E’ stata stipulata la convenzione tra Confesercenti e SCF per la tassa sulla musica d’ambiente nei locali, ristoranti, negozi ecc.

"L’accordo - si legge in un comunicato - è stato raggiunto dopo aver tentato ogni strada per evitare il pagamento di cifre arbitrariamente stabilite dal consorzio dei fonografici. Continuare a resistere alle richiesta di SCF avrebbe esposto, a questo punto, le aziende associate al rischio di dover sostenere oneri ulteriori per interessi e spese legali, vista l’interpretazione che delle norme hanno dato il Comitato permanente per il diritto d’autore  e il Ministero per i beni culturali, competente in materia. Pericolosa anche la via giudiziaria, che stava cominciando a produrre pronunciamenti sfavorevoli alle imprese".
 
Detto questo, Confesercenti sottolinea come "gli importi concordati con SCF siano ridotti rispetto a quelli fino a oggi richiesti ai soci di altre associazioni che, a differenza di Confesercenti, hanno firmato negli anni passati. L’azione sindacale svolta dalla nostra associazione nel corso degli ultimi anni ha inoltre consentito di evitare il pagamento del diritto SCF per gli anni 2007, 2008, 2009, ridurre sensibilmente il contributo per il 2010 ed abbattere notevolmente gli importi delle tariffe. Confesercenti, infine, non trattiene alcuna commissione sugli importi richiesti da SCF alle imprese".
 
"Il nostro accordo - specifica l'associazione - prevede tre situazioni: le imprese che non hanno mai ricevuto alcuna fattura da parte di SCF non devono niente per gli anni precedenti al 2011 e devono pagare solo la quota del 2011 entro il 31 maggio, con riduzioni del 15% per le strutture ricettive associate a Confesercenti e del 20% per pubblici esercizi e negozi; per le imprese che hanno ricevuto fatture o contestazioni da parte di SCF, gli arretrati relativi agli anni 2007/2010 si sanano pagando la sola quota 2010 ridotta del 30% per le attività stagionali nel settore ricettivo (più un ulteriore riduzione del 15% per i soci Confesercenti) e del 50% per i pubblici esercizi e negozi; per le imprese chiamate in giudizio, infine, con il pagamento di quanto dovuto per il 2011 entro i termini previsti dalla convenzione e la dichiarazione di rinunciare alla lite da parte del titolare dell’esercizio, SCF rinuncerà a ogni pretesa per il periodo antecedente".