Il consigliere comunale Andrea Gabbani (Bagnaioli) ci invia il suo intervento fatto in consiglio.

"Premetto che forse sarò noioso, ma è giunto il momento di pensare tutti come la Falange Romana, come le formiche, non cicale o più semplicemente come uomini contro, o questo avverrà o saremo al de profundis.

Aiutiamo ad aiutarci tutti. Si, proviamo tutti a far un passo indietro: i dipendenti pubblici, i pensionati oltre certi assegni, i politici, lo stato per le varie imposte, i proprietari di immobili locati. Cerchiamo tutti di rivedere al ribasso le nostre aspettative, pur legittime, e forse riusciremoa uscirne, in caso contrario l’ingordigia, l’avarizia, i peccati capitali ci seppelliranno.

In questo consesso istituzionale ho sentito ormai di tutto, ho imparato sono cresciuto, ma ancora continuo a udire spropositi, prese di posizione meramente ideologiche, io stesso ne ho dette di cazzate e ancora ne dirò, ma questo avviene quando ci si mette in gioco, quando si tira fuori la faccia come tutti i presenti.

Io però rispetto a voi, maggioranza e opposizione, brutta parola, preferisco minoranza, chiaramente solo numerica, io ho un bel vantaggio in quanto non ho più bandiera politica se non quella della città e dei miei concittadini e non rispondendo a nessuna logica poli-tica, permettetemelo, sono libero di pensare al di fuori di ogni laccio, di ogni ideologia e quindi più obiettivo.

Per questo, nonostante sia in maggioranza, ma ci sono? Chiedo a lei sindaco, perché se ci sono, a breve verrà il momento di dimostrarlo.

Premesso questo non posso che votare a favore delle mozioni presentate dagli amici seduti alla sinistra del sindaco e non solo. Si non solo, in quanto chiedo adesso in questo consesso, una verifica del futuro bilancio che dovrà esser completamente rivisto. Rielaborato, secondo quello che le regole ci permetteranno di fare ma completamente rivisto.

Purtroppo per l’ente non è il momento di assumere, vedi funzionari, vigili, operai, sarebbe il momento di far opere pubbliche in senso strutturale, ma questo soprattutto a livello nazionale per rilanciare il paese e la sua economia immettendo risorse economiche in lavoratori e aziende, oggi siamo al punto di non ritorno, vivacchiare non sarà più possibile, il Paese Italia o rilancia o muore.

Si rilancia o muore perché oggi il pubblico dovrebbe, in una situazione come quella attuale, allentare la presa sui contribuenti sia a livello locale che nazionale, mentre a livello di opere dovrebbe investire, anche indebitandosi ulteriormente creando opportunità di lavoro potenziando infrastrutture per aziende e turismo, vien facile pensare alla morte delle nostre Terme dovuta a mancati investimenti se non quelli di ripianare le perdite correnti.

L’unico modo per ripartire sarebbe che il pubblico innescasse un processo virtuoso. Purtroppo, spero di sbagliarmi, però questo quasi sicuramente non avverrà e sarebbe unvero peccato non cogliere ancora una volta questa che sarebbe l’ultima occasione Mes o non Mes, di investire, chiaramente bene, ultima occasione di semplificare, alleggerire, liberalizzare e contemporaneamente stimolare l’economia locale e nazionale con manovre espansive.

Sia a livello nazionale, che di Comune siamo assolutamente decotti o giù di lì, sull’orlo del baratro e se non riusciremo a rilanciarci adesso, rinnovandoci completamente, saremo carne da macello.

Arriveremo, anzi siamo a un livello di debito pubblico che non potremo mai fronteggiare senza significativi e radicali cambiamenti, senza scelte epocali, che purtroppo non credo che l’attuale classe dirigente nazionale sarà in grado di fare.

I nostri governanti dovrebbero ambire a migliorare la vita dei propri cittadini facendoli sentire tutelati e supportati nelle loro necessità lavorative e personali, non sopportati e polli daspennare alla bisogna, dovrebbero lavorare tutti insieme e tirar fuori le classiche “palle”, sempre richiamate quando si è all’opposizione e mai dimostrate quando si governa, que- sto facendo scelte radicali, drastiche e per tutti, chi amministra deve saper amministrare o lasciare il passo.

Per i Comuni invece, oltre l’ordinaria manutenzione e le urgenze, è giunto il momento di raschiare il barile e pensare a famiglie ed esercenti, piccole aziende e turismo che rappre-sentano l’intero tessuto produttivo montecatinese e che, già in difficoltà prima del Covid 19, oggi se non aiutate rischiano di morire portando al collasso tutto e tutti, anche quest’ente.

Leggo l’assessore Sartoni che si lamenta per l’evasione dei tributi locali, giusto lamentarsi? Certamente sì, ma ancor più giusto recuperare questa evasione e tutelare aiutare cittadini e aziende virtuose e soprattutto oneste, o si vuole pesare sempre sui soliti, i soliti una volta identificati come belle e buone persone, oggi come i soliti...tocchi o bischeri come si dice a Firenze.

Beh premesso tutto ciò credo che, anticipata la verifica delle possibilità che si debba raschiare il fondo del barile, a proposito ma se un concessionario privato, come ad esempio il Centro Nuoto Montecatini avesse effettuato lavori riconosciuti per un milione di euro o giù di li, chiedo all’assessore competente, questi investimenti non sono parte del bilancio? Non arricchiscono l’ente? Non costituiscono plusvalenze?

Ma torniamo al barile, questo va raschiato, raschiato per esentare famiglie da rette scolastiche, asilo, trasporto mense e tutto quanto non è stato possibile usufruire. Raschiato per abbassare l’aliquota Imu per quanto possibile, così magari i proprietari potranno venire incontro a chi chiede di rivedere i canoni ed evitare così di veder buttar giù ulteriori serrande e perdite di posti di lavoro, evitando altra emorragia di gettito Irpef.

Raschiando per esentare gli esercenti da pagamento di Tari, Tosap e tutti i servizi non usufruiti, non certo per volontà propria in questo periodo. Magari poi il suolo pubblico potrà esser ampliato a discapito di posti auto e, fino a fine anno dovrà esser esente da qualsiasi tassazione per compensare la perdita di posti tavola che i vari locali di somministrazione subiranno con le nuove normative che tutti ci auguriamo saranno solo temporanee.

Ancora suolo pubblico a uso degli esercenti, per questo come stanno progettando di fare in altre località, dovremo cercare soluzioni per ampliarlo e recuperare gli spazi interni persi, così da salvare la sostenibilità economica delle piccole aziende e i relativi posti di lavoro, questo a meno che non si pensi ancora al reddito di cittadinanza.

Adesso mi auguro non mi si dica no come spesso accade, ma si lavori tutti insieme per andare in questa direzione, un governo di salute pubblica in questo momento è l’unica soluzione.

Concludo infine dicendo che sono un bischero qualunque e che non sto proponendo niente di eccezionale, se non ciò che sto leggendo si sta tentando di fare da nord a sud, in località distanti come Milano, più vicine a noi come Lucca o addirittura valdinievoline di destra come Chiesina Uzzanese dell’amico baskettaro Fabio Berti o di sinistra come Borgo a Buggiano dell’amato sindaco Daniele Bettarini, senza distinzioni geografiche ne politiche, ma unite dal comune buon senso".