Cinzia Silvestri, del movimento Svegliati Italia, interviene su alcune pubblicità che hanno scelto Montecatini come sfondo.

"Nel turbine di polemiche prenatalizie sulla cartellonistica pubblicitaria, mi preme segnalare alcune cose che tutti possono constatare semplicemente passeggiando.  Un attrezzato centro di articoli sportivi di prossima apertura in un ipermercato di Massa e Cozzile, indica Montecatini come località, su manifesti affissi e poster mobili. Medesima prossima apertura nel medesimo posto di  un negozio di scarpe che ha scelto il Tettuccio come sfondo delle sue pubbliche affissioni, anche su mega poster. Una rinomata ditta  della zona di articoli per la casa chiama Montecatini il suo prodotto di punta,  uno straccio per pavimenti, e nel packaging mostra anch'essa il Tettuccio (questa pubblicità si vede anche nei mezzi di consegna e campeggiava fino a poco tempo fa nelle pensiline di attesa dei bus).
Siamo ben felici che Montecatini risulti più attraente di altri borghi limitrofi, e auspichiamo che la scelta porti prosperità ed affari alle aziende che l'hanno preferita.  Ci si chiede però se sia giusto che un monumento storico come il Tettuccio, che vorremmo patrimonio dell'Unesco (peccato proprio ora che questo Ente  mondiale è rimasto con poche risorse)  rappresenti uno strofinaccio o un tacco a spillo. Se poi si spara grande sui poster pubblicitari la parola Montecatini, quando in realtà è distante alcuni chilometri, cosa ci guadagna la città? E se non ci guadagna, come temiamo, come viene tutelata? Le Terme, il Comune, le stesse categorie economiche che hanno contestato il mega poster dell'outlet, hanno piacere o no che il nome di  Montecatini  venga usato a destra e a manca e vorrei dire anche a sproposito? Perché se così fosse, sarebbe stato meglio tacere anche per tutto il resto".