Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Sicuramente di cattivo gusto abbassare la politica a umiliare la terza carica istituzionale del comune. Ma tant'è che per accaparrarsi un consigliere che viene di fatto escluso dalla maggioranza lo .....
JUDO

Una nuova cintura nera per il Kodokan Montecatini. Sabato 14 dicembre, presso il Palagolfo di Follonica, si sono tenuti gli esami federali della regione Toscana Judo per il passaggio a cintura nera.

BASKET

In arrivo l’ultimo weekend di attività del 2024 anche per il Pistoia Basket Junior che si lascia alle spalle giorni abbastanza positivi con un bel tris di affermazioni tra Under19, 17 e 13.

BASKET

Arrivato a poche ore dalla sfida disputata dall’Estra Pistoia Basket 2000 sul campo della Nutribullet Treviso, e subito gettato nella mischia da coach Zare Markovski, per Maurice Kemp Jr la sua integrazione all’interno del gruppo-squadra biancorosso è stata, gioco forza, rapida e velocissima. 

BASKET

A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica che il consigliere Dario Baldassarri assume l’incarico di responsabile delle relazioni esterne di Estra Pistoia Basket 2000.

PODISMO

Manifestazioni finali per gli atleti della Silvano Fedi in questo positivo 2024. 

PODISMO

E siamo a 6 candeline per la Terme Parkrun l'evento che ogni sabato mattina, con partenza alle ore 9 dalle Terme Tamerici, permette di fare 5 km nella nostra bellissima pineta.

TENNIS

È di Pieve a NIevole il nuovo campione italiano Under 16. Matteo Gribaldo, tennisticamente cresciuto allo Sporting Club Montecatini con Daniele Balducci (e da pochi mesi tesserato per il Tc Pistoia), ha sconfitto in finale a Tirrenia Simone Massellani.

TIRO A SEGNO

L’ultimo impegno agnostico d’importanza nazionale del 2024 ha avuto luogo presso il tiro a segno di Milano nel fine settimana appena trascorsa, dove si sono disputati il Campionato d’inverno e la fase nazionale del Campionato giovanissimi.

none_o

"I miracoli non esistono", un romanzo amaro sul Natale.

none_o

Si chiude il cerchio sul tema “Informazione e disinformazione”, iniziato nel suo primo lavoro, pubblicato nel 2018.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo dicembre 2024.

IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Il segno del mese.

Lotrèk (www. lotrek. it), Digital Agency che guida e supporta .....
Un corso per diventare amministratore condominiale e immobiliare. .....
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In risposta a: per il signor Marco del 14/11/2019 - 9:55
Risposta a Maria e a Giovanni
AUTORE: Marco
email: -

14/11/2019 - 20:15

Ogni volta che apre bocca, sig. Maria, parte con un diluvio di sciocchezze, al punto che per me è una gioia ed un divertimento replicare ai suoi “ragionamenti” Vorrei farle notare che il Capitale è un libro che i comunisti, anche italiani (i quali a quanto pare non l’hanno mai letto), hanno citato per decenni. Ne ho una copia io a casa, che sono tutto meno che comunista, e l’ho anche studiato a filosofia, e ne so di più io che della parte politica che si è rifatta al Capitale per 50 anni senza conoscerlo. Se lei non conosce il Capitale, è perché non solo non ha studiato la storia, non ha studiato nemmeno i testi suggeriti dalla sua parte politica. Vada a studiare e se ne riparla. Per quanto riguarda il discorso che lei ha fatto “Come patetico è lei pensando che chi critica l'odio seminato da Salvini per prendere voti e i blocchi navali della pasionaria d'accatto sia comunista” se non ricordo male, è lei che si è definita comunista, o forse Giovanni (le sciocchezze che scrivete sono talmente ridicole che sembrano scritte da un’unica mano), comunque sia, per quanto riguarda l’articolo 18, forse lei non lavora, o forse è in pensione, o forse non ha mai lavorato né dovuto lavorare, altrimenti non si spiegano le sue posizioni. Lei non vuole capire, dalla sua posizione privilegiata, che c’è gente che per colpa dell’abolizione dell’articolo 18 è veramente alla fame. Capisco che a lei non importi nulla, come a me non importa nulla di quelli della sua parte politica, anzi, li considero alieni a me, nel senso latino del termine, però vorrei ricordarle, se lo capisce bene, se non lo capisce meglio (sono voti in più per la destra), che la gente non vota più la sinistra anche per queste motivazioni. Poi ha dovuto scrivere i soliti sproloqui sui campi di concentramento, i quali (intendo gli sproloqui che fa) mi fanno pensare che lei abbia una specie di disco che ripete gli stessi discorsi all’infinito. Senza rispetto per la grammatica, per di più. Per quanto riguarda la poesiucola scritta da Giovanni, tranquillo, non leggo le poesiucole sinistroidi, né canto bella ciao. Ho cantato. Però, una variazione di bella ciao, quando molti comuni toscani sono passati al centrodestra. La mia versione era: “E Massa ciao, e Pisa ciao e Siena ciao ciao ciao”.
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In risposta a: Giusto Marco... del 14/11/2019 - 12:02
Unica risposta a questa canea
AUTORE: giovanni gorini
email: -

