«Sbaglia chi pensa che con l’Imu sugli immobili a uso commerciale di proprietà della chiesa arriveranno grandi cifre. A mio avviso le cose non cambieranno granché». Non lancia anatemi contro l’introduzione dell’obbligo di pagare l’Ici-Imu su tutto quello che non ha una destinazione religiosa, il vescovo della diocesi di Pescia, monsignor Giovanni De Vivo, intervistato dal Tirreno.

A Pescia la diocesi ha in affitto tre piccoli fondi e due appartamenti all’interno del convento della Visitazione che, tra l’altro, è sul mercato con un’offerta di 6,5 milioni di euro. Ma il polmone finanziario della curia è l’istituto di sostentamento del clero, la cui funzione è quella di produrre reddito per le esigenze ecclesiastiche. Ma questo ha sempre pagato l'Ici.

In Valdinievole sono due i settori in cui la Chiesa è presente con i suoi servizi: scuole e case di riposo. E in questi casi non ci sono esenzioni. Ecco gli istituti gestiti da ordini religiosi: liceo della comunicazione "Don Bosco" di Montecatini; scuola elementare "Don Bosco" di Montecatini; istituto San Giuseppe di Montecatini; scuole materne suore Passioniste di Montevettolini; scuola materna parrocchiale di Chiesina; materna Santa Maria Assunta di Castellare di Pescia; materna "Cecchi" di Ponte; asilo d'infanzia di Pescia; asilo infantile Cappelli & Grazzini di Monsummano. Case di riposo: Istituto Don Bosco (Fondazione Diocesana) di Pescia; Domus Pacis di Marliana; istituto San Giuseppe di Pescia; casa di riposo San Francesco d'Assisi di Montecatini Alto; Casa di Accoglienza "Madonna del Buon Consiglio" di Ponte.