PISTOIA - Lunedì si è tenuta nell’aula del Tribunale di Pistoia, l’udienza che vede imputato un giovane accusato di aver barbaramente seviziato una povera cagnolina nel lontano maggio del 2015 a Pescia.

L’associazione Animalisti Italiani, rappresentata dall’avvocato Menconi, si è costituita parte civile nel processo.

«Ci rammarica constatare puntualmente, dopo ogni caso di uccisione di animali, i tempi pachidermici della giustizia. Cinque anni fa l’orrore: Pilù veniva trucidata e tutte le fasi della violenza postate in modo macabro sul web. Immagini crude, tremende, difficili da descrivere. Mentre lindifesa creatura moriva tra atroci sofferenza, il colpevole restava a piede libero. Eppure oggi, nonostante il tempo trascorso, un qualcosa di inaspettato è successo. Un vero e proprio spiraglio di luce e segno di speranza verso un reale cambiamento in materia di pene per i reati contro gli animali: il Tribunale di Pistoia ha acquisito agli atti il video degli orrori e ha respinto la richiesta dei legali per patteggiamento, Map e il rito abbreviato», afferma Walter Caporale, presidente degli Animalisti Italiani.

«La nostra associazione – prosegue il vicepresidente Riccardo Manca –auspica il massimo della pena per l’imputato affinché Pilù diventi simbolo della lotta alla quotidiana violenza contro i più deboli. Negli occhi di Pilù si specchia la nostra coscienza. Non permetteremo che il tempo cancelli la sua memoria e il suo dolore».

Oggi erano tante le persone che nel rispetto delle norme anticovid hanno partecipato alla manifestazione “Per non dimenticare Pilù” organizzata dagli Animalisti Italiani davanti al Tribunale di Pistoia.  «Era un nostro dovere essere qui, un nostro obbligo morale difendere il diritto alla vita di Pilù», conclude il presidente Caporale.