Il Rally lascia la città, tra polemiche e delusioni.
 
Una sinergia quasi trentennale, interrotta nel momento più delicato per gli equilibri economici dell'automobilismo sportivo. Corso Roma non sarà più il “salotto” dell'appuntamento motoristico più atteso e Montecatini Terme, da quest'anno, non comparirà nelle rassegne stampa degli specialisti di settore.
Eppure si era congedato nel migliore dei modi, il rally della città termale. Centotrentaquattro adesioni, cifre record per la disciplina ed un eccezionale riscontro mediatico legato alla presenza di eccellenti interpreti del panorama nazionale. Come l'acclamatissimo Alex De Angelis, centauro di Moto2 chiamato al confronto sull'asfalto di Buggiano, Lanciole ed Avaglio. Senza dimenticare la curiosità suscitata dal debutto della Mini Countryman in una gara nazionale, circostanza che ha catalizzato l'attenzione dei giornalisti specializzati sulla nuova “casa” di Miss Italia.
Delusione ed amarezza da parte di Riccardo Heinen, organizzatore dell'evento, “obbligato” a dirottare il proprio operato verso Larciano, entusiasta di aprire le porte a quello che tornerà a chiamarsi “Rally della Valdinievole”.
“Ho pensato anche a chiudere definitivamente con questa gara – ha commentato, solo pochi giorni fa, il presidente del comitato organizzatore – in considerazione di alcune difficoltà sollevate da parte del Comune, motivi ostativi che mi risultano incomprensibili”.
Non è tardata a farsi sentire anche la voce di Stefano Pucci, Assessore allo Sport, chiamato in causa dallo stesso Heinen: “Una normativa del governo Berlusconi nega il patrocinio dell'ente pubblico a soggetti privati che traggono una rendita dalla manifestazione. Quanto al contributo, non è detto che se sia stato concesso per cinque anni debba essere rinnovato automaticamente”.
Decisioni legittime che, tuttavia, meritano di essere accompagnate da un'analisi accurata. L'edizione 2011 ha portato a Montecatini Terme ben centocinquantaquattro conduttori provenienti da oltre provincia, di cui ventuno da oltre i confini regionali. A questi dati accostiamo i numeri derivati dal numero degli “addetti ai lavori”: una media di quattro meccanici per ogni team presente, commissari di percorso e giornalisti di settore. Numeri importanti per l'intera valdinievole, le cui strutture ricettive hanno goduto di una notevole “boccata d'ossigeno”. Questa volta, regalato dai tanto bistrattati scarichi delle macchine da rally.
 
Gabriele Michi