14/11/2019 - 16:11

ormai sicura è già la dura sorte
del fascista vile e traditor.
Aveva ragione Filippo Cascione nel 1943.

Unica risposta
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In risposta a: In Barba a Marx del 13/11/2019 - 21:27
Giusto Marco...
AUTORE: Lorenzo
email: -

14/11/2019 - 12:02

Si Marco son d'accordo.
Brutta cosa il Jobsact .
Brutta, bruttissima cosa la precarietà che genera solo insicurezza ed incertezza in particolare verso i giovani che hanno difficoltà a costruirsi un futuro,una famiglia. Non è certo un caso che le sinistre boicottino quei valori fondamentali per la coesione della società legati alla famiglia !
Personalmente non mi abitueró mai all'abbrutimento morale sociale che la nuova sinistra italiana sta ottusamente portando avanti .
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In risposta a: In Barba a Marx del 13/11/2019 - 21:27
per il signor Marco
AUTORE: maria
email: -

14/11/2019 - 9:55

Parlare di un testo del 1848 scritto da un tedesco in esilio , è patetico . Come patetico è lei pensando che chi critica l'odio seminato da Salvini per prendere voti e i blocchi navali della pasionaria d'accatto sia comunista.. L'abolizione dell'art 18 è una polemica che nemmeno i sindacati pensano degna di riflessione tanto meno di polemica . Lei ha perso il treno , vive in un mondo tutto suo in cui quello che sta succedendo nel mondo dovrebbe essere risolto da vergognosi sovranismi . La paura è la droga del nostro tempo e lei ne porta la bandiera. Fermare l'acqua con le mani è pagante da un punto di vista elettorale, ma perfettamente inutile . Tutti pronti a dire no a questo , no a quello , ma ce ne fosse uno che indica soluzioni.
Certo il Fascismo alleato col Nazismo delle soluzioni le aveva escogitate . Non ho coraggio di pensare a cosa sarebbe successo se avessimo vinto la guerra. Vogliamo ritornare a quel punto ? Per riattivare i campi di sterminio non ci vuole molto . Cominciamo da San Saba ?
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In risposta a: Svegiatevi ...Guardatevi attorno ... del 13/11/2019 - 17:15
In Barba a Marx
AUTORE: Marco
email: -

13/11/2019 - 21:27

Chi si deve svegliare è chi ancora vota a sinistra, pensando che la sinistra tuteli il lavoro! I piddini, invece di dare del razzista a chi non la pensa come loro, dovrebbero piuttosto pensare ai motivi per i quali moltissime persone (io per primo) non vogliono nemmeno sentire parlare della sinistra e di quell’area politica. Uno di questi è il fatto che la sinistra A PAROLE avrebbe dovuto difendere il lavoro, ma hanno abolito l’articolo 18, FACENDO IL GIOCO DEL GRANDE CAPITALE. Questi o non hanno letto Marx, oppure l’hanno letto e hanno fatto il contrario di ciò che c’è scritto nel Capitale. Per quanto riguarda i discorsi (poco sensati) su caporalato e lavoro nero che leggo nei post di una certa Maria, posso rispondere dicendo che la colpa di tutto questo è principalmente della sinistra italiana, la quale non ha MAI disincentivato né il caporalato né il lavoro in nero. La sinistra sfrutta l’immigrazione clandestina per guadagnarci, facendo lavorare questi disperati nei campi, in barba a Marx e al comunismo, di cui loro dovrebbero essere gli eredi… il problema è che ci sono ancora i furbi che ci credono, alle bischerate che raccontano!
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In risposta a: Per una volta... del 13/11/2019 - 12:36
Svegiatevi ...Guardatevi attorno ...
AUTORE: maria
email: -

