Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Ieri passeggiando intorno casa ho notato con grande piacere che i lavori di rifacimento dei marciapiedi di Via Boccaccio sono terminati. Un bene soprattutto perché la parte intorno al "centro diurno .....
PODISMO

Ben 75 staffette hanno onorato la memoria del podista Alessio Torracchi, gara podistica a staffetta 3,900 x 2 atleti organizzata dalla Pro Loco Fognano.

IPPICA

All’Ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme il mercoledì sera di trotto ha proposto un programma dedicato alla Fise – Federazione italiana sport equestri – con sette prove tra cui l’handicap a invito abbinato alla scommessa Tris-Quarte-Quintè.

BASKET

E’ stata presentata ufficialmente questa mattina, mercoledì 24 luglio, la campagna abbonamenti 2024/25 di A.S. Estra Pistoia Basket 2000 che avrà come claim “Il più grande spettaholo”.

PODISMO

Non molte le gare disputate in questi ultimi giorni, sufficienti però per regalare altre 4 affermazioni ai podisti della Silvano Fedi (raggiunta quota 90 dal 1° gennaio).

BASKET

Siamo ancora al 23 luglio e i motori della stagione 2024/2025 si stanno già accendendo.

HOCKEY

L'importante tassello di completamento dell'Impianto di Montagnana (Hockey Stadium Andrea Bruschi) potrebbe davvero prendere forma nei prossimi mesi. Nei giorni scorsi l'Hockey Club Pistoia ha formalmente donato il progetto preliminare all'amministrazione comunale di Marliana.

BASKET

A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto un accordo, di durata biennale, con Giuseppe Valerio che sarà il secondo assistente di coach Dante Calabria.

TAEKWONDO

Dopo il Kim e liu del Nord e il Kim e Liu di Roma la società sportiva Kin Sori Taekwondo asd si conferma prima delle toscane nel taekwondo e 3 nel parataekwondo italiano.

none_o

C'era una volta un ragno che tesseva la sua ragnatela intorno a uno scrigno dorato per mangiarsi tutte le mosche...

none_o

Il mlibro è scritto a quattro mani da Dalmazio Biagini, Serafino Cappelli, Valter Ciurli e Riccardo Biagini.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Il segno del mese.

ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo luglio 2024.

Se avete Perdite occulte sulle vostre tubazioni, abbiamo sempre .....
L'agenzia formativa e per il lavoro Cescot Pistoia ricerca addetto/ .....
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In risposta a: Una bandaccia di sentito dire del 13/11/2019 - 10:36
Per una volta...
AUTORE: Gabriele
email: -

13/11/2019 - 12:36

Per una volta sono d'accordo con ALIAS!
I licenziamenti per maternità non esistono, come gli assegni postdatati...
Sono già garantiti da ben altre leggi!
Esistono invece lettere di licenziamento per motivi personali prefirmate al momento dell'assunzione!
E quelle esulano dall'ambito del fu articolo 18.
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In risposta a: Per Lorenzo del 12/11/2019 - 21:42
x Tommaso
AUTORE: Roberto
email: -

13/11/2019 - 11:36

Sa quale sarebbe la soluzione ? L'unica ! Creare posti di lavoro. Ma, già, governi degli ultimi vent'anni, sindacati da sempre, stanno attenti al birillo ma perdono la partita. Quando ho lavorato io, dal 1960 al 2001, specialmente fino agli anni 80/90 dell'art. 18 ce ne potevamo fare un baffo. Perso un lavoro se ne trovava un altro. E guai a quell'imprenditore che volesse fare il duro. Lo si poteva bellamente mandare a quel paese ed andare altrove. Vigeva, ieri come oggi, la legge della domanda e dell'offerta, allora in favore dei Lavoratori. Sta ai governi creare le premesse per cui gli imprenditori, italiani ed esteri, investano in Italia e creino posti di lavoro invece di vendere le attività, soprattutto a stranieri, cui non interessa il livello occupazionale italiano ma solo di trarre profitti da portare nelle banche di casa loro.
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In risposta a: Per Lorenzo del 12/11/2019 - 21:42
Una bandaccia di sentito dire
AUTORE: maria
email: -

13/11/2019 - 10:36

Avere il coraggio di parlare di ex art 18 nel dettaglio come , una per tutte , il licenziamento per maternità , quando addirittura la tutela della lavoratrice madre era presente nella legislazione anteguerra e mai è stata cambiata se non in meglio. Quello che poi succede di illegale , specioso , violento , ricattatorio , dipende dalla delinquenza di certi datori di lavoro .
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In risposta a: Giusto Tommaso del 12/11/2019 - 6:57
Per Lorenzo
AUTORE: Tommaso
email: -

