Riceviamo e pubblichiamo la terza parte dell'inchiesta lanciata dal blog montecatinese Isola Termale

Ad una settimana di distanza, torniamo sul Viale Verdi a cercare di capire cosa ne pensano turisti e cittadini dell’Isola Pedonale che caratterizza l’estate montecatinese 2011.

A passeggio lungo il marciapiede incontriamo Neda e quando le chiediamo un parere risponde “sono favorevole, mi piace, ma avrei un consiglio da dare: fare le aiuole di questa importante strada tutte uguali. Sarebbe molto più carino”.
Qualche metro più avanti, sedute su una panchina, troviamo quattro simpatiche amiche della città che si stanno godendo qualche attimo di relax. A Maria Luisa e alla mamma Maria Domenica, entrambe residenti in città, piace l’atmosfera che si respira da quando è stato impedito il traffico in quella zona. Alle autorità chiedono una cosa importante: “non guardare solo alla parte centrale, ma guardare i problemi negli altri quartieri come il nostro, Viale Simoncini, dove i marciapiedi sono tutti da rifare”.

Accanto a loro troviamo Francesca di Reggio Calabria con un’amica che vuole aggiunge di “fare qualcosa per le zanzare”. Inoltre, afferma di avere visto un topo nella zona del Kursaal e chiede di fare qualcosa perché questi episodi non accadano.
Dirigendoci verso lo stabilimento Tettuccio, ci fermiamo a parlare con Vittorio di Conegliano Veneto che sta passeggiando con un amico. Da turista apprezza la zona pedonale, ma è dispiaciuto per un problema che ha notato nella via del suo hotel. “In via Cavallotti – spiega – ho trovato i marciapiedi rotti. Bisognerebbe che qualcuno li rimettesse a posto. Tra l’altro se qualche persona si fa male ci vuole di più a ripagarle di danni che ad aggiustare il problema”.
Tornando verso il centro, nei pressi del Mercatino de La Salute incontriamo Amanda e Riccardo, due coniugi di Montecatini. Si dichiarano favorevoli a questa iniziativa “ma i negozianti si lamentano perché il problema sono i parcheggi. Sono troppo lontani da qui”.
Nei paraggi, infine, ci intratteniamo con Nadia e Guido, una coppia di Roma che frequenta annualmente la nostra città dal 1963. A loro piace l’Isola, ma sottolineano come sia necessario “lasciare una parte di questa per le macchine. Non si può chiudere tutto”.