13/11/2019 - 17:15

Esistono anche una quarantina di tipologie di contratti e le false partite Iva ed il lavoro nero , e il caporalato . Esiste anche la carenza di lavoro e la precarietà del medesimo . Esistono le leggi e regioni con magari due ispettori del lavoro di cui uno costantemente in malattia ... Esistono sindacati e sindacalisti con 1 decimo di vista che come dissero a me ben 20 anni or sono : " così lavorano tutti".
Esistono ingenti risorse destinate a cassa integrazione per dipendenti di ditte defunte , mentre la cassa dovrebbe aver lo scopo di ripartire. Forse si prolunga la cassa , per consentire a chi ha un mutuo di seguitare a pagarlo . Per vivere naturalmente il cassintegrato deve arrangiarsi e si parte in un carosello senza fine . Certe cose le vediamo tutti e seguitiamo a parlare dell'art. 18 . Ma per favore ...
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In risposta a: Per Lorenzo del 12/11/2019 - 21:42
ovvio ... Tommaso
AUTORE: Lorenzo
email: -

13/11/2019 - 13:59

Il Jobs act ha introdotto nel nostro ordinamento il contratto di lavoro a tempo 'indeterminabile'. In pratica, si può essere licenziati in qualsiasi momento e senza particolari motivazioni. Una conquista vanto di Renzi (PD) che così si esprimeva : 'abbiamo infranto il tabù dell’art.18'.
Licenziamento senza motivazione e reintegro mai certo, anche nel caso si riesca a dimostrare quanto il licenziamento sia stato manifestamente infondato. Le possibilità di reintegro sono oramai ridotte al minimo. Con questo è facile pensare che la maggior parte dei licenziati desistino dal far valere le proprie ragioni e i licenziamenti si risolvino con un accordo economico (vedere nella conferenza stampa dello statista Renzi del 1° settembre 2014).
https://www.youtube.com/watch?v=p6-2ftwk_8k
Non è prevista nessuna sanzione che possa servire da deterrente ai più spregiudicati comportamenti aziendali ossia ad esempio quando si accerta che il licenziamento è discriminatorio (nessuna ripercussione per l’azienda e grandi sofferenze per il lavoratore...bella conquista complimenti). Le tutele conquistate nei decenni nel solco della Costituzione sono oramai ridotte a parole vuote come 'tutele crescenti', cioè monetizzazione del licenziamento. L’aggettivo 'indeterminato', per far intendere che il contratto non ha scadenza predefinita. In definitiva il contratto di lavoro a tempo indeterminato è diventato precario,incerto e privato di quella stabilità prima assicurata proprio dall’art.18, tabù infranto...per l'appunto...quanta sana democrazia e democratica umanità nelle parole e nei comportamenti dello statista Renzi e dei suoi tirapiedi.
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In risposta a: Una bandaccia di sentito dire del 13/11/2019 - 10:36
Per una volta...
AUTORE: Gabriele
email: -

13/11/2019 - 12:36

Per una volta sono d'accordo con ALIAS!
I licenziamenti per maternità non esistono, come gli assegni postdatati...
Sono già garantiti da ben altre leggi!
Esistono invece lettere di licenziamento per motivi personali prefirmate al momento dell'assunzione!
E quelle esulano dall'ambito del fu articolo 18.
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In risposta a: Per Lorenzo del 12/11/2019 - 21:42
x Tommaso
AUTORE: Roberto
email: -

13/11/2019 - 11:36

Sa quale sarebbe la soluzione ? L'unica ! Creare posti di lavoro. Ma, già, governi degli ultimi vent'anni, sindacati da sempre, stanno attenti al birillo ma perdono la partita. Quando ho lavorato io, dal 1960 al 2001, specialmente fino agli anni 80/90 dell'art. 18 ce ne potevamo fare un baffo. Perso un lavoro se ne trovava un altro. E guai a quell'imprenditore che volesse fare il duro. Lo si poteva bellamente mandare a quel paese ed andare altrove. Vigeva, ieri come oggi, la legge della domanda e dell'offerta, allora in favore dei Lavoratori. Sta ai governi creare le premesse per cui gli imprenditori, italiani ed esteri, investano in Italia e creino posti di lavoro invece di vendere le attività, soprattutto a stranieri, cui non interessa il livello occupazionale italiano ma solo di trarre profitti da portare nelle banche di casa loro.
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In risposta a: Per Lorenzo del 12/11/2019 - 21:42
Una bandaccia di sentito dire
AUTORE: maria
email: -