12/11/2019 - 21:42

Certo e aggiungo che se già non lo hai fatto di informarti presso le camere del lavoro . Storie terribili che sembrano uscite da un romanzo di altri tempi.
È in tutto e per tutto una nuova forma di schiavismo.
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In risposta a: Giusto Tommaso del 12/11/2019 - 6:57
Lorenzo, Tommaso: che gara
AUTORE: giovanni gorini
email: -

12/11/2019 - 12:45

Guarda guarda. Una rincorsa a chi le spara più grosse .
Mentre leggo articoli con punti di vista ben scritti ed argomentati, che si possono condividere a meno , troviamo una perla scritta da TOMMASO . Un concentrato di ignoranza mista a malafede di chi nasce imparato . Evidentemente dell'ex articolo 18 dello Statuito dei Lavoratori , non ne sa niente . Pur tuttavia mette in fila dei fuochi di artificio di c...te.
Ma non basta . Siccome "similia cum similibus" a queste bestialità , prontamente si associa un altro artista che riprende le stesse idiozie.
Uno per tutte il licenziamento delle donne incinte....
VERGOGNOSO
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In risposta a: Guardiamo la realtà del 11/11/2019 - 13:41
fondi europei
AUTORE: maria
email: -

12/11/2019 - 8:47

riporto di seguito il titolo di un quotidiano con dati che mi piacerebbe vedere smentiti

Fondi Ue, 58 miliardi su 75 ancora da usare. Speso solo il 20% delle risorse per occupazione, ricerca e piccole imprese

Per la classe politica inadeguata ,,,,

“Ogni Nazione ha il governo che si merita”.

Frase vecchia e forse talmente banale da essere vera.

Il nuovo modello ?

Al disagio della classe media mondiale , vediamo all'orizzonte rinvigorire soluzioni del passato .

Criticare ? Facilissmo! Indicare soluzioni ? Difficilissimo . In paesi dove le prove "epocali" dei partiti si hanno ogni sei mesi , la ricerca del consenso è la stella polare dei comportamenti .

La Spagna , ingovernabile da anni con elezioni a ripetizione , cresce economicamente . Significa solo che nessuno si aspetta miracoli dalla politica e che il paese si da da fare ed ottiene risultati . Qui da noi , tutti aspettiamo i Renzi , I Salvini , i Grillo , i Di Maio , che ci salvino ed aumentino la nostra busta paga o creino lavoro . Ma noi che cavolo facciamo ? Questa è la domanda cui rispondere . Il resto è fuffa.
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In risposta a: A cosa serviva? del 10/11/2019 - 13:16
Giusto Tommaso
AUTORE: Lorenzo
email: -

12/11/2019 - 6:57

Sono d'accordo Tommaso è ciò che in parte avevo già scritto.
I dati lo dimostrano , il lavoro è sempre più precario. Purtroppo ci sono casi del genere anche nella nostra provincia , sono state colpite soprattutto le donne .
Viceversa è sempre più massiccia la presenza di furgoni carichi di lavoratori extracomunitari , risorse umane ovviamente ambite dalla stragrande maggioranza delle aziende.
Hai detto bene , in Francia anche Macron ha tentato di eliminare l'art.18 ,ma a differenza nostra il popolo francese unito si è letteralmente rivoltato...
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In risposta a: ed io rispondo a Lorenzo del 6/11/2019 - 8:12
Guardiamo la realtà
AUTORE: Roberto
email: -

