"La donzelletta vien dalla campagna" è l'incipit del Sabato del Villaggio, celebre poesia di Giacomo Leopardi composta nel lontano 1892. Ma, da pochi giorni, è anche il titolo del libro che Matteo Brizzi ha dedicato alla figura di sua nonna Vivetta Giovacchini, conosciutissima maestra delle scuole di Margine Coperta.

Vivetta rappresenta un vero e proprio modello di vita per il nipote Matteo, peraltro consigliere comunale a Massa e Cozzile nonché brillante laureato in Relazioni Internazionali. Questo lo si evince dalle pagine della sua fatica letteraria, presentata sabato sera nel giardino antistante il complesso scolastico di Margine Coperta. All'evento di presentazione, condotto degnamente dallo stesso Matteo Brizzi, ha partecipato un pubblico attento ed interessato, costituito in gran parte da giovani. Molte erano anche le insegnanti al tempo colleghe di Vivetta, ancor oggi ricordata per le sue doti di umanità ed attaccamento al lavoro.

Nata in una famiglia contadina nella frazione di Traversagna, Vivetta conseguì il diploma di Insegnante presso l' Istituto Don Bosco di Montecatini. Un' impresa non da poco nell'Italia degli anni Quaranta, con le ferite della Guerra ancora fresche e con tanta incertezza riguardo al futuro. Conseguito il diploma, Vivetta si lanciò nel mondo della scuola, con la spensieratezza della sua giovane età ma anche con la consapevolezza di poter dare qualcosa al prossimo.

In sella al suo ciclomotore, percorse le strade della provincia, mettendo la sua competenza al servizio degli altri, soprattutto dei bambini più svantaggiati in quegli anni così difficili, con il boom economico ancora nel libro dei sogni e con tante difficoltà nella vita di ogni giorno. Ponte Petri, Malocchio e Margine Coperta sono i luoghi ove ha svolto la sua missione. Perché per Vivetta, insegnare era una vera e propria missione. Sabato, per ricordarla degnamente, erano presenti moltissime persone, fra cui alcuni consiglieri comunali di Massa e Cozzile ed il sindaco Marzia Niccoli. Particolarmente toccanti le parole di quest'ultima, che ha evidenziato come " per Vivetta, come per le donne ancor oggi, sia essenziale armonizzare il lavoro con la famiglia".

E proprio la famiglia di Vivetta è stata la prima a renderle omaggio. Le due figlie (mamma e zia di Matteo) hanno finanziato le prime 100 copie del libro, che è stato distribuito ad offerta libera.

Il ricavato, sarà devoluto per l'acquisto di materiale scolastico per i bambini bisognosi che, in questo periodo post pandemico, sono tristemente aumentati.

di Giancarlo Fioretti