13/11/2019 - 10:36

Avere il coraggio di parlare di ex art 18 nel dettaglio come , una per tutte , il licenziamento per maternità , quando addirittura la tutela della lavoratrice madre era presente nella legislazione anteguerra e mai è stata cambiata se non in meglio. Quello che poi succede di illegale , specioso , violento , ricattatorio , dipende dalla delinquenza di certi datori di lavoro .
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In risposta a: Giusto Tommaso del 12/11/2019 - 6:57
Per Lorenzo
AUTORE: Tommaso
email: -

12/11/2019 - 21:42

Certo e aggiungo che se già non lo hai fatto di informarti presso le camere del lavoro . Storie terribili che sembrano uscite da un romanzo di altri tempi.
È in tutto e per tutto una nuova forma di schiavismo.
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In risposta a: Giusto Tommaso del 12/11/2019 - 6:57
Lorenzo, Tommaso: che gara
AUTORE: giovanni gorini
email: -

12/11/2019 - 12:45

Guarda guarda. Una rincorsa a chi le spara più grosse .
Mentre leggo articoli con punti di vista ben scritti ed argomentati, che si possono condividere a meno , troviamo una perla scritta da TOMMASO . Un concentrato di ignoranza mista a malafede di chi nasce imparato . Evidentemente dell'ex articolo 18 dello Statuito dei Lavoratori , non ne sa niente . Pur tuttavia mette in fila dei fuochi di artificio di c...te.
Ma non basta . Siccome "similia cum similibus" a queste bestialità , prontamente si associa un altro artista che riprende le stesse idiozie.
Uno per tutte il licenziamento delle donne incinte....
VERGOGNOSO
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In risposta a: Guardiamo la realtà del 11/11/2019 - 13:41
fondi europei
AUTORE: maria
email: -

12/11/2019 - 8:47

riporto di seguito il titolo di un quotidiano con dati che mi piacerebbe vedere smentiti

Fondi Ue, 58 miliardi su 75 ancora da usare. Speso solo il 20% delle risorse per occupazione, ricerca e piccole imprese

Per la classe politica inadeguata ,,,,

“Ogni Nazione ha il governo che si merita”.

Frase vecchia e forse talmente banale da essere vera.

Il nuovo modello ?

Al disagio della classe media mondiale , vediamo all'orizzonte rinvigorire soluzioni del passato .

Criticare ? Facilissmo! Indicare soluzioni ? Difficilissimo . In paesi dove le prove "epocali" dei partiti si hanno ogni sei mesi , la ricerca del consenso è la stella polare dei comportamenti .

La Spagna , ingovernabile da anni con elezioni a ripetizione , cresce economicamente . Significa solo che nessuno si aspetta miracoli dalla politica e che il paese si da da fare ed ottiene risultati . Qui da noi , tutti aspettiamo i Renzi , I Salvini , i Grillo , i Di Maio , che ci salvino ed aumentino la nostra busta paga o creino lavoro . Ma noi che cavolo facciamo ? Questa è la domanda cui rispondere . Il resto è fuffa.
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In risposta a: A cosa serviva? del 10/11/2019 - 13:16
Giusto Tommaso
AUTORE: Lorenzo
email: -

12/11/2019 - 6:57

Sono d'accordo Tommaso è ciò che in parte avevo già scritto.
I dati lo dimostrano , il lavoro è sempre più precario. Purtroppo ci sono casi del genere anche nella nostra provincia , sono state colpite soprattutto le donne .
Viceversa è sempre più massiccia la presenza di furgoni carichi di lavoratori extracomunitari , risorse umane ovviamente ambite dalla stragrande maggioranza delle aziende.
Hai detto bene , in Francia anche Macron ha tentato di eliminare l'art.18 ,ma a differenza nostra il popolo francese unito si è letteralmente rivoltato...
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In risposta a: ed io rispondo a Lorenzo del 6/11/2019 - 8:12
Guardiamo la realtà
AUTORE: Roberto
email: -

