Collodi è sicuramente la frazione pesciatina più conosciuta nel mondo. E’ anche un borgo vivace, grazie all’ingegno di Carlo Collodi ma anche dei collodesi nell’inventarsi una nicchia di turismo particolare. Eppure, per un centro commerciale naturale come Collodi, non solo ci sono problemi di viabilità e di servizi pubblici in generale ma ora verrà a mancare un altro servizio ormai diventato essenziale nella vita della maggioranza dei cittadini e di tutte le imprese: da giugno chiuderà la filiale di Collodi di Intesa S. Paolo, presente a Collodi – come Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia – fin dal 1937. Un altro servizio per turisti e residenti che se ne va.

“E’ inaccettabile la chiusura di quelli che sono e devono essere considerati servizi pubblici - sostiene Sabrina Lazzerini, candidata sindaco per le liste Pescia a Sinistra e Pescia in Movimento -. L’obiettivo principale delle banche è quello di massimizzare i profitti anche a discapito degli interessi dell’economia di borghi importanti come Collodi. Tagliano servizi senza pensare ai tanti correntisti non più giovani che, in alcuni casi, possono avere delle notevoli difficoltà di spostamento. Gli strateghi del settore sviluppo di Intesa S. Paolo pensano che tutti siano in grado di gestire servizi digitali come il remote banking e similari, ma non è così perché una larga fascia di clientela bancaria ha ancora poca dimestichezza con i moderni canali digitali. Per non pensare al turista che ha bisogno di un bancomat e rimarrà deluso della mancanza di un servizio banale come quello”.

Sabrina Lazzerini, unica candidata donna alla carica di sindaco di Pescia conclude: "L’unica certezza sembra l’inarrestabile desertificazione di servizi di vario genere che penalizza intere comunità e le fasce più deboli come gli anziani. Ci impegniamo, insieme alle liste Pescia a Sinistra e Pescia in Movimento ad attivarci affinché si possa trovare una concreta soluzione per limitare i disagi ai collodesi”.