L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Sabato 9 marzo (ore 20.30) al Piccolo Teatro Mauro Bolognini, la 62^ edizione della Stagione pistoiese di musica da camera, curata da Daniele Giorgi e promossa da Teatri di Pistoia con il sostegno di Fondazione Caript, ospita per la prima volta a Pistoia un quartetto di musicisti assolutamente fuori dall’ordinario: lo Janoska Ensemble. I tre fratelli di Bratislava, Ondrej e Roman (violini), František (contrabbasso) – e il loro cognato Julius (pianoforte) imbracciano i loro strumenti per dare forma ad una sintesi creativa tra classica, jazz, sonorità latine e tzigane, con un pizzico di pop.
Forti di una solida formazione classica, di decenni di pratica strumentale fin dall’infanzia, di un’ispirazione profonda dalla tradizione, di un altissimo livello tecnico unito a una perfetta padronanza dell’arte dell’improvvisazione e alla pura gioia del suonare, i talentuosi strumentisti che compongono lo Janoska Ensemble hanno saputo andare oltre, creando un linguaggio e uno stile del tutto nuovi: lo “Stile Janoska”, appunto.
Fino all'epoca di Johannes Brahms, l'arte dell'improvvisazione rappresentava un tratto distintivo dei grandi maestri. Nel tempo, questa pratica si è persa: se in passato l'abilità di fare musica in modo spontaneo era un requisito essenziale per ogni musicista di spicco, oggi la precisione richiesta nelle esibizioni concertistiche quotidiane sembra averla fatta scomparire. I quattro musicisti dello Janoska Ensemble presentano un programma che mette in risalto quest’arte anche attraverso i suoi tratti virtuosistici: le straordinarie abilità degli esecutori si fondono con le composizioni originali, dando vita ad una nuova e inedita sinergia tra capolavori noti e una moderna improvvisazione. Bach, Beethoven e Brahms, veri idoli per i membri dell’Ensemble, erano abili improvvisatori, come pure, in tempi più recenti, Bartók e Brubeck. Da qui l’idea del loro clamoroso successo discografico "The Big B’s", inciso per la prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon, che è anche il titolo di questo concerto: musiche di grandi compositori che erano anche maestri nell’improvvisazione, i cui cognomi iniziano tutti con la seconda lettera dell’alfabeto.
Ed ecco che nella Danza ungherese di Johannes Brahms ritroviamo la loro solida formazione musicale e le loro radici. Seguono due brani nati nel ‘laboratorio di composizione Janoska’: un omaggio da parte di František a Ludwig van Beethoven e al suo tema probabilmente più famoso, Per Elisa (Souvenir pour Elise), e il pezzo originale di Roman ¡Buenos Días, Marco! che porta la dedica “al mio figlio più giovane”. Una particolare attenzione da parte dello Janoska Ensemble è riservata alla musica di Béla Bartók, celebre compositore ed etnomusicologo ungherese il cui profondo interesse per la musica popolare ha avuto un’influenza fondamentale sulla sua opera: era naturale che l'Ensemble lasciasse fluire le proprie improvvisazioni nelle sue Danze popolari rumene, nello stile insegnato nella loro famiglia per generazioni. Altro omaggio di František a Beethoven sono le 9 Sinfonie in 9 Minuti, letteralmente tutte e nove le Sinfonie del Genio di Bonn concentrate in un medley di nove minuti (l'Ensemble è preciso al secondo!) che ne contiene i temi principali. Il jazz poi occupa un posto molto speciale nel repertorio dell'Ensemble: «il Blue Rondo à la Turk di Dave Brubeck ci ha ispirato molto – racconta Roman – e siamo riusciti a creare una grande nuova versione di questo ‘classico jazz’».
Chiude il programma Johann Sebastian Bach, dalla cui vasta produzione lo Janoska Ensemble ha scelto il meraviglioso Concerto per 2 violini presentandolo – probabilmente per la prima volta dal summit tra Menuhin e Grappelli – in una godibilissima versione ‘Jazz meets Classic’.