11/11/2019 - 13:41

Ê un'imprescindibile forza della vita che senza costruire non si va da nessuna parte. Nei tempi sono stati ideati e messi in opera diversi sistemi economici, poi il 99% é crollato poiché indicava e sosteneva delle immaginose retoriche che niente avevano a fare con la realtà. Per carità, alcuni sistemi erano teoricamente buoni, forse buonissimi, al 99%., quel che mancava era il rendersi conto del fattore umano che é tendenzialmente egoista, votato al miglioramento personale, in primis,. relegando l'aspetto sociale e comunitario al secondo posto. L'Italia è un paese povero di materie prime, l'unica vera risorsa sono la connaturata inventiva e flessibilità delle menti e persone. Su questo si è costruita, nel dopoguerra la fortuna economica della Nazione. Ma si è voluto strafare; da una parte credere che senza carbone, senza petrolio senza altre materie prime si potesse creare una forte base industriale, dall'altra l'approssimatività dei governi che ignobilmente, nel lungo periodo, hanno voluto privilegiare il consumismo per il consumismo senza gettare le basi per quello che fa veramente grande e solido uno Stato, l'educazione e la programmazione. Se a questo si aggiungono le meschine partigianerie, gli inutili mantra nel ricordare, chi da una parte chi da un'altra il tempo che fu. Prova ne sia le folcloristiche manifestazione per un 25 aprile mentre nessuno si scomoda per un 9 novembre. Senza cultura non si arriva a comprendere le fasi storiche, l'evolversi dei tempi, la necessità di pianificare il futuro. Quindi lotte continue su fuochi immaginari, attizzati appositamente per offuscare le menti dalle vere e varie problematiche, da un panem et circenses costituito da autostrade, auto e ferie, alle limitazioni imprenditoriali per salvare o proteggere il Lavoratore. Ma cosa pensavano i legislatori che imponendo l'art. 18 le imprese si sarebbero calate le brache e permesso a dei nuovi tipi di soviet d'imperare nelle imprese, costituite più che altro da volenterosi ex operai, bravi manualmente ma carenti della necessaria cultura sociale ed imprenditoriale. Cosa credevano e credono di fare certe frange estremiste, sedicenti attente al benessere comune, impedendo ricerca e sviluupo di sorgenti energetiche che invece compriamo dall'estero a caro prezzo ? Un'economia trasformatrice necessita si inventiva, ma anche lavoro ad un costo concorrenziale ed il segreto sta e stava nel capire come far combaciare questa necessità con l'altrettanto impellente ed inderogabile protezione del potere d'acquisto del Lavoratore. Il tutto poi condito nell'asservimento ad un concetto iper burocratico di unione europea, piena d'imposizioni, limitazioni, punizioni ma parca di aiuti, indirizzi, sostegni. Ho cercato e cerco di fare una disamina spassionata ma la memoria, l'esperienza, la lunga vita vissuta tornano sempre li: chi ha stimolato la retorica per la retorica ha solo causato il collasso cui stiamo assistendo. Se non verrà trovato un sistema che cerchi di rimetterci in piedi ed affrontare l'Europa ed il mondo da primi fra pari diverremo quello che Metternich definì, ed auspicò, solo un'espressione geografica. Per raggiungere questo scopo ci vogliono governi forti, coesi, non innaturali associazioni di ex nemici o di gruppi i cui obbiettivi sono opposti a quelli dell'alleato scelto. Nessuna dittatura, per carità, nessun nuovo uomo mandato dal cielo, ma politici che non guardino alla rielezione e che sappiano prendere decisioni atte a progredire, navigare non solo galleggiare.
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In risposta a: del
Economia poco addomesticata
AUTORE: Roberto Ferroni
email: -

