Sinistra Ecologia e Libertà interviene dopo la proroga di altri 5 anni del servizio idrico per Acque Spa.

"Martedì si è consumata una rottura politica e sociale molto forte fra i sindaci dell'Ato 2 (tra questi anche quelli della Valdinievole) e i cittadini. A distanza di pochi mesi dall’inequivocabile esito di un referendum popolare (con il quale la maggioranza del popolo italiano ha dichiarato l’acqua bene pubblico e comune che non dve essere privatizzato), i sindaci hanno proceduto a prorogare di ulteriori 5 anni la concessione per la gestione del servizio idrico ad Acque S.p.A. (cioè fino al 2026!).
Pur consapevoli delle difficoltà (in quella metà d'Italia dove la gestione dell'acqua è stata affidata, sbagliando, alle Spa Publi/Private) e della conseguente gradualità che è inevitabile per trovare le risorse finanziarie necessarie per la ripubblicizzazione del servizio idrico, non può essere taciuto come l’assemblea dell’Ato abbia voluto aumentare le distanze e le difficoltà nell'adempiere al dovere democratico di attuare esito referendario (tramite una volontà politica che consenta il cammino che è indispensabile per la ripubblicizzazione del servizio idrico anche in Toscana).
Quello che si è verificato martedì è una scelta politica gravissima: chiederemo conto sul perché di questa scelta (deliberata in silenzio, evitando qualsiasi tipo di dibattito all’interno delle comunità locali e persino senza alcuna espressione formale dei consigli comunali), direttamente ai sindaci (con ordini del giorno in tutte le assemblee elettive) e al presidente della Regione Enrico Rossi (fra i primi, all’interno del Pd, a schierarsi per il Sì ai referendum, ma senza aver dato nessun seguito coerente con le parole e l'impegno pubblico che aveva dichiarato)".