11/11/2019 - 13:41

Ê un'imprescindibile forza della vita che senza costruire non si va da nessuna parte. Nei tempi sono stati ideati e messi in opera diversi sistemi economici, poi il 99% é crollato poiché indicava e sosteneva delle immaginose retoriche che niente avevano a fare con la realtà. Per carità, alcuni sistemi erano teoricamente buoni, forse buonissimi, al 99%., quel che mancava era il rendersi conto del fattore umano che é tendenzialmente egoista, votato al miglioramento personale, in primis,. relegando l'aspetto sociale e comunitario al secondo posto. L'Italia è un paese povero di materie prime, l'unica vera risorsa sono la connaturata inventiva e flessibilità delle menti e persone. Su questo si è costruita, nel dopoguerra la fortuna economica della Nazione. Ma si è voluto strafare; da una parte credere che senza carbone, senza petrolio senza altre materie prime si potesse creare una forte base industriale, dall'altra l'approssimatività dei governi che ignobilmente, nel lungo periodo, hanno voluto privilegiare il consumismo per il consumismo senza gettare le basi per quello che fa veramente grande e solido uno Stato, l'educazione e la programmazione. Se a questo si aggiungono le meschine partigianerie, gli inutili mantra nel ricordare, chi da una parte chi da un'altra il tempo che fu. Prova ne sia le folcloristiche manifestazione per un 25 aprile mentre nessuno si scomoda per un 9 novembre. Senza cultura non si arriva a comprendere le fasi storiche, l'evolversi dei tempi, la necessità di pianificare il futuro. Quindi lotte continue su fuochi immaginari, attizzati appositamente per offuscare le menti dalle vere e varie problematiche, da un panem et circenses costituito da autostrade, auto e ferie, alle limitazioni imprenditoriali per salvare o proteggere il Lavoratore. Ma cosa pensavano i legislatori che imponendo l'art. 18 le imprese si sarebbero calate le brache e permesso a dei nuovi tipi di soviet d'imperare nelle imprese, costituite più che altro da volenterosi ex operai, bravi manualmente ma carenti della necessaria cultura sociale ed imprenditoriale. Cosa credevano e credono di fare certe frange estremiste, sedicenti attente al benessere comune, impedendo ricerca e sviluupo di sorgenti energetiche che invece compriamo dall'estero a caro prezzo ? Un'economia trasformatrice necessita si inventiva, ma anche lavoro ad un costo concorrenziale ed il segreto sta e stava nel capire come far combaciare questa necessità con l'altrettanto impellente ed inderogabile protezione del potere d'acquisto del Lavoratore. Il tutto poi condito nell'asservimento ad un concetto iper burocratico di unione europea, piena d'imposizioni, limitazioni, punizioni ma parca di aiuti, indirizzi, sostegni. Ho cercato e cerco di fare una disamina spassionata ma la memoria, l'esperienza, la lunga vita vissuta tornano sempre li: chi ha stimolato la retorica per la retorica ha solo causato il collasso cui stiamo assistendo. Se non verrà trovato un sistema che cerchi di rimetterci in piedi ed affrontare l'Europa ed il mondo da primi fra pari diverremo quello che Metternich definì, ed auspicò, solo un'espressione geografica. Per raggiungere questo scopo ci vogliono governi forti, coesi, non innaturali associazioni di ex nemici o di gruppi i cui obbiettivi sono opposti a quelli dell'alleato scelto. Nessuna dittatura, per carità, nessun nuovo uomo mandato dal cielo, ma politici che non guardino alla rielezione e che sappiano prendere decisioni atte a progredire, navigare non solo galleggiare.
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In risposta a: del
Economia poco addomesticata
AUTORE: Roberto Ferroni
email: -

