L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Sabato 29 maggio, su siti web e canali social di Pistoia Musei e Sky Arte, la puntata conclusiva della mini-serie Storie di artisti. Sei artisti raccontati da Aurelio Amendola legata alla mostra Aurelio Amendola. Un'antologia.
L’ultimo video è un omaggio al grande artista greco Jannis Kounellis, tra i più importanti esponenti dell’arte povera, scomparso nel 2017.
“Con lui – racconta Amendola – mi piaceva come fotografare le sculture, come fotografare Marino e come fotografare Michelangelo: la stessa emozione”.
Nel video Amendola racconta anche le circostanze che lo hanno portato a firmare un’opera dello stesso Kounellis. Così Marco Meneguzzo, curatore della mostra, descrive quest’insolito episodio: “Amendola fotografa un’opera di Jannis Kounellis, consistente in una giovane donna di profilo, seduta, nuda e incinta, inserita in una sorta di cornice. Kounellis vede la foto di Amendola e la firma assieme a lui. Un pensiero superficiale direbbe che, essendo un’opera sua, può permettersi di firmarla, ma non è così, perché il pensiero dell’artista è invece un tributo al fotografo: vede un’opera nuova che ha qualche assonanza con la sua e decide di firmarla, di fatto aggiungendo al proprio catalogo generale un’opera a quattro mani con Aurelio Amendola. L’opera, cioè, non è più di Kounellis: è ‘anche’ di Kounellis...”.