MONTECATINI

Francesca Taddei, presidente di Apam Federalberghi si schiera contro la tassa di soggiorno.

«Come sempre - scrive - in politica c’è una cosa che mette tutti d’accordo: maggioranza e opposizione piacevolmente uniti e concordi nel tassare il turista. E mentre a livello di governo centrale il ministro al turismo Michela Vittoria Brambilla pensa ai cani e alle loro vacanze, a livello locale i turisti e gli albergatori vengono trattati come tali».

«Non ci fa dormire la notte da oggi la totale miopia politica e l’incapacità di valutare a lungo termine l’effetto che avrà la sua introduzione sarà il pensiero che martellerà anche il giorno. L’opposizione ha espresso contrarietà a Ztl e zona pedonale sulla base di valutazioni attendiste, e "In attesa che Montecatini possa offrire qualcosa" stiamo fermi e tassiamo? Per coerenza la stessa strategia di attesa dovrebbe essere richiesta per l’introduzione della tassa di soggiorno e invece no, su quello c’è l’accordo. Si suggerisce solo lo strumento cui convogliare e far gestire i proventi della tassa. I competitor di Montecatini hanno già stabilito che non la introdurranno. Per cui Viareggio, Lido di Camaiore e la Versilia oltre al mare, la vicinanza e gli efficienti servizi di collegamento con l’aereoporto di Pisa, confermano il rispetto verso l’unica fonte economica, garantendo il turista dall’introduzione della tassa.

Da una parte la Versilia con i suoi numerosi posti letto, che non fa pagare la tassa d’ingresso ai bus e non farà pagare la tassa di soggiorno, dall’altra la presuntuosa Montecatini che fa già pagare i bus e vorrà farà pagare anche la tassa di soggiorno».

«Si contrasta la chiusura del traffico - prosegue l’intervento - si parla di crisi dell’idropinica e del termalismo tradizionale, si invita a dotare la città di servizi e parcheggi e si invoca la tassazione sul turista. Scusate ma non comprendo. Numeri alla mano dimostro che la chiusura degli alberghi, il calo delle presenze, l’insufficiente redditività delle aziende non consentono tanta approssimazione. Nessuno si preoccupa dell’effetto di questa nuova tassa sul turismo? I decreti attuativi sul federalismo fiscale non sono stati approvati dal governo, quindi il tutto è demandato alle amministrazioni locali.

Non è giusto fare appello al senso di responsabilità degli albergatori scaricandogli la responsabilità del cantiere delle Leopoldine fermo, indicando come unica strada la tassa sui turisti. Apam non ci sta e chiede che fine ha fatto il Prat? Perchè non si valuta sulla base della convenienza locale la proposta di acquisto e il progetto di riqualificazione del gruppo Villa Maria per le ex lavanderie e l’ospedalino? Perchè non si valutano anche altri strumenti di tassazione (tipo la tassa di scopo specifica per grandi opere)?».

«Chianciano, Salsomaggiore, Fiuggi - chiude la presidente Apam - non si sono sognati di tassare i bus per farli entrare in città. Montecatini invece sì, e in tanti anni d’incassi (nel 2010 circa 500mila euro) quanto è stato reinvestito per il turismo? A noi albergatori piacerebbe pensare che una tassa sul turista non cambierebbe l’attrattiva di Montecatini, perchè questo vorrebbe dire che la crisi non c’è, che il turista sceglie Montecatini perchè ha un prodotto esclusivo e che il turista ha buone capacità di spesa. Saremmo più tranquilli, realizzeremmo utile, reinvestiremmo nelle aziende, creeremmo posti di lavoro, e ci proporremmo alla gestione delle Terme».