11/11/2019 - 12:46

Ê un'imprescindibile forza della vita che senza costruire non si va da
nessuna parte. Nei tempi sono stati ideati e messi in opera diversi
sistemi economici, poi il 99% é crollato poiché indicava e sosteneva
delle immaginose retoriche che niente avevano a fare con la realtà. Per
carità, alkcuni sistemi erano teoricamente buoni, forse buonissimi, al
99%., quel che mancava era il rendersi conto del fattore umano che é
tendenzialmente egoista, votato al miglioramento personale, in primis,.
relegando l'aspetto sociale e comunitario al secondo posto. L'Italia è
un paese povero di materie prime, l'unica vera risorsa sono la
connaturata inventiva e flessibilità delle menti e persone. Su questo si
è costruita, nel dopoguerra la fortuna economica della Nazione. Ma si è
voluto strafare; da una parte credere che senza carbone, senza petrolio
senza altre materie prime si potesse creare una forte base industriale,
dall'altra l'approssimatività dei governi che ignobilmente, nel lungo
periodo, hannop voluto privilegiare il consumismo per il consumismo
senza gettare le basi per quello che fa veramente grande e solido uno
Stato, l'educazione e la programmazione. Se a questo si aggiungono le
meschine partigianerie, gli inutili mantra nel ricordare, chi da una
parte chi da un'altra il tempo che fu. Prova ne sia le folcloristiche
manifestazione per un 25 aprile mentre nessuno si scomoda per un 9
novembre. Senza cultura non si arriva a comprendere le fasi storiche,
l'evolversi dei tempi, la necessità di pianificare il futuro. Quindi
lotte continue su fuochi immaginari, attizzati appositamente per
offuscare le menti dalle vere e varie problematiche, da un panem et
circenses costituito da autostrade, auto e ferie, alle limitazioni
imprenditoriali per salvare o proteggere il Lavoratore. Ma cosa
pensavano i legislatori che imponendo l'art. 18 le imprese si sarebberop
calate le brache e permesso a dei nuovi tipi di soviet d'imperare nelle
imprese, costituite più che altro da volenterosi ex operai, bravi
manualmente ma carenti della necessaria cultura sociale ed
imprenditoriale. Cosa credevano e credono di fare certe frange
estremiste, sedicenti attente al benessere comune, impedendo ricerca e
sviluuppo di sorgenti energetiche che invece compriamo dall'estero a
caro prezzo ? Un'economia trasformatrice necessita si inventiva, ma
anche lavoro ad un costo concorrenziale ed il segreto sta e stava nel
capire come far combaciare questa necessità con l'altrettanto impellente
ed inderogabile protezione del potere d'acquisto del Lavoratore. Il
tutto poi condito nell'asservimento ad un concetto iper burocratico di
unione europea, piena d'imposizioni, limitazioni, punizioni ma parca di
aiuti, indirizzi, sostegni. Ho cercato e cerco di fare una disamina
spassionata ma la memoria, l'esperienza, la lunga vita vissuta tornano
sempre li: chi ha stimolato la retorica per la retorica ha solo causato
il collasso cui stiamo assistendo. Se non verrà trovato un sistema che
cerchi di rimetterci in piedi ed affrontare l'Europa ed il momndo da
primi fra pari diverremo quello che Metternich definbì, ed auspicò, solo
un'espressione geografica. Per raggiungere questo scopo ci vogliono
governi forti, coesi, non innaturali associazioni di ex nemici o di
gruppi i cui obbiettivi sono opposti a quelli dell'alleato scelto.
Nessuna dittatura, per carità, nessun nuovo uomo mandato dal cielo, ma
politici che non guardino alla rielezione e che sappiano prendere
decisioni atte a progredire, navigare non solo galleggiare.
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In risposta a: A cosa serviva? del 10/11/2019 - 13:16
Tommaso che spara sentenze sciocche
AUTORE: Gianfranco
email: -

11/11/2019 - 11:49

Tommaso smetti di scrivere ca...ate

Stai dicendo cose prive di senso .

Il reintegro in base all'articolo 18 . è sempre stato un caso da giornale . Al lavoratore licenziato ingiustamente , veniva offerto denaro . In caso in cui lo avesse rifiutato , veniva offerto un tavolo vuoto ed una sedia in una stanza senza niente."certamente non ricordi i morti dell'altoforno a Torino ? La storia del rogo della ThyssenKrupp - Questo naturalmente che avesse un contratto a tempo indeterminato , e lavorasse in una azienda con oltre 15 dipendenti e ,, e ,,, e ,,,,
La nuova disciplina valida per una piccolissima parte di lavoratori disciplinava l'entità della cifra da corrispondere con giudizio equitativo da parte del giudice in mancanza di accordo fra le parti . Disciplinava , perché si sono rincorse una serie di sentenze della giustizia ordinaria e della Cassazione che di fatto hanno riportato condizioni forse migliori ai lavoratori tutti.

Ma zitto mai ? Studia bellino che ti fa bene ...
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In risposta a: Finalmente! del 9/11/2019 - 0:08
A cosa serviva?
AUTORE: Tommaso
email: -

10/11/2019 - 13:16

A cosa serviva la tutela dell'articolo 18 ?
Tu dipendente non accetti di fare straordinario ? Licenziato
Non accetti di eseguire una manzione che non ti spetta ? Licenziato.
Paga da fame ? Accontenti perché ci sono migliaia di extracomunitari disposti ad accettare tutto.
Aspetti un figlio ? Licenziata.
Quello che ho descritto sopra è quello che succede nella realtà in questo paese. Il resto son discorsi.
A proposito senza andare tanto lontano ricordo che in Francia hanno la tutela come il ns ex articolo 18 ...ovviamente.
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In risposta a: Finalmente! del 9/11/2019 - 0:08
Dramma di un economista fallito (io, me)
AUTORE: assurbanipal terzo
email: -

