Migliaia di persone, praticamente l’intera comunità uzzanese si è ritrovata ieri alle Fornaci all’inaugurazione della nuova chiesa. Un luogo di culto destinato a diventare anche un punto di aggregazione per gli abitanti.

Tutta la comunità ha dato il suo contributo a realizzare un progetto che quando, una decina di anni fa, fu ipotizzato per la prima volta, sembrava quasi un’utopia. Invece ieri le porte della chiesa intitolata a Santa Lucia e Sant’Allucio si sono aperte per la prima messa.

La cerimonia religiosa ha visto la partecipazione dell parroco don Francesco Ciucci e del vescovo Giovanni De Vivo. Nella chiesa, capace di 280 posti a sedere, era praticamente impossibile trovare anche un posto in piedi e molti hanno dovuto seguire la cerimonia da fuori.

La struttura dell’edificio, con la parte dedicata al culto raccolta in un’unica navata, e collegata ai locali parrocchiali (destinati ad associazioni, attività di catechesi eabitazione del parroco). Una forma che richiama, così come i materiali usati, la tradizione toscana.

E di aggregazione ha parlato anche il sindaco Riccardo Franchi, che dopo aver ringraziato il suo predecessore Rossella Pappalardo (presente alla cerimonia), ha ricordato l’altro grande evento urbanistico che attende il paese (il via ai lavori per la nuova palestra) e ha messo in evidenza un particolare: la mobilitazione e la partecipazione degli uzzanesi a quest’evento, magari anche nelle piccole cose (lavare i pavimenti, piantare i fiori), segno di un senso di appartenenza alla comunità ancora forte.