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E poi c'è l'ex assessore di Montecatini sfigato che ha riscaldato la sedia per 5 anni (qualcuno si ricorda un provvedimento da lui ideato?) e ora si sfoga su Facebook scrivendo il nulla cosmico. Nulla .....
BASKET

L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.

PODISMO

Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.

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DANZA AEREA ACROBATICA

La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.

NUOTO

Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.

PODISMO

Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica  distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.

PODISMO

L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.

BASKET

Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.

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Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".

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La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.

GENNAIO
Che freddo fuori!
Che freddo dentro! .....
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Anziano abbandonato su una barella al pronto soccorso, la replica della Asl

16/7/2014 - 16:01

PESCIA - Come in tutti i pronti soccorsi anche in quello del presidio ospedaliero S.S. Cosma e Damiano i pazienti, al loro arrivo, sono subito ricevuti dall’infermiere del triage (accettazione) e poi accolti all’interno della struttura e in ambienti adeguati, dove sono “presi in carico” dal personale infermieristico e di supporto fino al momento della visita medica.


Pertanto in merito alla protesta di una cittadina che ha denunciato “l’abbandono di un anziano su una barella del pronto soccorso di Pescia” il responsabile e la coordinatrice infermieristica, pur non avendo a disposizione le generalità dell’assistito, sono stupiti per quanto affermato dal momento che a loro non risulta che sia avvenuto un fatto del genere.


Relativamente ai tempi di attesa si precisa che essi sono dettati dal flusso dei pazienti in quel momento presenti in pronto soccorso: in base alla gravità clinica sono assegnati dei codici colore e quindi le priorità. Si ricorda, inoltre, che nel 2013 nel pronto soccorso di Pescia, una struttura aperta 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, erano stati curati 41.899 cittadini; nel 2012 erano stati 44.026.

 

Da evidenziare che nell’indagine condotta dal MeS, -Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sull’esperienza dei pazienti toscani in pronto soccorso, coloro che hanno usufruito delle strutture di emergenza e urgenza della Ausl3 hanno espresso un giudizio positivo sul triage: oltre il 75% ha dichiarato di aver avuto fiducia nel personale infermieristico perché “aveva compreso correttamente la gravità del problema di salute”.


Anche per quanto riguarda il “trattamento del dolore”, già al triage, l’infermiere si informa e si preoccupa delle condizioni del paziente e, in base a dei protocolli aziendali, viene “misurato” e trattato con terapie mirate e regolarmente rivalutato a intervalli regolari, durante tutta la permanenza in pronto soccorso.


Sempre secondo i dati del MeS oltre il 50% dei pazienti intervistati ha espresso un valutazione tra l’ottimo e il buono sul controllo e la gestione del dolore nei pronti soccorsi della Ausl3 dichiarando che periodicamente, in base alle condizioni, venivano somministrati analgesici, applicato ghiaccio, ecc.

Fonte: Asl
 
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26/8/2015 - 10:04

AUTORE:
nicolò patti

buongiorno per quanto riguarda l'abbandono del malato in una barella ospedaliera da corsia si da il caso di essere una vittima di tale comportamento presso l'ospedale di san dona di Piave nel Novembre 2002 per 47 ore la quale ero giunto tramite ambulanza 118 riportando una forte lombosciatalgia associata con due ernie discali, dopo tale visite ricevute sono stato dimesso per effettuare le mie terapie anti dolore presso la mia abitazione dove sono rimasto tre mesi a letto nell'abbandono totale senza ricevere nessun aiuto anti dolore la quale da quei piccoli flebini che mi sono stati somministrati non hanno dato nessun effetto positivo naturalmente dalle mie lamentele esposte presso l'URP nessuno a dato importanza a quanto e avvenuto di recente un altro caso della mala sanità dove il giorno 18/08/2015 dopo un intervento riguardo una stenosi serrata dell'uretra sono stato dimesso per effettuare le mie cure presso la mia abitazione s ida il caso di trovarmi nella malasanità

16/7/2014 - 21:03

AUTORE:
figlio dell' anziano

Certo, non vi risulta perchè mio padre dopo 6 ore di attesa, e senza essere nemmeno trattato con un antidolorifico ha firmato lo scanzo ricovero ed è venuto via. non nominate i classici numeri "da imprenditore", assumetevi le colpe almeno una volta! quando mio padre è arrivato non c'erano ne codici rossi, nè gialli. solo 4verdi ed un "azzurro" (cosa che un dolore dietro alla nuca, tanto azzurro non lo definirei. sono ex soccorritore). Sono stato tutte le 6 ore accanto a mio padre, e nessun dottore NESSUNO lo ha minimamente guardato.
assumetevi dunque le vostre responsabilità.