11/11/2019 - 12:46

Ê un'imprescindibile forza della vita che senza costruire non si va da
nessuna parte. Nei tempi sono stati ideati e messi in opera diversi
sistemi economici, poi il 99% é crollato poiché indicava e sosteneva
delle immaginose retoriche che niente avevano a fare con la realtà. Per
carità, alkcuni sistemi erano teoricamente buoni, forse buonissimi, al
99%., quel che mancava era il rendersi conto del fattore umano che é
tendenzialmente egoista, votato al miglioramento personale, in primis,.
relegando l'aspetto sociale e comunitario al secondo posto. L'Italia è
un paese povero di materie prime, l'unica vera risorsa sono la
connaturata inventiva e flessibilità delle menti e persone. Su questo si
è costruita, nel dopoguerra la fortuna economica della Nazione. Ma si è
voluto strafare; da una parte credere che senza carbone, senza petrolio
senza altre materie prime si potesse creare una forte base industriale,
dall'altra l'approssimatività dei governi che ignobilmente, nel lungo
periodo, hannop voluto privilegiare il consumismo per il consumismo
senza gettare le basi per quello che fa veramente grande e solido uno
Stato, l'educazione e la programmazione. Se a questo si aggiungono le
meschine partigianerie, gli inutili mantra nel ricordare, chi da una
parte chi da un'altra il tempo che fu. Prova ne sia le folcloristiche
manifestazione per un 25 aprile mentre nessuno si scomoda per un 9
novembre. Senza cultura non si arriva a comprendere le fasi storiche,
l'evolversi dei tempi, la necessità di pianificare il futuro. Quindi
lotte continue su fuochi immaginari, attizzati appositamente per
offuscare le menti dalle vere e varie problematiche, da un panem et
circenses costituito da autostrade, auto e ferie, alle limitazioni
imprenditoriali per salvare o proteggere il Lavoratore. Ma cosa
pensavano i legislatori che imponendo l'art. 18 le imprese si sarebberop
calate le brache e permesso a dei nuovi tipi di soviet d'imperare nelle
imprese, costituite più che altro da volenterosi ex operai, bravi
manualmente ma carenti della necessaria cultura sociale ed
imprenditoriale. Cosa credevano e credono di fare certe frange
estremiste, sedicenti attente al benessere comune, impedendo ricerca e
sviluuppo di sorgenti energetiche che invece compriamo dall'estero a
caro prezzo ? Un'economia trasformatrice necessita si inventiva, ma
anche lavoro ad un costo concorrenziale ed il segreto sta e stava nel
capire come far combaciare questa necessità con l'altrettanto impellente
ed inderogabile protezione del potere d'acquisto del Lavoratore. Il
tutto poi condito nell'asservimento ad un concetto iper burocratico di
unione europea, piena d'imposizioni, limitazioni, punizioni ma parca di
aiuti, indirizzi, sostegni. Ho cercato e cerco di fare una disamina
spassionata ma la memoria, l'esperienza, la lunga vita vissuta tornano
sempre li: chi ha stimolato la retorica per la retorica ha solo causato
il collasso cui stiamo assistendo. Se non verrà trovato un sistema che
cerchi di rimetterci in piedi ed affrontare l'Europa ed il momndo da
primi fra pari diverremo quello che Metternich definbì, ed auspicò, solo
un'espressione geografica. Per raggiungere questo scopo ci vogliono
governi forti, coesi, non innaturali associazioni di ex nemici o di
gruppi i cui obbiettivi sono opposti a quelli dell'alleato scelto.
Nessuna dittatura, per carità, nessun nuovo uomo mandato dal cielo, ma
politici che non guardino alla rielezione e che sappiano prendere
decisioni atte a progredire, navigare non solo galleggiare.
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In risposta a: A cosa serviva? del 10/11/2019 - 13:16
Tommaso che spara sentenze sciocche
AUTORE: Gianfranco
email: -

11/11/2019 - 11:49

Tommaso smetti di scrivere ca...ate

Stai dicendo cose prive di senso .

Il reintegro in base all'articolo 18 . è sempre stato un caso da giornale . Al lavoratore licenziato ingiustamente , veniva offerto denaro . In caso in cui lo avesse rifiutato , veniva offerto un tavolo vuoto ed una sedia in una stanza senza niente."certamente non ricordi i morti dell'altoforno a Torino ? La storia del rogo della ThyssenKrupp - Questo naturalmente che avesse un contratto a tempo indeterminato , e lavorasse in una azienda con oltre 15 dipendenti e ,, e ,,, e ,,,,
La nuova disciplina valida per una piccolissima parte di lavoratori disciplinava l'entità della cifra da corrispondere con giudizio equitativo da parte del giudice in mancanza di accordo fra le parti . Disciplinava , perché si sono rincorse una serie di sentenze della giustizia ordinaria e della Cassazione che di fatto hanno riportato condizioni forse migliori ai lavoratori tutti.

Ma zitto mai ? Studia bellino che ti fa bene ...
----------------  RISPONDI





In risposta a: Finalmente! del 9/11/2019 - 0:08
A cosa serviva?
AUTORE: Tommaso
email: -

10/11/2019 - 13:16

A cosa serviva la tutela dell'articolo 18 ?
Tu dipendente non accetti di fare straordinario ? Licenziato
Non accetti di eseguire una manzione che non ti spetta ? Licenziato.
Paga da fame ? Accontenti perché ci sono migliaia di extracomunitari disposti ad accettare tutto.
Aspetti un figlio ? Licenziata.
Quello che ho descritto sopra è quello che succede nella realtà in questo paese. Il resto son discorsi.
A proposito senza andare tanto lontano ricordo che in Francia hanno la tutela come il ns ex articolo 18 ...ovviamente.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Finalmente! del 9/11/2019 - 0:08
Dramma di un economista fallito (io, me)
AUTORE: assurbanipal terzo
email: -

