L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Cari lettori, in queste settimane ho scoperto Chimamanda Ngozi Adichie, una scrittrice di Enugu nel Sud della Nigeria, universalmente considerata l'autrice femminista più influente dal 2010: il suo impegno e il suo lavoro ruotano intorno al femminismo e al razzismo. Una donna istruita che oggi vive e lavora tra la Nigeria e Baltimora e rappresenta due mondi: l'Africa e l'America.
Ho letto con piacere "Il pericolo di un'unica storia", "Appunti sul dolore" e "Dovremmo essere tutti femministi", tre piccoli saggi: il primo ci mette in guardia su quanto sia pericoloso e dannoso ascoltare e accontentarsi di un unico punto di vista; il secondo ci ricorda quanto sia facile filosofeggiare sull'irreparabilità della morte quando è precisamente quell'irreparabilità la fonte della nostra angoscia e l'ultimo, un richiamo per tutti noi, uomini e donne, a fare meglio semplicemente perché si può!
Ma il libro che vi consiglio in questo nostro appuntamento, è "L'ibisco viola", un romanzo ambientato in Nigeria negli anni Settanta, il racconto di una famiglia rispettabile e benestante con un capofamiglia estremista cristiano che, per far rispettare ai familiari i dettami della fede, punisce con estrema violenza la moglie e i figli. All'inizio ho avuto un po' di difficoltà ad andare avanti proprio per questa figura irritante: un integerrimo industriale estremamente e inspiegabilmente fanatico e crudele. Ma andando avanti ho veramente apprezzato il modo semplice e schietto dell'autrice di trattare il tema della violenza domestica, dell'impatto che ha sui bambini e delle sue conseguenza psicologiche; dando un messaggio di forte speranza: la reale possibilità di rifiorire.
Il suo è un romanzo d'esordio che apre un sipario diverso sull'Africa da quello che ci viene sempre offerto, un libro consigliato a chi desidera conoscere e capire qualcosa di più della Nigeria post coloniale, a chi si chiede cosa sia la libertà.
Vi consiglio di leggere questa giovane autrice che rappresenta la rivoluzione del nostro tempo perché è stata capace di far capire che "ad essere femministi devono essere sia gli uomini che le donne" perché non esiste prevaricazione di un genere sull'altro, ma uguaglianza e soprattutto rispetto delle diversità. E soprattutto ve la consiglio perché mette di buonumore, non perché sia leggera quanto perché scrive con leggerezza, perché sa raccontare il brutto e il bruttissimo senza mai dimenticare un secondo che il bello esiste.
Senza dunque dimenticare che il bello esiste ed è dappertutto, vi auguro una serena settimana in attesa dell'appuntamento con "Raccontami un libro" di martedì prossimo con Ilaria Cecchi.
di Maria Valentina Luccioli