Il senatore Patrizio La Pietra interviene sul trasporto pubblico.

"Non comprendiamo la presa di posizione dell’assessore Ceccarelli nei confronti del sindaco Tomasi che ha esternato pubblicamente la propria preoccupazione su come la Regione stia gestendo la fase di transizione per “l’eventuale” passaggio di gestione del trasporto pubblico ai francesi. Sottolineo “eventuale” perché, come sa l’assessore, ancora tutto non può dirsi concluso.

Detto ciò, credo superfluo sottolineare come la gestione di tutta la vicenda - che va avanti da moltissimi anni - sia scandalosa. Secondo Ceccarelli cosa dovrebbe fare un sindaco di fronte alla possibilità che il patrimonio cittadino sia ceduto con una perdita di oltre 6 milioni di euro a causa di una valutazione del valore degli immobili da parte del compratore ridotta di oltre il 40%? L’azienda fa sicuramente i suoi interessi. Ma la Regione di chi fa gli interessi?

Ma se da una parte posso anche arrivare a capire Ceccarelli, che vuole evidentemente chiudere il prima possibile questa vicenda, dall’altra non capisco le prese di posizione di Tripi e Niccolai. Entrambi sanno cosa significhi tutto questo per Pistoia. E mi meraviglia e stupisce la loro posizione, tra l'altro banalmente ridotta alla liquidazione di Copit.

Chiedo: ma se i soldi per la liquidazione non basteranno, secondo loro chi pagherà? O forse si scordano che il Comune ha più del 50% delle quote di partecipazione? Saranno loro a spiegare ai cittadini che ci sarà un taglio dei servizi? Oppure vogliono proprio questo per poi incolpare il sindaco Tomasi? Pensano davvero che i cittadini abbiamo l’anello al naso?

Era sicuramente meglio per Ceccarelli che il sindaco Tomasi se ne fosse stato zitto: visto l’avvicinarsi delle elezioni, meno se ne parla e meglio è per loro. Posso rassicurare, come ho già avuto modo di dire, che se, come spero, i toscani daranno fiducia al centro destra quella del trasporto pubblico sarà sicuramente una cosa su cui rimettere le mani per rendere ai cittadini toscani un servizio che tuteli i loro bisogni e non altri interessi".