9/11/2019 - 13:24

Il computo di chi ha perso un diritto , chi non lo ha mai avuto , chi dipendente pubblico lo mantiene, chi aveva un contratto precedente a e chi alla fine , come sostanzialmente prima , dovrà contentarsi di una indennità sostitutiva. Infine ha perso l''art 18 chi se lo sarebbe messo sulla pancia a mo' di impiastro , in caso di chiusura , dislocazione, fallimento etc. Il vero problema è che lo Stato può creare posti di lavoro solo se gestisce direttamente la fabbrica. Abbiamo visto le conseguenze della gestione pubblica di aziende che forse ai tempi di Beneduce avevano un significato . Il sistema industriale di un paese si può sostenere solo creando le infrastrutture necessarie al suo funzionamento e non sostituendosi all'iniziativa privata . Anche il settore misto delle partecipate mi sembra mostrare evidenti lacune.
Per servizi essenziali cui non deve essere finalizzato il lucro , riconosco che la gestione pubblica può essere una soluzione proponibile , laddove la politica non prenda il sopravvento.
La verità vera è che negli ultimi venti anni lo stato attraverso i vari governi , poco ha fatto in ricerca e infrastrutture e la situazione politica delle elezioni permanenti , ha bloccato tutto e tutti . Mi dice mia figlia che lavora in UK , che le garanzie del posto di lavoro , sono limitatissime e "liberarsi" di un dipendente è semplicissimo e rapidissimo . Peccato che il giorno dopo il licenziato ritrova un lavoro con paga minima garantita. Il vero problema non sono le guarentigie che di fatto impiccano il sistema , ma il lavoro senza se o ma.
Se si produce ricchezza qualcosa c'è per tutti , e qui la politica deve intervenire , ma se stiamo a discutere sui fogli ....
Per oggi basta .....
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In risposta a: Guardatevi vicino del 6/11/2019 - 8:54
Finalmente!
AUTORE: Gabriele
email: -

9/11/2019 - 0:08

Noto con piacere che ti sei rimesso a scrivere in modo comprensibile, senza strani riferimenti e poesiole astruse: finalmente!
E direi che sono quasi d'accordo con te su molte delle cose dette, salvo il numero irrisorio dei lavoratori coinvolti dall'abolizione dell'art. 18, che mi risulta (ovviamente non ho fatto io i conti) riguardi circa sei milioni e mezzo di lavoratori, soprattutto quelli delle piccole e medie imprese: non mi sembra un numero tanto irrisorio!

La scarsità di lavoro, purtroppo, è una realtà, soprattutto per chi non ha competenze attuali, devo però dire che per le nuove generazioni non è un'impresa impossibile, se hanno voglia di fare e soprattutto possiedono un minimo di competenze tecniche.
Il problema sono quei lavoratori a basso livello tecnologico, che nessuno cerca più soprattutto per un problema di costi.
Per l'azienda un bracciante salariato, che prende magari mille euro al mese, ha un costo circa doppio fra contributi e tasse…
Il discorso si farebbe lungo e sono sicuro che ne conosci già le varie sfaccettature.
Per quanto riguarda i guadi, vedrai che se ce ne fosse bisogno anche la generazione attuale saprebbe ricostruire…
Il bisognino fa trottar la vecchia!
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In risposta a: Lorenzo e roberto del 4/11/2019 - 13:14
per la redazione
AUTORE: GIOVANNI GORINI
email: -

8/11/2019 - 9:14

Far riferimento ad uno degli imperituri successi di Walter Chiari e Carlo Campanini è impossibile da citare ? Quando due commentatori sembrano due , l'uno la spalla dell'altro in uno stucchevole duetto , chiudere citando i De Rege , non è forse una maniera allegra e morigerata di commentare ?
Se è preferibile un modo più "incisivo" di commentare i Dioscuri , non ho problemi a mostrare tutto il mio campionario . Tanto dovevo
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In risposta a: In risposta a Roberto del 5/11/2019 - 18:53
Guardatevi vicino
AUTORE: maria
email: -