9/11/2019 - 13:24

Il computo di chi ha perso un diritto , chi non lo ha mai avuto , chi dipendente pubblico lo mantiene, chi aveva un contratto precedente a e chi alla fine , come sostanzialmente prima , dovrà contentarsi di una indennità sostitutiva. Infine ha perso l''art 18 chi se lo sarebbe messo sulla pancia a mo' di impiastro , in caso di chiusura , dislocazione, fallimento etc. Il vero problema è che lo Stato può creare posti di lavoro solo se gestisce direttamente la fabbrica. Abbiamo visto le conseguenze della gestione pubblica di aziende che forse ai tempi di Beneduce avevano un significato . Il sistema industriale di un paese si può sostenere solo creando le infrastrutture necessarie al suo funzionamento e non sostituendosi all'iniziativa privata . Anche il settore misto delle partecipate mi sembra mostrare evidenti lacune.
Per servizi essenziali cui non deve essere finalizzato il lucro , riconosco che la gestione pubblica può essere una soluzione proponibile , laddove la politica non prenda il sopravvento.
La verità vera è che negli ultimi venti anni lo stato attraverso i vari governi , poco ha fatto in ricerca e infrastrutture e la situazione politica delle elezioni permanenti , ha bloccato tutto e tutti . Mi dice mia figlia che lavora in UK , che le garanzie del posto di lavoro , sono limitatissime e "liberarsi" di un dipendente è semplicissimo e rapidissimo . Peccato che il giorno dopo il licenziato ritrova un lavoro con paga minima garantita. Il vero problema non sono le guarentigie che di fatto impiccano il sistema , ma il lavoro senza se o ma.
Se si produce ricchezza qualcosa c'è per tutti , e qui la politica deve intervenire , ma se stiamo a discutere sui fogli ....
Per oggi basta .....
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In risposta a: Guardatevi vicino del 6/11/2019 - 8:54
Finalmente!
AUTORE: Gabriele
email: -

9/11/2019 - 0:08

Noto con piacere che ti sei rimesso a scrivere in modo comprensibile, senza strani riferimenti e poesiole astruse: finalmente!
E direi che sono quasi d'accordo con te su molte delle cose dette, salvo il numero irrisorio dei lavoratori coinvolti dall'abolizione dell'art. 18, che mi risulta (ovviamente non ho fatto io i conti) riguardi circa sei milioni e mezzo di lavoratori, soprattutto quelli delle piccole e medie imprese: non mi sembra un numero tanto irrisorio!

La scarsità di lavoro, purtroppo, è una realtà, soprattutto per chi non ha competenze attuali, devo però dire che per le nuove generazioni non è un'impresa impossibile, se hanno voglia di fare e soprattutto possiedono un minimo di competenze tecniche.
Il problema sono quei lavoratori a basso livello tecnologico, che nessuno cerca più soprattutto per un problema di costi.
Per l'azienda un bracciante salariato, che prende magari mille euro al mese, ha un costo circa doppio fra contributi e tasse…
Il discorso si farebbe lungo e sono sicuro che ne conosci già le varie sfaccettature.
Per quanto riguarda i guadi, vedrai che se ce ne fosse bisogno anche la generazione attuale saprebbe ricostruire…
Il bisognino fa trottar la vecchia!
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In risposta a: Lorenzo e roberto del 4/11/2019 - 13:14
per la redazione
AUTORE: GIOVANNI GORINI
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8/11/2019 - 9:14

Far riferimento ad uno degli imperituri successi di Walter Chiari e Carlo Campanini è impossibile da citare ? Quando due commentatori sembrano due , l'uno la spalla dell'altro in uno stucchevole duetto , chiudere citando i De Rege , non è forse una maniera allegra e morigerata di commentare ?
Se è preferibile un modo più "incisivo" di commentare i Dioscuri , non ho problemi a mostrare tutto il mio campionario . Tanto dovevo
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In risposta a: In risposta a Roberto del 5/11/2019 - 18:53
Guardatevi vicino
AUTORE: maria
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6/11/2019 - 8:54

