Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
Mercoledì 4 ottobre, alle ore 17.30, alla biblioteca San Giorgio di Pistoia (via Sandro Pertini 340) Vannino Chiti e Alberto Vivarelli discutono sui temi del romanzo Come la luce dell’alba di Pio Russo Krauss. Letture di Dora Donarelli. Parteciperà l’autore.
Il romanzo si svolge a Napoli dall’ottobre 1973 al maggio 1974, periodo che ha varie analogie con quello attuale: si era da poco usciti dall’epidemia di colera, a ottobre era scoppiata la guerra del Kippur, teneva banco il dibattito sul problema ambientale e sulla necessità di cambiare economia e stili di vita (dopo la pubblicazione de I limiti dello sviluppo e l’austerity per la crisi petrolifera conseguente alla guerra del Kippur). In quei mesi si svolse anche la campagna per il referendum sul divorzio, uno spartiacque per la società italiana e per il mondo cattolico. A Napoli, in quegli anni, scoppiava l’abusivismo edilizio di stampo speculativo e camorristico, distruggendo orti, vigne, alberi ed espellendo coloni e contadini, le fasce più povere della popolazione.
In questa cornice si svolge la storia di un prete e di un gruppo di giovani che prendono le parti degli ultimi e si oppongono alla distruzione del territorio e alla camorra. I diversi personaggi si troveranno ad affrontare dubbi, dilemmi, a interrogarsi sulle loro vite e sulla società, a fare scelte difficili. E anche a vivere i primi innamoramenti, le prime storie d’amore con le loro gioie e tristezze.
Il romanzo affronta temi quali: cosa significa essere cristiani, il problema ambientale, il contrasto tra la coscienza del singolo e le indicazioni dell’istituzione di cui fa parte, la vita buona. Un romanzo che invita a porsi domande, a interrogarsi, ma soprattutto che avvince con la sua storia e con il suo stile. Una prosa chiara ma mai banale o sciatta, che alterna dialoghi spesso vivaci a narrazioni, riflessioni dei protagonisti, pennellate descrittive dell’ambiente e dei personaggi.
Il lettore si affeziona ai personaggi, che, a fine lettura, rimangono nell’anima e nella mente.
Il romanzo ha avuto giudizi estremamente positivi:
Il Mattino: «Un romanzo avvincente di impronta fortemente corale, anzi comunitaria, intessuto di dialoghi serrati e costellato di interrogativi esistenziali. [...] Come la luce dell’alba è un romanzo che si direbbe necessario: intrinsecamente teologico-filosofico, esplicitamente ambientalista e autenticamente cristiano». (Donatella Trotta su Il Mattino del 16/5/23).
Repubblica: «All’inizio del romanzo c’è il cadavere di un colono, s’è impiccato a Masseria Grande [...] Inizia così, drammaticamente, la presa di coscienza di padre Sergio, e il libro è la storia dell’impegno di questo prete per organizzare una difesa degli agricoltori minacciati, il suo tentativo di fare della parrocchia dei Frati Agostiniani un luogo di accoglienza e riscatto, scuotendo dal torpore confratelli e superiori, aggregando i giovani, aprendola ai bambini delle baracche. [...] Nel romanzo di Pio Russo Krauss ci sono tutte queste cose, attraverso la storia quotidiana, come l’avrebbero raccontata Manzoni o Tolstoj. [...] La storia ti prende e non ti lascia più». (Antonio Di Gennaro su Repubblica Napoli del 16/5/23).
Pressenza: «Il libro di Pio Russo Krauss, oltre a farci riflettere su quel difficile periodo della nostra storia recente, è anche un bel romanzo, appassionato e appassionante. L’intreccio della vicenda col suo sfondo storico-sociale è equilibrato, e finemente delineati psicologicamente ne sono i personaggi, col loro linguaggio e la loro espressività. Il flusso del racconto è scorrevole, alternando dialoghi, parti narrative e descrittive. Tutta la vicenda narrata ci mette di fronte al fatto che ogni persona è sola coi suoi dubbi, i suoi fantasmi e le sue ferite». (Ermete Ferraro su Pressenza del 31/7/23).
I fondi raccolti con le vendite sono devoluti al Centro Buglione per i senza fissa dimora, una realtà napoletana da anni impegnata in favore dei più poveri tra i poveri, di cui l’autore cura l’ambulatorio medico.
Pio Russo Krauss (1953) è nato e vive a Napoli, è sposato e ha tre figlie. Medico di sanità pubblica si è interessato di educazione sanitaria ed ambientale, promozione della salute ed epidemiologia. Fin dalla giovinezza impegnato in ambito sociale, culturale ed ecclesiale, è stato “maestro” e animatore di un doposcuola donmilaniano, presidente del Centro Culturale Giovanile di Via Caldieri, militante di associazioni ambientaliste, pacifiste e nonviolente. Attualmente è presidente dell’associazione Marco Mascagna e collabora con il Centro Salvatore Buglione per i senza dimora.