A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica che Zare Markovski non è più l’allenatore della prima squadra.
Sgoccioli della stagione 2024 e podisti della Silvano Fedi in gara alla “Corsa di Babbo Natale” a Montecatini Terme.
Anche l’ultima gara dell’anno, a Pavel Group, ha regalato due soddisfazioni, tanto da chiudere la stagione decisamente con il bilancio in positivo.
Una nuova cintura nera per il Kodokan Montecatini. Sabato 14 dicembre, presso il Palagolfo di Follonica, si sono tenuti gli esami federali della regione Toscana Judo per il passaggio a cintura nera.
In arrivo l’ultimo weekend di attività del 2024 anche per il Pistoia Basket Junior che si lascia alle spalle giorni abbastanza positivi con un bel tris di affermazioni tra Under19, 17 e 13.
Arrivato a poche ore dalla sfida disputata dall’Estra Pistoia Basket 2000 sul campo della Nutribullet Treviso, e subito gettato nella mischia da coach Zare Markovski, per Maurice Kemp Jr la sua integrazione all’interno del gruppo-squadra biancorosso è stata, gioco forza, rapida e velocissima.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica che il consigliere Dario Baldassarri assume l’incarico di responsabile delle relazioni esterne di Estra Pistoia Basket 2000.
Manifestazioni finali per gli atleti della Silvano Fedi in questo positivo 2024.
Rubrica "Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina"
"I miracoli non esistono", un romanzo amaro sul Natale.
Pietro Leopoldo I d’Asburgo-Lorena, Granduca di Toscana dal1765 al 1790, fu il vero artefice della nascita termale di Montecatini, questo a differenza dei predecessori medicei che consideravano la valdinievole come luogo di caccia.
Pietro Leopoldo I morì nel 1792 ma le sue intuizioni non andarono perdute e furono continuate dal figlio Ferdinando III, terzogenito di una prole di ben 16, e dal nipote Leopoldo II in carica quando venne edificata la chiesa nella località posta sotto il Colle Lunato.Il progetto granducale fu affidato all’architetto Luigi de Cambray Digny,fiorentino allievo di Gaspare Maria Paoletti che, in precedenza, aveva già lavorato a Montecatini disegnando le Terme Leopoldine, il Bagno del Tettuccio, La Palazzina Regia e la Locanda Maggiore.
La nuova chiesa demaniale neoclassica dell’Assunta venne inaugurata nel 1833, facciata con colonne in stile ionico, finestrone semicircolare superiore con orologio situato in alto. All’interno 3 altari con affreschi di San Pietro e Santa Barbara,patrona di Montecatini Valdinieole, dietro l’altare principale un’ immagine maestosa della Madonna con il bambino Gesù attribuita al pittore pratese Fra Bartolomeo,frate domenicano molto quotato vissuto dal 1473 al 1517. Posizione felice in quanto la costruzione avvenne nella piazza principale al termine dello”Stradone dei Bagni”(ora Viale Verdi) sulla via direttrice Lucca-Pistoia dove,dal 1907al 1939, transiterà la tramvia Lucca –Pescia-Bagni di Montecatini - Monsummano Terme.
Con il passare degli anni detta chiesa si dimostrò troppo piccola per ricevere i bagnaioli in costante aumento, la soluzione, non certo indolore, fu quella di abbatterla dopo 129 anni dalla costruzione per far posto ad una nuova chiesa più adatta ai tempi,l’inaugurazione avvenne nel 1962 e fu intitolata, come la precedente chiesa,a Santa Maria Assunta (elevata a Basilica Minore nel 1988 dal papa Giovanni Paolo II) luogo di culto molto più spazioso per le esigenze della popolazione e per la dignità di Montecatini Terme. Come esperienza personale posso ricordare che tutte le domeniche (fine anni 50’) era problematico entrare in chiesa e i fedeli stazionavano fuori, i più fortunati salivano le scale interne per assistere alla Santa Messa dalla balaustra superiore.
Il vecchio pronao è ancora visibile ai lati della chiesetta della Villa Forini-Lippi, sede della Biblioteca comunale di Montecatini Terme, colonne enormi e ben scolpite da qualche anonimo scalpellino che ci mostrano una fetta della Montecatini in stile neoclassico. Sono passati ben 55 anni dall’abbattimento, i problemi odierni lasciano poco spazio ai revival del passato ma, rimane sempre la speranza che questi reperti del pronao,vengano ricostruiti come erano al momento della costruzione, questo come simbolo di una città che non dimentica le sue origini.
di Giovanni Torre