La famosa ricchezza del nostro patrimonio imprenditoriale , era ed è costituita in massima parte da ex operai , ex muratori , ex falegnami e via andare. La preparazione di queste categorie , moltissime volte , è largamente insufficiente per reggere il carico di una impresa al passo con lo sviluppo mondiale dell'industria. La globalizzazione ha fatto emergere questi limiti anche in considerazione delle dimensioni delle aziende . In parte queste aziende che in anni passati si sono finanziate attraverso inconfessabili artifici , hanno chiuso o continuano a produrre stancamente gli stessi prodotti fuori mercato . Tutto questo si legge nel fatto che da tanti anni la ricchezza prodotta non cresce. I governi che si sono succeduti non sembrano aver trovato la formula magica per risolvere questi problemi . Al che sorge dal niente il Vaffa di Grillo e il Salvini che propongono formule nuove .
Abbiamo visto e stiamo vedendone i risultati . In tutta questa confusione , la pseudo sinistra rappresentata dal PD resta spiazzata perché sembra non abbia da offrire soluzioni . Allora si parla di PD dei Parioli . Ad oggi si addossa tutte le colpe al Pd dimenticando Berlusconi , il professore , Letta e angiolino ministro degli interni . Pensare all'abolizione dell'art. 18 per altro interessante un numero irrisori di lavoratori già molto più garantiti di quelli che il lavoro non l'hanno mai avuto e mai l'avranno è fuorviante.
Il problema non né il pd , né grillo , né salvini . Il problema sono i nostri compatrioti che seguitano ad evadere il fisco , a fare il secondo lavoretto , a far lavorare come schiavi i migranti , ad inventare pensioni , e tante altre cosette che sappiamo tutti magari a partire da casa nostra. Se le attuali generazioni avessero dovuto ricostruire l'Italia del dopoguerra , per attraversare l'Arno a Firenze ci sarebbero ancora i guadi .
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In risposta a: In risposta a Roberto del 5/11/2019 - 18:53
ed io rispondo a Lorenzo
AUTORE: Roberto
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6/11/2019 - 8:12

Grazie per il commento. In effetti, il ruolo di una qualsiasi sinistra sarebbe quello da lei indicato. Solo che, anche grazie all'accresciuto tenore di vita, generalmente causato dall'imporenditorialità di alcuni, servendosi dell'operosità di molti, ha fatto si che le masse siano cresciute oltre il livello di sussistenza cui si trovavano quando la sinistra iniziò le proprie campagne a loro favore. Quello che la sinistra italiana non ha mai capito è che l'interesse dei Lavoratori lo si faceva, dopo le prime necessarie conquiste, collaborando con la proprietà, non relegandola ideologicamente al ruolo di nemico da combattere, in alcuni casi da abbattere.A questo va affiancata la mancanza di cultura, parte del programma occulto della sinistra, cui interessa più indottrinare che istruire. Risultato: un gruppo di marpioni vive alle spalle di molti sprovveduti che credono ancora alla quadratura del cerchio. E lo penso ed affermo come ex lavoratore dipendente, con oltre quaranta anni di servizio.
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In risposta a: rispondo a risposta del 4/11/2019 - 7:40
In risposta a Roberto
AUTORE: Lorenzo
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5/11/2019 - 18:53

Il ruolo storico della sinistra italiana è sempre stato quello di cercare di rendere coesa la società. Ciò è teso ad attenuare quelle disparità (storture) economiche, sociali e culturali che inevitabilmente derivano da una economia improntata sul libero mercato. Questo ruolo sociale 'mitigatore' riconosciuto alle sinistre, negli anni ha fatto accrescere il loro consenso elettorale soprattutto tra le fasce del popolo più esposte e vulnerabili (i salariati).
Ebbene la nuova sinistra camaleontica ha ora cambiato pelle, ha abbandonando il suo ruolo sociale ed è diventata di fatto il cameriere, lo zerbino della finanza globale.
Non solo non si è opposta od ostacolato, ma ha avallato e appoggiato più o meno velatamente provvedimenti tesi ad eliminare diritti che il popolo aveva guadagnato in decenni di lotte.
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In risposta a: rispondo a risposta del 4/11/2019 - 7:40
Lorenzo e roberto
AUTORE: GIOVANNI GORINI
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4/11/2019 - 13:14

Però io non intendo andare a caccia di grilli, ed esser lungo tempo fastidioso ; se mi scriverete, farete il debito vostro, ed io vi risponderò come l'asino che raglia , dandovi per ogni pane tre focacce, dichiarandovi questo mio chiribizzo con altri termini più chiari .
CANTAR BENE E RUSPAR MALE
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