Il dirigente scolastico dell'Istituto tecnico agrario "D. Anzilotti", Siriana Becattini, vuole porre all'attenzione degli organi di stampa una situazione di disagio che, sebbene non percepita dagli studenti - le lezioni sono iniziate regolarmente e l'organico dei docenti è pressoché al completo - compromette la funzionalità e l'efficienza della scuola.

"Dall'anno scolastico 2011/12 l'Istituto ha perso la propria autonomia, e quindi la piena titolarità sia del dirigente che del direttore dei servizi generali amministrativi (Dsga), che presiede alle operazioni di amministrazione generale della scuola. Quest'anno la situazione è diventata insostenibile".

La preside Becattini spiega infatti che ha tre scuole da gestire: insieme all'Anzilotti, di cui è reggente e non titolare, il Marchi di Pescia e il Forti di Monsummano. Il Provveditore ha nominato un segretario, titolare però presso il Comprensivo Galilei di Pieve a Nievole.

"Il problema - prosegue Becattini - è che una scuola complessa come l'Anzilotti non può essere data in reggenza. Di fatto, al momento l'Istituto è privo del responsabile dei servizi amministrativi, e il personale della segreteria, benché si sia reso disponibile, non può sostituirlo. Il segretario infatti gestisce gli aspetti contabili e finanziari della scuola, in particolare acquisti, pagamenti e riscossioni, stipendi dei supplenti, forniture, ecc. Una scuola con 462 studenti, una azienda agraria di dieci ettari e un convitto frequentato da studenti provenienti da tutta Italia deve far fronte quotidianamente a numerose spese affinché i laboratori, l'azienda, la mensa e le attività didattiche funzionino. Un esempio? Pagare in ritardo i fornitori, cosa che ritengo oltretutto ingiusta, può significare andare incontro a disagi qualora le consegne siano sospese, e danneggiare l'erario della scuola qualora fossero presentati esposti e sanzioni".

La richiesta, pertanto, "è quella di avere una risposta in tempi brevi per evitare il collasso delle numerose attività della scuola: una risposta chiara da parte degli organi competenti, che superi formalismi e tecnicismi e dia priorità alla funzionalità della scuola, per porre quanto prima rimedio a una situazione divenuta inaccettabile".