6/11/2019 - 8:54

La famosa ricchezza del nostro patrimonio imprenditoriale , era ed è costituita in massima parte da ex operai , ex muratori , ex falegnami e via andare. La preparazione di queste categorie , moltissime volte , è largamente insufficiente per reggere il carico di una impresa al passo con lo sviluppo mondiale dell'industria. La globalizzazione ha fatto emergere questi limiti anche in considerazione delle dimensioni delle aziende . In parte queste aziende che in anni passati si sono finanziate attraverso inconfessabili artifici , hanno chiuso o continuano a produrre stancamente gli stessi prodotti fuori mercato . Tutto questo si legge nel fatto che da tanti anni la ricchezza prodotta non cresce. I governi che si sono succeduti non sembrano aver trovato la formula magica per risolvere questi problemi . Al che sorge dal niente il Vaffa di Grillo e il Salvini che propongono formule nuove .
Abbiamo visto e stiamo vedendone i risultati . In tutta questa confusione , la pseudo sinistra rappresentata dal PD resta spiazzata perché sembra non abbia da offrire soluzioni . Allora si parla di PD dei Parioli . Ad oggi si addossa tutte le colpe al Pd dimenticando Berlusconi , il professore , Letta e angiolino ministro degli interni . Pensare all'abolizione dell'art. 18 per altro interessante un numero irrisori di lavoratori già molto più garantiti di quelli che il lavoro non l'hanno mai avuto e mai l'avranno è fuorviante.
Il problema non né il pd , né grillo , né salvini . Il problema sono i nostri compatrioti che seguitano ad evadere il fisco , a fare il secondo lavoretto , a far lavorare come schiavi i migranti , ad inventare pensioni , e tante altre cosette che sappiamo tutti magari a partire da casa nostra. Se le attuali generazioni avessero dovuto ricostruire l'Italia del dopoguerra , per attraversare l'Arno a Firenze ci sarebbero ancora i guadi .
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In risposta a: In risposta a Roberto del 5/11/2019 - 18:53
ed io rispondo a Lorenzo
AUTORE: Roberto
email: -

6/11/2019 - 8:12

Grazie per il commento. In effetti, il ruolo di una qualsiasi sinistra sarebbe quello da lei indicato. Solo che, anche grazie all'accresciuto tenore di vita, generalmente causato dall'imporenditorialità di alcuni, servendosi dell'operosità di molti, ha fatto si che le masse siano cresciute oltre il livello di sussistenza cui si trovavano quando la sinistra iniziò le proprie campagne a loro favore. Quello che la sinistra italiana non ha mai capito è che l'interesse dei Lavoratori lo si faceva, dopo le prime necessarie conquiste, collaborando con la proprietà, non relegandola ideologicamente al ruolo di nemico da combattere, in alcuni casi da abbattere.A questo va affiancata la mancanza di cultura, parte del programma occulto della sinistra, cui interessa più indottrinare che istruire. Risultato: un gruppo di marpioni vive alle spalle di molti sprovveduti che credono ancora alla quadratura del cerchio. E lo penso ed affermo come ex lavoratore dipendente, con oltre quaranta anni di servizio.
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In risposta a: rispondo a risposta del 4/11/2019 - 7:40
In risposta a Roberto
AUTORE: Lorenzo
email: -

5/11/2019 - 18:53

Il ruolo storico della sinistra italiana è sempre stato quello di cercare di rendere coesa la società. Ciò è teso ad attenuare quelle disparità (storture) economiche, sociali e culturali che inevitabilmente derivano da una economia improntata sul libero mercato. Questo ruolo sociale 'mitigatore' riconosciuto alle sinistre, negli anni ha fatto accrescere il loro consenso elettorale soprattutto tra le fasce del popolo più esposte e vulnerabili (i salariati).
Ebbene la nuova sinistra camaleontica ha ora cambiato pelle, ha abbandonando il suo ruolo sociale ed è diventata di fatto il cameriere, lo zerbino della finanza globale.
Non solo non si è opposta od ostacolato, ma ha avallato e appoggiato più o meno velatamente provvedimenti tesi ad eliminare diritti che il popolo aveva guadagnato in decenni di lotte.
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In risposta a: rispondo a risposta del 4/11/2019 - 7:40
Lorenzo e roberto
AUTORE: GIOVANNI GORINI
email: -

4/11/2019 - 13:14

Però io non intendo andare a caccia di grilli, ed esser lungo tempo fastidioso ; se mi scriverete, farete il debito vostro, ed io vi risponderò come l'asino che raglia , dandovi per ogni pane tre focacce, dichiarandovi questo mio chiribizzo con altri termini più chiari .
CANTAR BENE E RUSPAR MALE
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In risposta a: In linea di massima concordo del 2/11/2019 - 12:34
rispondo a risposta
AUTORE: Roberto
email: -

