La Fp Cgil replica alla consigliera regionale Luciana Bartolini (Lega).

"Abbiamo letto con costernazione l’intervento della consigliera regionale della Lega Luciana Bartolini pubblicato il 7 marzo sui social. La consigliera regionale, con scarso senso istituzionale e nessun senso di responsabilità, si fa paladina di rappresentare il disagio di un utente affluito al pronto soccorso di Pistoia e di un suo parente affluito al pronto soccorso di Pescia. Secondo la consigliera entrambi hanno aspettato troppo prima di ricevere le cure necessarie.

 
Come rappresentanti della Cgil Funzione Pubblica ci dichiariamo allibiti dalle critiche offensive, grossolane e inopportune espresse dalla consigliera della Lega. Forse alla ricerca di un po' di visibilità, la consigliera dimentica che al pronto soccorso si accede per complessità e tutti i pazienti, con questo criterio, ricevono le cure necessarie da team di medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici di radiologia e tecnici di laboratorio ed altri che svolgono quotidianamente la loro attività secondo protocolli clinici e scientifici codificati.
 
La consigliera della Lega inoltre dovrebbe sapere, e se non lo sa sarebbe utile che si informasse, che è in corso l’emergenza coronavirus, che ha comportato e comporterà un aggravio di lavoro molto pesante per il personale sanitario, che sta facendo doppi turni, che entra in servizio e non sa quando potrà tornare a casa per garantire le cure e l’assistenza in tutte le condizioni e per tutti i cittadini.
 
In sanità operano professionisti che lavorano seriamente tutti i giorni, tutto l’anno, ogni anno: questa è la sanità pubblica, un bene comune da difendere e valorizzare,  la stessa sanità pubblica che in questi anni ha dovuto sopportare tagli di risorse e di personale insostenibili. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo dovrebbe far riflettere tutti sull’urgenza di un cambio di rotta che passi attraverso la valorizzazione del personale e dei servizi".