Domenica e lunedì i pontigiani sono chiamati a votare per scegliere il sindaco e il nuovo consiglio comunale. Sono 7.214 (su 8.880 abitanti) i cittadini che potranno recarsi alle urne. Quattro gli aspiranti primi cittadini. Si tratta (in ordine di posizione sulla scheda elettorale) di Marco Libero Mangiantini, 59 anni, avvocato, già sindaco di Ponte per il Centrosinistra dal 2004 al 2007 e che oggi si presenta alla guida della lista civica “Rinnoviamo il Ponte”. C’è poi la novità del Movimento 5 Stelle, con il candidato sindaco più giovane e unica donna, ossia Sara Stiavelli, 25 anni, neolaureata in psicologia. Poi Massimo Galligani, attuale capogruppo in consiglio di una lista civica nata da una frattura negli allora Ds e candidato della lista “Il Ponte”, che è sostenuta oltre che dal gruppo civico “Progetto Ponte” anche Pdl, Fratelli d’Italia e La Destra. Infine il sindaco uscente Pier Luigi Galligani, espressione del centrosinistra e candidato della lista “Uniti per i cittadini”, che è sostenuta da Pd, Udc, e Scelta Civica.
I candidati consiglieri, con il prossimo voto, passeranno dagli attuali 16 a 10. Ecco tutti i candidati. Rinnoviamo Ponte: Massimo Avanzati, Cesare Cesari, Teresa Di Marzo, Alessandro Frediani, Donatella Frediani Donatella, Alessandro Galligani, Guido Grossi, Ivan Lo Verde, Manola Michelotti e Costantino Neri. Movimento 5 Stelle: Carmelamaria Aloisi, Massimiliano Anfiteatro, Salvatore D’Andrea, Caterina De Vito, Alessandro Ferrara, Alessandro Nannini, Antonio Pagni, Massimo Petrini, Filippo Pirrone e Maria Russo. Lista Il Ponte: Patricia Assunta Cardelli, Andrea Marino Cecchi, Andrea Fanucci, Massimo Anchise Lorenzini, Leo Mollica, Andrea Moschini, Claudia Pagliai, Gianluca Parrella, Maria Giulia Romani e Mirco Tognarelli. Uniti per i cittadini: Maria Grazia Baldi, Valentina Bellandi, Marco Biagini, Daniele Bugiani, Elisa Buonanno, Massimo Caietti, Enrico Tacito Cardelli, Valerio Guidi, Daniele Lenzi e Nicola Tesi.
I seggi saranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. La novità è rappresentata dalla possibilità di dare due preferenze, ma a una condizione, devono essere date a una donna e a un uomo. In caso di due preferenze solo femminili o solo maschili, il voto è nullo.