4/11/2019 - 7:40

C'é un piccolo, anzi due, distinguo da fare da quanto scrivono Giacomo e Lorenzo. Il primo è che l'articolo 18 non doveva neppure essere stato scritto. Ê tipico di mentalità burocratico assistenzialiste il credere di volersi imporre al mercato. Magari tribunali più veloci ed efficienti, capaci di giudicare se un licenziamento è giusto o meno, questo si. Poi affermare che la sinistra - OGGI - rappresenta l'antitesi della democrazia è diminuitivo. Quando mai i principi della sinistra sono stati democratici ? Quando mai la sinistra ha cercato la mediazione, il confronto ? Solo a parole, mai nei fatti. Una sinistra nata oltre un secolo fa imbevuta di marxismo, la predicazione della dittatura del proletariato, prima, un'asservimento ai poteri forti poi (abbiamo una banca ? Come se quelle controllate non bastassero) cosa si pensa avrebbe provocato ? Forse un'acquiescenza debole e vile della controparte ? O una reazione, a volte furiosa - i fatti post prima guerra mondiale lo dimostrano in ITalia. Se la sinistra avesse voluto, e vuole ancora per il futuro tutelare i Lavoratori, le fasce più deboli, lasci gli stereotipi, i massimalismi, la coreografia di iniziative plateali ma senza costrutto e si metta veramente a lavorare per l'interesse dei Lavoratori. Come ad esempio creare lavoro ! Senza questo inutile accanirsi con leggi e leggine schermo che niente portano di costruttivo all'interesse dei prestatori d'opera. Anzi !
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In risposta a: Le graduatorie sono necessarie del 30/10/2019 - 10:36
In linea di massima concordo
AUTORE: Lorenzo
email: -

2/11/2019 - 12:34

Concordo in linea di massima con lei Giacomo.
Quella che oggi si fa chiamare sinistra rappresenta l'antitesi della democrazia.
Abbiamo visto eliminare di colpo ogni tutela nel lavoro con cancellazione dell'art. 18 dallo statuto dei lavoratori.
Abbiamo visto l'Italia privata di ogni forma di sovranità, ceduta totalmente ai 'signori' della finanza globale.
Abbiamo visto nascere sotto i nostri occhi un sistema malavitoso che isfrutta il popolo d'Africa, un sistema criminale portato avanti da contrabbandieri di carne umana che agevolano l'ingresso incontrollato di quelli che si possono definire i nuovi schiavi.
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In risposta a: Le graduatorie sono necessarie del 30/10/2019 - 10:36
Saper dove il diavolo tien la coda
AUTORE: giovanni gorini
email: -

1/11/2019 - 19:09

Salvini & Savoini ? Nemmeno bravi a fare i ladri di pisa
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In risposta a: Chiunque tu sia del 1/11/2019 - 9:41
RISCIACQUARE IL FIASCO CON LE PIETRE
AUTORE: GIOVANNI GORINI
email: -

1/11/2019 - 14:09

Ma nono è ben sempre dire il tutto : anzi dicono ch'è meglio mangiare quello ch'altri ha che dir quello ch'altri sa e io non feci mai bucato che non piovesse e perciò dicono che è saviezza parlar poco ed ascoltare assaI, e di qui nacque quel proverbio che un par d'orecchie seccano cento lingue .

TAL MANO SI BACIA CHE SI VORREBBE VEDER MOZZA
----------------  RISPONDI





In risposta a: Volere una legge per sé, e l'altra per gli altri del 31/10/2019 - 13:35
Chiunque tu sia
AUTORE: Burlamacco
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1/11/2019 - 9:41

Ma un n'eri te che dicevi le leggi che un ci piacciono e si possono ignorare. C'hai altre cose per novembre.
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In risposta a: Pochi dubbi. del 30/10/2019 - 14:21
Volere una legge per sé, e l'altra per gli altri
AUTORE: giovanni gorini
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31/10/2019 - 13:35

Ma voi sapete come dice: meglio ravvedersi una volta che non mai; perché il peggior di tutti i peccati è l'ostinazione. Vengo dunque a far come colui che, perduti i buoi , serra la stalla , e so ch'egli è un gittar il manico dietro la pala . Non si pensi di farmi comprar la gatta per lepre .Ma non è ben sempre dire il tutto , anzi dicono : ch'è meglio mangiare quel che altri ha , che dir quello che altri sa; perché in bocca serrata non entra mai mosca, e la lingua non ha osso , ma fa rompere il dosso , perché

CHI TROPPO PARLA SPESSO FALLA
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In risposta a: Quale governo scegliere ? del 30/10/2019 - 8:26
Pochi dubbi.
AUTORE: Gabriele
email: -

