Il Pd interviene in tema di Protezione Civile.

"A seguito degli eventi di calamità naturale del periodo 3 novembre-2 dicembre 2019 la delibera del Consiglio dei Ministri del 2/12/2019 pubblicata in Guri n° 156 del 22 giugno specificava che le domande di risarcimento danni dovevano essere trasmesse entro il 7 agosto al Comune in cui si trovano le attività interessate o per i danni subiti da privati cittadini residenti nei comuni individuati dal decreto tra i quali anche il Comune di Montecatini Terme.

A tal fine, il Comune di Montecatini Terme attraverso gli uffici di Protezione Civile della Regione Toscana avrebbe dovuto interfacciarsi per inoltrare la documentazione pervenuta dai cittadini e dalle imprese nei termini previsti dal bando, ovvero entro il 7 agosto.

Ci risulterebbe che l’attuale amministrazione con deliberazione della giunta comunale N° 94 del 1/06/2020 ha modificato la macrostruttura dell’ente. Il sindaco avrebbe dovuto indicare successivamente nei brevi tempi il nuovo organigramma individuando tra le funzioni di responsabilità, quella della Protezione Civile.

Solo in data 10 ottobre con decreto sindacale n° 25, il sindaco, probabilmente accortosi della grave inadempienza e del ritardo, nomina il funzionario dedicato alla Protezione Civile. Purtroppo, tale inadempimento da parte del sindaco, ha creato problemi non indifferenti a imprese e ai privati che avevano scelto di partecipare al bando regionale che prevedeva contributi a fondo perduto, di conseguenza, si potrebbero vedere esclusi dal bando in quanto l’amministrazione comunale non ha inviato nei termini previsti la documentazione prodotta dai cittadini.

Inoltre, questi se esclusi, potrebbero richiedere i danni all’amministrazione comunale che non ha eseguito ciò che avrebbe dovuto fare per una corretta prassi burocratica.

Questa manifesta distrazione del sindaco che per ben quattro mesi si è dimenticato di nominare il funzionario della Protezione Civile, ancora una volta ci fa capire l’inadeguatezza dell’attuale primo cittadino oltre a creare difficoltà oggettive ai richiedenti che potrebbero vedere negati dei loro diritti e a far pagare alla collettività tramite richiesta danni  le incompetenze amministrative di un sindaco ormai zoppicante.

Ma soprattutto, il sindaco, come pensa di rispondere alle richieste dei privati o delle imprese che hanno subito danni? Chi pagherà questa "disattenzione" (inadeguatezza)?
 
Da sottolineare che nel  corpo della delibera del 1° giugno è così espresso: “Che è necessario collocare, in quanto uffici a elevata autonomia gestionale ed aventi competenze trasversali dell’ente di particolari complessità, l’ufficio avvocatura comunale” con la connessa gestione dei sinistri e l’ufficio di Protezione civile” in staff al sindaco e alle dirette dipendenze dello stesso.

La delibera voleva prevedere che con questa riorganizzazione nel ricollocare le competenze e le funzioni in modo più adeguato e tale da garantire il funzionamento degli uffici e la puntuale erogazione dei servizi a tutti i cittadini, ovvero, è accaduto tutto il contrario!".