L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
La formazione cameristica per antonomasia, perfettamente compiuta e omogenea nella sua duttilità, è certamente il quartetto d’archi, che non a caso possiede uno dei repertori più vasti e affascinanti nel campo della musica d’arte.
Per il quarto appuntamento della stagione pistoiese di musica da camera, curata da Daniele Giorgi e promossa da Associazione Teatrale Pistoiese in collaborazione con Fondazione Pistoiese Promusica e con il sostegno di Fondazione Caript, torna a Pistoia, marttedì 22 Febbraio (ore 21), al Saloncino della musica di Palazzo de’ Rossi, il Belcea Quartet, uno dei migliori ensemble del nostro tempo, ospite delle più importanti stagioni concertistiche del mondo.
Un appuntamento imperdibile, con un programma di particolare fascino che si apre nel segno del classicismo con il Quartetto n. 23 K 590 di Wolfgang Amadeu Mozart (1756-1791), prosegue con l’ammaliante miscela di tardo romanticismo e impressionismo del Quartetto n. 1 di Karol Szymanowski (1882-1937) e culmina in uno dei più noti capolavori di Franz Schubert (1797 - 1828), “La morte e la fanciulla”, composto nel 1824, il cui titolo richiama uno dei più celebri Lieder schubertiani, composto nel 1817 su testo di Matthias Claudius, il cui tema serve come base per le variazioni del secondo movimento.
“Ciò che impressiona di più […] è il loro Spirito di Libertà”
...come scriveva il “London Times” nella primavera del 2019, questi musicisti non sono circoscritti dai confini tradizionali. I due membri che nel 1994 fondarono l’ensemble ‒ la violinista rumena Corina Belcea e il violista polacco Krzysztof Chorzelski ‒ vi trasmettono la tradizione musicale dei paesi d’origine, ampliata successivamente dai musicisti francesi Axel Schacher (violino) e Antoine Lederlin (violoncello), riuscendo a fondere le diverse influenze in un linguaggio musicale omogeneo. Queste diversità, unite alla raffinatezza e all’intensità espressive, si riflettono nel repertorio, che spazia dalle registrazioni delle opere complete dei quartetti d'archi di Bartók, Beethoven, Brahms (Diapason d'or de l'année 2016) e Britten, alle nuove opere di compositori contemporanei come Joseph Phibbs (2018), Krzysztof Penderecki (2016), Thomas Larcher (2015) e Mark-Anthony Turnage (2014 e 2010). Questi lavori sono creati su commissione e in collaborazione con il Belcea Quartet Trust, la fondazione creata dall’ensemble con lo scopo di continuare ad ampli are la letteratura per quartetto d'archi e di supportare i giovani quartetti attraverso sessioni di coaching intensive, tramandando in questo modo anche l’esperienza acquisita dai loro mentori dell'Amadeus e Alban Berg Quartet. Corina Belcea suona un violino Giovanni Battista Guadagnini (1755), Axel Schacher un violino Nicolas Lupot (1824), Krzysztof Chorzelski una viola Nicola Amati (ca. 1670); Antoine Lederlin suona un violoncello Matteo Gofriller (1722).