Non si placa la polemica nel Pdl. Stavolta è Tiziana Adele Scannella a replicare a Mario Suzzi.

"Leggendo la stampa mi convinco sempre più che per il Pdl della nostra provincia sia meglio occuparsi di feste romane in costume che di politica territoriale, tuttavia tirata in ballo dal neo consigliere pievarino Suzzi, forse irritato da una mia legittima opinione sul modus operandi che lo ha portato in aula consiliare, ritengo giusto replicare alle sue inesatte dichiarazioni, suggerendogli di trovarsi informatori più attenti e meno interessati a contar pulci sui cavalli di razza della politica, oggi infestata da ronzini supponenti.
Non coglierò l'accezione volutamente negativa del termine anonimo a me rivolto: sono stata eletta come indipendente e non ho mai negato la poca sintonia col gruppo consiliare Pdl di Monsummano, svolgendo la mia attività politica in modo autonomo e comunque, a differenza di altri, coerentemente con lo spirito ideologico del centro destra.
Ricordo al canuto consigliere le battaglie importanti della sottoscritta insieme al capogruppo pievarino Rossi nei consigli comunali sulle vicende della Polizia Municipale, notoriamente accorpata per Pieve e Monsummano, ma l'ottuso intendimento campanilistico delle affermazioni di Suzzi dimostra che forse è proprio lui a non conoscere le tematiche del territorio.
L'exploit di Suzzi non è stato dei migliori: eppure se siede in aula è solo grazie al ripescaggio - ricordo che è entrato per due volte in consiglio comunale per surroga - frutto di lotte intestine, disseminate dentro il partito anche in altre località della Valdinievole.
Se il neo consigliere intende, con l'aiuto extra paesano che suppongo di conoscere, fare opera non di opposizione verso l'amministrazione Alamanni, ma di  mera demolizione di persone come me o Sandro Rossi con mosse che poco hanno a che vedere con il confronto dialettico e la ricerca di sintesi, è libero di farlo: per me, ulteriori diatribe sono destinate a finire nel cestino".