30/10/2019 - 14:21

Quale governo scegliere? Fra le possibili alternative, per me non ci sono dubbi, il centrodestra!
La sinistra o centro sinistra ha obiettivi e strategie di medio-lungo periodo che non sono i miei:
- immigrazione incontrollata (con relativi problemi di ordine pubblico) e gestione del post immigrazione clientelare ed assolutamente fuori mercato, anche rispetto ai criteri degli altri paesi europei
- Tasse in aumento solo per soddisfare criteri anacronistici e già disconosciuti da altri eminenti membri della comunità europea
- Una visione del mercato del lavoro punitiva per i lavoratori ed a unico vantaggio dei datori di lavoro più scorretti (vedi art. 18)
- Una visione della finanza che porta ad esclusivo onere della collettività gli errori commessi da dirigenze di nomina politica (altrimenti non si spiega come ci siano arrivati alla dirigenza, vedi MPS e consimili)
- Una visione della giustizia che fa ridere tutto il mondo e piangere noi, che la dobbiam subire! (e in nome di che, poi…)
- Favoritismi (fiscali, normativi e finanziari) anacronistici verso le coop, che di rosso altrimenti non avrebbero solo la bandiera ma anche i bilanci
Questo per sommi capi e son solo le prime cose che mi vengono in mente…

Ora, se io continuo ad aumentare le spese statali, assumendomi anche l’onere di mantenimento di non cittadini (che oltretutto non hanno alcun diritto di chiederlo, nemmeno in base alla Costituzione, perché non scappano da alcuna guerra o persecuzione), non riesco ad eliminare alcuno spreco di risorse tagliando, ad esempio, qualcuno degli oltre mille enti inutili (così definiti da apposita commissione alcuni anni fa) o le spese pazze di alcune regioni, soprattutto a statuto speciale (ed i cui dirigenti e dipendenti hanno gli stipendi più alti d’Italia, tanto li paghiamo noi), insomma se continuo a spremere le olive anche dopo aver finito la sansa, come posso sperare di rilanciare un’economia già asfittica?

La prima regola dovrebbe essere aumentare il potere di acquisto alle famiglie ed ai lavoratori, portando ad una maggiore richiesta di beni e servizi, quindi ad un aumento della produzione, un aumento del PIL e di conseguenza anche degli introiti erariali.
Questo si chiama circolo VIRTUOSO.

La strada seguita finora dalla BCE è, a mio modesto avviso, completamente errata da questo punto di vista, serve solo a mantenere più o meno stabili i parametri di bilancio (accontentando i burocrati europei), gioca coi numeri ma non tocca la reale economia dei paesi, soprattutto del nostro!
Inutile diminuire il costo del denaro, quindi aumentare la possibilità di finanziamento alle imprese produttrici, nella speranza che possano aumentare la produzione e quindi l’occupazione, se poi l’aumento di produzione serve solo a riempire i capannoni di merce od i piazzali di auto invendute, perché manca la liquidità per comprare!
L’unica vera soluzione deve essere una riduzione delle tasse, abbinata ad un taglio deciso delle spese inutili, per dare più liquidità alle famiglie, che non vedono l’ora di poter riprendere a spendere e acquistare beni e servizi anche superflui, se solo ne hanno la possibilità…
La soluzione proposta da Salvini (FLAT TAX tanto per iniziare quindi riduzione spese e pressione fiscale generalizzata) mi sembra perciò la più ragionevole, se non altro perché è stato già provato che l’aumento della pressione fiscale non ha funzionato negli ultimi dieci anni!
Gli ultimi aumenti dell’IVA infatti hanno portato ad una diminuzione degli introiti erariali perché hanno ridotto il potere di acquisto, di conseguenza la richiesta di beni quindi anche la produzione e la richiesta di manodopera: oltre al danno anche la beffa!

Sono dieci anni che stiamo seguendo principi economici palesemente sbagliati, errare è umano ma perseverare…

A Salvini si possono senz’altro rimproverare vizi di forma, è un po’ “caciarone” e un po’ “guascone”, ma nella sostanza secondo me ha centrato i problemi più importanti e le soluzioni necessarie: riduzione tasse, riduzione spese inutili, blocco immigrazione incontrollata, riforma della giustizia.
L’unica paura che ho è: Sarà capace il CDX di fare quello che serve, o si prostrerà anch’esso al clientelismo?
Io proverei, tanto male che vada restiamo nella melma, ma se funziona…!
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