Gli insegnanti della scuola Cino da Pistoia replicano all'assessore Frosini:

"Gentile assessore all’istruzione Frosini, siamo dispiaciuti che il mezzo pubblico per esprimere le nostre perplessità non le sia gradito, ma riteniamo necessario rendere noti i disagi che le tempistiche amministrative e le soluzioni d’emergenza tendono a creare alla didattica o alle mission dei Ptof, di ogni scuola di qualsiasi grado d’istruzione.

Siamo certamente consapevoli e favorevoli a ogni intervento relativo alla sicurezza e nulla possiamo dire in merito alle corrette misure da attuare in casi come questi.

Quanto da lei riportato, in risposta alla nostra lettera pubblica, coincide con un comunicato che avevamo già letto in data 19/06/2019, 'Scuole Cino, dal 377° al 9° posto nella graduatoria per i finanziamenti da 4 milioni di euro', pubblicato sul sito del Comune di Pistoia.

E’ proprio in ragione di questo articolo che è maturata una riflessione in merito all’affermazione relativa ai finanziamenti regionali del 2018, ovvero che 'sono stati finanziati in tutta la regione progetti per un totale di 100 milioni di euro e se dovesse essere stanziata la stessa cifra nel 2019, sarebbero finanziati progetti fino alla 22esima posizione' (cit. art. menzionato sopra).

E se questa cifra, per ragioni XY, non sarà più disponibile e 'l’importo dell’intervento progettato dal Comune, che prevede la sostituzione totale dell’attuale prefabbricato e la realizzazione di una nuova scuola', non sarà confermato, la Cino avrà solo una buona posizione in graduatoria.

Riteniamo poco necessario evidenziare il suo stupore nei confronti delle nostre professionalità, perché anche noi abbiamo lavorato con più forza e determinazione, attendendo una soluzione migliore di quella proposta fino ad oggi e che ormai dura da 5 anni.

Una soluzione attivata come condizione provvisoria ma che, presumibilmente, in mancanza dei rinnovati mutui Bei, potrebbe protrarsi per altri 5 anni o ancor di più.

La nostra preoccupazione ha ragioni didattiche, non politiche, perché il nostro obiettivo è quello di non disperdere i valori e gli obiettivi di questa scuola, presente nel nostro territorio da tanti anni.

Il nostro Ptof è improntato sul 'benessere scolastico', ma la nostra scuola è stata parcellizzata e spero si renda conto dello sforzo che abbiamo fatto per non parcellizzare l’obiettivo formativo finale: i nostri ragazzi prima di tutto.

Come ben saprà, questa richiesta non è avvenuta solo a mezzo stampa, come da Lei specificato in risposta, ma attraverso 5 lunghi anni di incontri, soluzioni mai intraprese o richieste disattese.

Uno dei termini più ricorrenti, in tutto questo discorso è, 'nostro', perché esprime il sentimento di appartenenza che ispira ogni azione didattica, di accompagnamento e di impegno nei confronti dei nostri ragazzi. Un sentimento che ogni insegnante, di ogni ordine scolastico e di una qualsiasi scuola, saprà riconoscere.

Saremo lieti, prossimamente, di inviarle una lettera di pubblico ringraziamento. Buon lavoro".

Seguono le firme di: Marina Tieghi, Federica Cipriani, Rachele Tanganelli, Elena Rubino, Letizia Geri, Anna Maria Bianco, Sandra Mariotti, Simonetta Costa, Arianna Zampini, Erika Mugnai, Luigi Pisani, Luisa Torselli, Sandra Paolinetti, Monica Arcangioli, Quirino Trovato, Paola Lencioni, Cristina Bani, Michela Giacomelli, Letizia Zamponi, Claudia Pin, Teresa Palermo, Francesca Lotti, Juri Mezzani, Alessandro Azzini, Antonella De Pasquale, Cristiano Capotosti, Renata Armellini, Sofia Papapanagiotu, Federica Giannini, Giovanni Chirullo, Simonetta Guidi, Alessia Turdo, Annalisa Stilla, Paolo Ricci, Francesco Sarteschi, Andrea Coppini, Stefania Iacopini, Paola Caporale, Flavio Calvo.