Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
Inizia da oggi "l'angolo delle interviste" una speciale rubrica dedicata allo sport e ai personaggi che hanno un forte legame con la Valdinievole.
di ANDREA BIAGINI
VALDINIEVOLE - Sono gli anni ottanta, è l'epoca d'oro del nostro calcio perché l'arrivo dei più grandi giocatori del tempo, in Italia, fa sì che il campionato di Serie A diventi il più bello del mondo. Inizia proprio da lì (1984) la carriera di Sandro Sabatini che, sotto l'attenta direzione del grande Alfio Tofanelli, inizia a collaborare con la redazione giornalistica "Tuttocalcio". Sandro impara subito il mestiere e, dopo pochi anni, arriva la chimata di Tuttosport: i primi articoli riguardano proprio il primo Milan targato Berlusconi. La tv è probabilmente è già nel suo DNA, infatti, con Rete 4 inizierà una collaborazione per i servizi sportivi. Sarà il direttore Piero Dardanello, nel 1992, a nominarlo responsabile della redazione milanese di Tuttosport. La grande occasione però si chiama Inter che, dal 1994 al 2001, gli affiderà il prestigioso ruolo di addetto stampa. Negli anni successivi Antenna 3, storica emittente televisiva lombarda, lo chiama a dirigere la redazione sportiva. Nel 2004 la neonata Sky lo coinvolge nel nuovo palinsesto ed oggi è caporedattore di Sky Sport 24.
1) Partiamo da una data, il 30 Agosto 2008 inizia l'era di Skysport 24, il primo canale tv sportivo italiano all news. Cosa significa per un giornalista, condurre un notiziario con continui aggiornamenti e riuscire ad esser sempre sulla notizia?
E’ bellissimo perché è sempre nuovo, emozionante e appassionante. Quel primo giorno sembrava un’impresa impossibile: tutti ci chiedevamo come fare, come riuscire a parlare di sport per ventiquattr’ore al giorno senza essere ripetitivi. Con il tempo, credo che ci siamo riusciti. I dati d’ascolto sono ottimi, il canale 200 di Sky è diventato un punto fermo sul telecomando di tutti gli sportivi, e non solo quelli del calcio, che pure è argomento predominante nei nostri tg. L’emozione e la passione restano intatte come il primo giorno: abbiamo sempre la certezza di essere sulle notizie in tempo reale. Ed è il massimo, per chi ha la passione del giornalista.
2) Durante le tue dirette sei solito sdrammatizzare le situazioni con battute che derivano dalla tua "vena" toscana, non credi che lo sport, ma sopratutto il calcio in Italia, sia visto come un mondo che vuol difendere la propria sacralità?
Credo che sia doveroso rispettare l’umore dei tifosi: dopo certe sconfitte, non si può scherzare sulla squadra che ha appena perso. Sarebbe mancanza di rispetto nei confronti di chi ha sofferto per novanta minuti e vuole ascoltare commenti, non battute. Ma in altri momenti, per esempio durante la settimana, penso che un tg sportivo sia – per fortuna – ricco anche di spunti che possono far sorridere.
3) Sei stato responsabile della comunicazione dell'Inter, ci spieghi cosa significa ricoprire questo tipo di ruolo per un club così importante?
Significa diventare uno della squadra più che della società, perché la comunicazione avviene attraverso i giocatori e l’allenatore. Invece il presidente – non solo all’Inter, ovunque – è indipendente: ci mette i soldi e, giustamente, dice quello che vuole. Far parte della squadra, fa soffrire come un tifoso qualsiasi. E purtroppo fa dipendere anche il successo del lavoro dai risultati del campo. I miei anni all’Inter non sono stati bellissimi, in questo senso. Ma posso ricordare che nel ’98 l’Inter vinse la Coppa Uefa e quell’anno avrebbe strameritato anche lo scudetto.
4) Hai conosciuto ed intervistato grandi campioni, ma con Ronaldo è nata un bella amicizia, oltre che un rapporto professionale. Raccontaci qualcosa di più sul "Fenomeno" brasiliano, che tipo di persona è al di fuori dal campo?
Quando l’ho conosciuto aveva vent’anni ed era un ragazzo spiritoso, allegro e semplice. Simpaticamente furbetto, ma buono e generoso. Poi, col tempo è cresciuto e – inevitabilmente – anche un po’ cambiato. E’ normale: popolarità e soldi, tanta popolarità e tanti soldi, avrebbero cambiato chiunque. Non solo Ronaldo.
5) Qual è la notizia che ti ha fatto più piacere scrivere o annunciare e quella che mai avresti voluto commentare?
Le notizia che mi hanno dato sempre soddisfazione sono state quelle di calciomercato, l’argomento che piace di più ai tifosi. La notizia brutta che mi ha più choccato, in tanti anni, è stata la morte di Pantani.
6) Passando al basket e all'attualità, cosa ne pensi del ritorno di Dan Peterson a Milano?
Indipendentemente dall’esito del debutto contro Caserta, sono un po’ scettico. E mi dispiace esser scettico, perché Dan Peterson è stato un personaggio affascinante e innovativo: ma erano gli anni ottanta…
7) Il basket a Montecatini è ricominciato dalla C, dopo anni di alterne fortune tra A e B. Che ricordi ti legano allo Sporting dei mitici derby con Pistoia?
Ricordi bellissimi. Da tifoso: anche un po’ troppo esagitato! E non dimentico, a costo di andare molto indietro negli anni, neppure i derby con Pescia.
8) Tornando al calcio, in Valdinievole, il Borgo domina il campionato di serie D e potrebbe ripercorrere proprio i tempi di quando, in C2, un giovane cronista seguiva le partite dei biancocelesti del Montecatini...
Il Borgo ha una bella tradizione nel calcio. Sarei felicissimo, perché mi sembra assurdo che la Valdinievole nel calcio sia così… maledetta da non produrre almeno una squadra in Lega Pro.
9) Vivi a Milano da oltre vent'anni, ma sappiamo che Montecatini ti è rimasta nel cuore. Il momento che sta vivendo da tempo la nostra città è difficile, da dove pensi possa passare il rilancio dei nostri territori?
Risposta facile: dalle Terme.
10) I Mondiali di ciclismo 2013 che si svolgeranno a Montecatini sono quel tipo di eventi che, dalla tua profonda conoscenza del panorama sportivo, potrebbero portare nuova linfa vitale in città?
Sicuramente. Ma, solo se verranno accompagnati da un lifting ambientale, alberghiero e appunto termale.