Il Direttore Generale ASL 3, in occasione della presentazione del bilancio di previsione alla Conferenza dei Sindaci, ha prospettato l’ipotesi della chiusura della “Pediatria” all’ospedale di Pescia  e della “Chirurgia” a quello di San Marcello.

"Se la chiusura della Pediatria di Pescia - scrive la Uil Fpl - la consideriamo una scelta sbagliata, inopportuna e, comunque, da osteggiare, in quanto il servizio svolto è qualitativamente e quantitativamente importante, anche quest’anno ha visto transitare più di mille partorienti, la chiusura della Chirurgia di San Marcello è una proposta allucinante e inaccettabile. Vale la pena ricordare che in una recente Conferenza dei Sindaci furono esaltate le capacità del servizio al punto di farlo riconoscere come una eccellenza regionale. Dove verranno eseguiti i più di 1000(mille) interventi l’anno? Non certo a Pistoia che, per ridurre le liste di attesa, indirizza molti interventi appunto sulla struttura di San Marcello. Vengono soppressi circa 20 posti di lavoro che interessano venti famiglie del territorio montano,  andando ulteriormente ad indebolire il connettivo residenti-lavoro. Che dire del buon funzionamento del 118 se viene meno del supporto chirurgico. La chiusura di tale servizio ha una ricaduta sull’organizzazione del lavoro e dei servizi dell’intera struttura. Non ci sarà più la figura dell’anestesista e che dire della Guardia Medica che assicurava la presenza del servizio offerto dalla struttura 24 ore su 24?".
"La proposta avanzata dal Direttore Generale - prosegue la Uil Fpl - si costruisce su di un sistema di tipo ragionieristico, senza intervenire, oltre che politicamente, anche tecnicamente, su un più ampio metodo di riorganizzazione del lavoro e dei servizi. Si è pensato solo a tagliare senza pensare ad alcuna alternativa per mantenere sul posto l’erogazione di servizi così importanti. In ambo due i casi il rapporto, fra servizi resi e costi, è positivamente sbilanciato sui i primi. Insomma, non vale assolutamente la pena chiudere i servizi in relazione alle risorse che verrebbero risparmiate".