Sinistra Ecologista e Progressista interviene dopo la frana a Campiglio.

"È stata chiusa ieri e in entrambe le direzioni la viabilità di via Nuova di Campiglio, che collega Gello con Campiglio, Pupigliana e Stazzana, a seguito di una frana dal pendio a lato della strada.

La frana è avvenuta esattamente a fianco della struttura in legno che era stata collocata, ad aprile, a seguito della caduta di terra e rocce avvenuta mesi prima. E per la quale il Comune aveva speso 30.000 euro.

Quando, pochi mesi fa, avevamo presentato un'interpellanza sul tema in consiglio comunale, lo stesso assessore Bartolomei aveva dovuto ammettere che l'intervento non era risolutivo e non si potevano escludere nuove frane.

Adesso è avvenuto quanto purtroppo prevedibile e siamo di fronte alla chiusura dell'intera viabilità. E, soprattutto, alla totale assenza di programmazione da parte di chi governa Pistoia.
 
I grandi progetti di messa in sicurezza idraulica hanno bisogno dei finanziamenti della Regione e del Governo, ma gli interventi di prevenzione di queste frane e di messa in sicurezza di specifici tratti dei pendii delle nostre colline possono e devono essere realizzati e finanziati direttamente anche dal Comune.

Bisogna prendere atto del mondo in cui viviamo, degli eventi meteorologici con cui facciamo i conti, e dell'urgenza di fare uno sforzo straordinario per la sicurezza del territorio e di chi vive in collina e in montagna. Che, per Pistoia, significa fra l'altro una larga parte della popolazione.

Nel 2023 era stato accolto un nostro emendamento che raddoppiava in bilancio lo stanziamento per questi interventi, da 150 a 300.000 euro. Peccato che queste risorse non siano state effettivamente investite e che in un anno il Comune abbia finanziato per la prevenzione del dissesto idrogeologico un solo intervento da 40.000 euro su una gora di Candeglia.

Un territorio complesso come quello di Pistoia non può essere gestito così: è necessario cambiare passo e l'amministrazione comunale ha il dovere di intervenire".