E' il presidente regionale della Federazione autonoma italiana benzinai che raccoglie 989 gestori su 1400 in Toscana. Andrea Stefanelli è un benzinaio di Montecatini (stazione Esso di corso Matteotti) che vive i problemi del caro petrolio e sogna di veder aumentare il potere di chi fa il suo lavoro, a vantaggio anche del consumatore.

«Il prezzo del carburante – spiega alla Nazione – è condizionato dal 60% di tasse. Poi ci sono l’Iva e l’addizionale regionale per l’alluvione in Lunigiana. Noi guadagnamo una cifra fissa che è di 4 centesimi lordi al litro: molti pensano che guadagnamo a percentuale, non è così. L’innalzamento dei prezzi per noi ha soltanto effetti negativi, all’aumento della benzina segue una contrazione dei consumi. Dell’imprenditore ho soprattutto i rischi, mentre posso contare su una scarsa autonomia: il potere di noi benzinai è quasi zero rispetto a quello dei petrolieri. Abbiamo contratti di fornitura in esclusiva: possiamo comprare solo da un soggetto e alle condizioni che questo impone. Finché il punto vendita apparterrà al petroliere, il benzinaio non sarà mai un imprenditore. Per questo stiamo portando avanti il progetto ‘Libera la benzina’, un disegno di legge che mira a separare i produttori/fornitori dalla distribuzione finale e a rimuovere il vincolo di fornitura esclusiva. Solo così ci sarà una liberalizzazione che permetta ai clienti di scegliere l’offerta più vantaggiosa».