Ok, sono d'accordo, perché i grillini vorrebbero farci andare tutti in calesse, bloccando TAV, TAP e tutto ciò che è bloccabile, ma mi chiedo io : perché non avete realizzato queste opere quando eravate voi al governo? Perché non avete ultimato il sottoattraversamento TAV di Firenze (solo per fare un esempio) quando governavate voi ? Perché non siete andati fino in fondo contro Montecatini e la sua folle decisione di andare contro il raddoppio a raso ? Non potevate fare una leggina (regionale o nazionale)  che togliesse il potere ai comuni di dire la loro su certe opere?  La realizzazione di certe opere, fondamentali per l'intera collettività,  non può deve essere decisa dai singoli egoismi locali (della serie io non voglio il raddoppio perché qua ho un campo quindi arrangiatevi). Mi consola il fatto che, anche se il tratto Pescia - Montecatini rimarrà a binario singolo , almeno per ora, i montecatinesi non avranno la sopraelevata, sia perché RFI non vuole bloccare il traffico ferroviario per 3 anni, solo per fare i loro comodi, sia perché,  grazie al sindaco di Pieve, Gilda Diolaiuti, che non smetterò mai di ringraziare, perché senza la sua decisa opposizione ai comitati non si sarebbe fatto nemmeno il raddoppio da Pistoia a Montecatini, il raddoppio a raso a Pieve renderà più difficile per i montecatinesi fare la sopraelevata. Quindi in futuro, se ci sarà il raddoppio Pescia - Montecatini, questo sarà a raso.  Spero che nessuno sia così folle da bloccare il traffico ferroviario per 3 anni. Spero che la prossima amministrazione di Montecatini sia un po' più decisa ad andare contro i comitati e che persegua l'unica soluzione possibile, il raddoppio a raso.

1/11/2018 - 9:21

AUTORE:
Massimo

Il governatore dovrebbe preoccuparsi degli effetti devastanti del passaggio ferroviario a raso nei centri urbani di Pieve e Montecatini. Si pensi a quanti cittadini dovranno cambiare casa. Quanti saranno i piccoli negozi del centro urbano costretti a chiudere?
Quale sarà l'aumento del traffico e dell'inquinamento?
A Pieve esisterà soltanto un passante carrabile tra la zona nord e quella sud, un ponte molto alto, con un alto costo di manutenzione.
Perché i signori della politica non hanno considerato l'ipotesi della sopraelevata ???

31/10/2018 - 17:23

AUTORE:
Giuliano Ciampolini

le attuali previsioni di traffico sull'A11 sono anche la conseguenza dell'assenza di una moderna linea ferroviaria da Pistoia a Lucca: i lavori per il secondo binario, se non sbaglio, sono finanziati per realizzarlo da Pistoia fino all'entrata di Montecatini. Quindi, è prioritario che il governo nazionale e quello regionale trovino rapidamente le risorse finanziarie per realizzarlo fino a Lucca/Viareggio (e magari per modernizzare la ferrovia anche nei tratti da Lucca a Pisa/Livorno, creando così le condizioni indispensabili per avere - almeno nel 2025/2030 - una moderna metropolitana da Firenze a Lucca/Viareggio-Pisa (aeroporto)-Livorno (porto).
Di conseguenza, questa realizzazione ridurrà notevolmente il traffico automobilistico sull'autostrada A11.
Qualcuno dice: "Sì, ma fino al 2025/2030 cosa facciamo per sveltire il traffico sull'autostrada A11": a questa osservazione rispondo che la realizzazione della terza corsia provocherà per diversi anni ulteriori rallentamenti del traffico, come accade sempre quando ci sono i lavori in corso. Quindi, mi sembra ovvio che è mille volte più saggio destinare le risorse finanziarie disponibili per realizzare una moderna metropolitana di superficie (come in altri Paesi europei) nell'area Firenze-Pistoia-Lucca-Pisa-Livorno.